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Autore principale: PLOTINUS
Pubblicazione: Florentiae, 1492
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: lat, Paese: IT
Marsilio Ficino (IPA: /marˈsiljo fiˈʧino/; Figline Valdarno, 19 ottobre 1433 – Careggi, 1º ottobre 1499) è stato un filosofo, umanista e astrologo italiano.
Le Enneadi (in greco antico: Ἐννεάδες, Enneádes), titolo completo Le sei Enneadi, è la raccolta degli scritti del filosofo Plotino, curata e pubblicata dal suo allievo e biografo Porfirio. Plotino fu un discepolo di Ammonio Sacca e assieme furono i fondatori del Neoplatonismo. La sua opera ha influenzato fortemente il pensiero Occidentale e del Vicino Oriente. Porfirio raccolse gli scritti di Plotino in cinquantaquattro trattati, i quali variano grandemente in lunghezza, soprattutto perché egli divise i testi originali mentre raggruppò altri assieme in modo da raggiungere il numero voluto: le Enneadi sono composte da 6 gruppi di 9 (in greco "ennea") trattati ciascuno. Porfirio ordinò i trattati seguendo uno schema ascensionale che parte dalle realtà inferiori in senso ontologico, le realtà mondane e la vita terrena, passa per i livelli metafisici come la provvidenza, gli elementi demonici, l'anima e le facoltà psichiche, il puro livello intellettivo e giunge, nell'ultimo trattato (VI 9), alla realtà divina suprema (l'Uno), fonte e meta di tutto l'Essere. Tale ordinamento intendeva tracciare un percorso, per il lettore, diretto al superamento della condizione terrena e alla comprensione completa della filosofia. La suddivisione dei trattati in capitoli, che troviamo nella versione attuale, è stata introdotta successivamente per opera di Marsilio Ficino, traduttore delle Enneadi dal greco al latino.
Il Corpus Hermeticum ("raccolta delle opere di Ermes") è una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca imperiale (II-III secolo d.C.) attribuiti ad Ermete Trismegisto. Rappresenta la fonte d'ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale. Per secoli il Corpus fu considerato un'opera appartenente alla letteratura dell'Antico Egitto. Secondo la tradizione, Ermete Trismegisto ("tre volte grande", cioè il più grande filosofo, il più grande sacerdote e il più grande re), visse ai tempi di Mosè. Marsilio Ficino, che tradusse per primo l'opera in latino, indicò Orfeo (gli Inni), Platone e Plotino come i più tardi rappresentanti della sapienza antica contenuta nel Corpus.
La tavola di smeraldo o smeraldina (in latino tabula smaragdina) è un testo sapienziale che secondo la leggenda sarebbe stato ritrovato in Egitto, prima dell'era cristiana. Il testo era inciso su una lastra di smeraldo ed è stato tradotto dall'arabo al latino nel 1250. Esso rappresenta il documento più celebre degli scritti ermetici ed è attribuito allo stesso Ermete Trismegisto, dagli egizi riconosciuto nel dio Thot. Esso apparve per la prima volta in versione stampata nel De Alchemia di Johannes Petreius (1541). La tradizione vuole che Ermete avesse inciso le parole della Tavola su una lastra verde di smeraldo con la punta di un diamante, e che Sara, moglie di Abramo, l'avesse in seguito rinvenuta all'interno della sua tomba (altre versioni indicano come scopritore Apollonio di Tiana o Alessandro il Grande).
Giovanni Pico dei conti della Mirandola e della Concordia, noto come Pico della Mirandola (Mirandola, 24 febbraio 1463 – Firenze, 17 novembre 1494), è stato un umanista e filosofo italiano. È l'esponente più conosciuto della dinastia dei Pico, signori di Mirandola.
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