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Autore principale: Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche
Pubblicazione: Roma : ICCU
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Catalogo di Messier è stato il primo catalogo astronomico di oggetti celesti diversi dalle stelle. Fu compilato dall'astronomo francese Charles Messier, con il nome originale Catalogue des Nébuleuses et des Amas d'Étoiles, e pubblicato nel 1774. Messier era un cacciatore di comete, come molti degli astronomi dei suoi tempi. Egli si occupò della compilazione del catalogo per riuscire a distinguere facilmente una nuova cometa, che si presenta al telescopio come un debole oggetto di natura nebulare, da quegli oggetti di aspetto simile che sono però fissi nel cielo, e non sono affatto comete. La prima edizione del catalogo comprendeva 45 oggetti, numerati da M1 a M45. La lista finale è di 110 oggetti, numerati da M1 a M110. Il catalogo finale fu pubblicato nel 1781 e stampato su Connaissance des Temps nel 1784. Il catalogo di Messier consiste di oggetti piuttosto brillanti, alcuni visibili addirittura ad occhio nudo; per questo motivo, è ancora oggi molto usato dagli astronomi non professionisti. Nelle carte celesti un oggetto appartenente al catalogo di Messier si riconosce dal prefisso M davanti al suo numero. Gli oggetti catalogati sono molto eterogenei: l'unico legame tra loro è di avere un aspetto diffuso e di essere relativamente brillanti. A questa descrizione corrispondono sia nebulose ed ammassi stellari molto vicini, sia grandi galassie, poste a distanze enormi.
I cosiddetti Cataloghi regionari sono due redazioni, leggermente diverse tra loro, che ci sono pervenute di un originario catalogo delle 14 regioni di Roma augustea. Delle due versioni la prima ci è giunta con il titolo di Curiosum urbis Romae regionum XIIII, mentre la seconda, priva di titolo, è normalmente conosciuta come Notitia urbis Romae.
Il Catalogo delle navi (νεῶν κατάλογος; neōn katalogos) è un passaggio del secondo libro dell'Iliade di Omero (II, 494-759) che elenca i contingenti dell'esercito acheo giunti a Troia in nave. Il catalogo indica i nomi dei comandanti di ogni contingente, il luogo di provenienza di ogni contingente, indicato a volte con un epiteto descrittivo che completa un emistichio o articola il flusso di nomi, discendenza e luogo di provenienza; inoltre indica il numero di navi con cui ogni contingente era arrivato a Troia, con ulteriori indicazioni circa la loro importanza. Il Catalogo delle navi è seguito da un simile, anche se più corto, Catalogo dei Troiani e dei loro alleati (II, 816-877).
Il Catalogo Hoboken (in tedesco Hoboken-Verzeichnis), abbreviato Hob., è un catalogo tematico che comprende oltre 750 composizioni di Franz Joseph Haydn. Curato dal musicologo olandese Anthony van Hoboken, è il primo catalogo delle composizioni di Haydn e ha posto le basi per tutti i successivi studi sulle sue composizioni. Hoboken possedeva una vasta collezione di copie di manoscritti ed edizioni musicali, comprendente oltre mille pubblicazioni di Haydn. La prima edizione del catalogo, dedicata alle composizioni strumentali, è stata pesantemente criticata per la carenza di informazioni sulle fonti manoscritte. Lo studio sistematico per la compilazione del catalogo ha richiesto oltre trent'anni di lavoro. A differenza di altri importanti cataloghi, ordinati cronologicamente secondo le date di composizione (come il catalogo Köchel delle opere di Mozart o il catalogo Deutsch delle opere di Schubert), il catalogo Hoboken suddivide le composizioni in base alla tipologia, analogamente al catalogo Schmieder (Bach-Werke-Verzeichnis) delle composizioni di Johann Sebastian Bach.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T01:14:05.791Z