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Autore principale: Tobler, Oscar; Fogliata, Giacinto
Pubblicazione: Pisa : Nistri, 1893
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Frisone occidentale è una delle razze equine più antiche in Europa. Originario dei Paesi Bassi, è famoso per i suoi folti crini spesso ondulati. Il mantello tipico del frisone è il morello. La presenza di pelo bianco non è ammessa nei registri di razza, ma una piccola stella sulla fronte è permessa (non deve superare i 3 cm). In passato sono anche nati dei frisoni dal mantello sauro "anomalo", ma negli anni 90 i registri di razza hanno escluso tutti gli stalloni morelli che anche solo presentassero il gene del sauro. Cavallo robusto, possente e infaticabile, è stato utilizzato in passato, soprattutto durante il Medioevo, come cavallo da guerra. Oggi è particolarmente apprezzato nel dressage, negli attacchi e negli spettacoli equestri. Si distinguono tre linee nella razza: "barocco", più robusto, "classico", imponente ma slanciato, e "moderno", più leggero.
Con il termine ippica si indicano le discipline dell'equitazione sportiva dove il cavallo corre su pista accompagnato (ippodromo). Nelle corse al galoppo si utilizza un cavallo purosangue (prevalentemente il purosangue inglese), che viene montato dal fantino, che è sollevato su una sella piccola e leggera. Nelle corse al trotto si utilizza il cavallo trottatore, il cui guidatore (driver) siede su di un piccolo calesse a 2 ruote, detto "sulky". Specialità meno diffuse sono: le corse di trotto montato (cavallo al trotto ma con fantino in sella), corse di trotto per pariglie (due cavalli appaiati con un unico sulky), le corse all'ambio. L'allevamento di questi cavalli atleti richiede grande dedizione e passione. I cavalli vengono destinati alla preparazione per le corse all'età di 18 mesi e iniziano a correre dal secondo anno di vita. La selezione avviene sia nel campo genetico che in quello morfologico.
Varenne (Copparo, 19 maggio 1995) è un cavallo trottatore italiano nato presso l'allevamento di Zenzalino a Copparo in provincia di Ferrara. Vi è diffuso consenso nel mondo dell’ippica nel considerarlo il migliore trottatore di tutti i tempi e, avendo totalizzato premi per un totale di € 6.035.665, è ad oggi (fine 2020) il cavallo che ha vinto di più nella storia del trotto a livello mondiale.
Il cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido (CAITPR o più brevemente TPR) è una razza italiana di cavalli da tiro selezionata dal 1927 ma risalente al 1860 e originaria della pianura veneta, ferrarese e friulana. Molte razze, oggi scomparse, che si diffusero nelle omonime regioni, sono considerate le lontane progenitrici del CAITPR proprio perché erano dotate di forte e robusta costituzione.
Con cavalli inselvatichiti (o selvaggi) si definiscono tutti quei cavalli che vivono da poche generazioni allo stato brado e i cui antenati erano cavalli addomesticati. Gli esemplari più noti sono i cavalli selvatici degli Stati Uniti occidentali. Quando nel XV secolo i conquistadores europei introdussero il cavallo nelle Americhe, alcuni esemplari fuggirono o furono abbandonati e sopravvissero adattandosi all'ambiente che presentava condizioni molto simili a quello di origine. Gli esempi più noti di tale processo selettivo sono i mustang. In Spagna e Portogallo, i cavalli inselvatichiti liberi sono noti come sorraia. Esistono anche popolazioni isolate di cavalli inselvatichiti in altri luoghi del pianeta: nell'isola di Sable (al largo delle coste della Nuova Scozia), nella New Forest (nell'Inghilterra meridionale) nell'isola di Assateague (al largo di quelle della Virginia). Si ritiene che alcuni di questi cavalli siano i discendenti di cavalli costretti a nuotare fino a terra durante i naufragi. Altri devono essere stati portati deliberatamente su varie isole dai coloni che li allevarono in libertà o li abbandonarono. In Namibia numerosi cavalli vennero liberati dai coloni tedeschi che abbandonarono il territorio allo scoppio della prima guerra mondiale. In Etiopia i kondudo furono avvistati per la prima volta nel 2008 e sono tuttora oggetto di studio. Spesso più gruppi, generalmente composti da quattro a dodici individui, occupano contemporaneamente un territorio, costituendo così quella che viene definita popolazione. Occorre una popolazione di un centinaio di membri almeno per mantenere a lungo diversità genetica in un habitat isolato. Ad oggi esistono le seguenti popolazioni di cavalli inselvatichiti: Il banker, della Carolina del Nord, zona Outer Banks. Il brumby, in Australia. Il pony chincoteague dell'isola Assateague in Virgina e del Maryland, in stato tecnicamente semi-brado (dipenderebbe dall'uomo pur essendo libero). Il rinselvatichito dell'isola Cumberland, davanti alla Georgia del sud. Il rinselvatichito del delta del Danubio, nella foresta di Letea tra i rami Sulina e Chilia del delta. Il kaimanawa della Nuova Zelanda. Il kondudo. Gruppo unico e limitato del monte omonimo in Etiopia, a forte rischio di estinzione. Il misaki, Giapponese, pure a rischio. I mustang, oltre 50.000, protetti negli Stati Uniti dell'ovest. Spesso semi-bradi. Il cavallo del Namib, in Namibia. Il pony della New Forest, Hampshire, Inghilterra. Il sorraia di Spagna e Portogallo I Cavalli Selvaggi dell'Aveto, Liguria, Italia Il cavallino della Giara, Sardegna, Italia I cavalli selvaggi del Pollino, Italia Il cavallo di Przewalski, Parco nazionale Hustai, Mongolia
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:08:05.727Z