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Autore principale: Palagi, , Giuseppe
Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1874
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Ascoli Piceno (/ˈaskoli piˈʧɛno/ ; Ašculë in dialetto ascolano) è un comune italiano di 47 129 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia nelle Marche. Il centro storico è costruito quasi interamente in travertino e in esso si trova la rinascimentale piazza del Popolo. Sede vescovile, conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri. È l'unica città della regione ad avere due teatri storici, il Ventidio Basso e il Filarmonici. La città è anche conosciuta per l'oliva ascolana, specialità gastronomica nata ad Ascoli Piceno e diffusa in tutto il territorio italiano e al di fuori dei confini nazionali.
La cavalleria è una moderna arma dell'Esercito Italiano oggi completamente meccanizzata. Dal 1º luglio 1999 quest’arma comprende anche i reggimenti della specialità "carristi" che dal settembre 1927 era inquadrata nell'arma di fanteria e che in essa era nata e si era sviluppata . Tali reggimenti, derivati dal Reggimento carri armati costituitosi il primo ottobre 1927, furono i veri propulsori della meccanizzazione dell'Esercito Italiano. Essi contribuirono significativamente anche al passaggio dal cavallo alla macchina delle più vetuste unità di cavalleria che erano pigramente rimaste montate a cavallo fino al tardo 1942. Le origini delle unità a cavallo risalgono ai reparti di cavalleria istituiti dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1692, nel quadro di un tentativo di resistenza alla pressione politica e militare delle potenze europee (specialmente di Francia e Austria), attraverso la diffusione della lingua italiana, al posto del francese usato fino ad allora nel Ducato del Piemonte, e la formazione di reggimenti nelle forze armate. Lo spazio espositivo più importante che conserva cimeli della cavalleria italiana è il museo storico dell'Arma di cavalleria di Pinerolo, nella città metropolitana di Torino. I cimeli della specialità carristi, un tempo custoditi presso il Museo della Fanteria in Roma, sono stati invece incomprensibilmente distolti da quella sede e, al momento, sono custoditi presso la sede della presidenza dell'Associazione Nazionale Carristi d'Italia. Nel 1921, riunendo nuclei di Cavalieri in congedo giá attivi dai primi del novecento, viene creata a Milano l'Associazione Nazionale Arma di Cavalleria. Essa come le altre associazioni d'arma, si pone come custode e depositaria, degli usi, della storia e delle tradizioni dell'Arma di Cavalleria.
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Record aggiornato il: 2021-05-26T01:55:53.310Z