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Titolo uniforme: Il novellino
Pubblicazione: Genova : Fratelli Bozzi, 1970
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Antonio Gramsci, nome completo, così come registrato nell'atto di battesimo, Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937), è stato un politico, filosofo, politologo, giornalista, linguista e critico letterario italiano. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927, ma nel 1926 venne ristretto dal regime fascista nel carcere di Turi. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo e tra i massimi esponenti del marxismo occidentale, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto di egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne.
Il Novellino è una raccolta di cinquanta novelle divise in cinque parti, scritta da Masuccio Salernitano e pubblicata postuma nel 1476. La sua stesura è stata attribuita a Masuccio Salernitano, morto nel 1475, un anno prima della pubblicazione dell'opera. Infatti, la maggior parte di questi racconti erano già stati scritti e pubblicati singolarmente da Masuccio tra il 1450 e il 1457. La lingua del Novellino si distacca dalla tipica prosa toscana per l'utilizzo di termini dialettali napoletani e latinismi, che si intonano perfettamente alle atmosfere dei racconti. Il testo del Novellino, impregnato di forte carattere anticlericale, figura nel primo Indice dei libri proibiti promulgato dalla Santa Congregazione dell'Inquisizione romana. Le trame delle cinque parti sono le seguenti: La prima fa riferimento agli ecclesiastici poco ortodossi o corrotti, o le cui azioni sono meritevoli di scherno: il prelato nel finale è spesso deriso e punito. La seconda parte tratta di mariti gelosi con mogli infelici trattate male e spesso picchiate, corteggiate e conquistate da un amante con l'astuzia. Viene inoltre trattato il tema dell'avarizia, che risulta sempre essere dannosa. La terza parte parla di donne che, trascinate dalla passione, tradiscono i mariti. La quarta parte parla dell'amore, e i finali sono principalmente di due tipi: o la coppia si uccide perché uno non riesce a sopportare la morte dell'altro, oppure un amante riesce con l'inganno a possedere una donna sposata. La quinta parte tratta spesso d'amore, la donna è spesso il protagonista e di origine nobile e il finale è quasi sempre lieto.
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