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Autore principale: Ente toscano di sviluppo agricolo forestale
Pubblicazione: Pisa : [s.n.], 1983
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Green Deal europeo o Patto Verde europeo è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. Sarà inoltre presentato un piano di valutazione d'impatto per innalzare ad almeno il 50% l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE entro il 2030 e verso il 55% rispetto ai livelli del 1990. L'intenzione è quella di rivedere ogni legge vigente in materia di clima e, inoltre, di introdurre nuove leggi sull'economia circolare, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla biodiversità, sull'agricoltura e sull'innovazione. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che il Green Deal europeo sarà per l'Europa "come lo sbarco dell'uomo sulla Luna", poiché questo patto renderebbe l'Europa il primo continente ad aver raggiunto la neutralità climatica. Frans Timmermans è stato nominato da Von der Leyen vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal europeo. Il 13 dicembre 2019, il Consiglio europeo ha deciso di mandare avanti il piano con una clausola di non partecipazione per la Polonia. Il 15 gennaio 2020 anche il Parlamento europeo ha votato a favore dell'accordo, con la richiesta di obiettivi più ambiziosi.
La Georgia (in georgiano: საქართველო?, Sakartvelo; in russo: Грузия?, Gruzija) è uno Stato sulle rive del Mar Nero, situato sulla linea di demarcazione che separa l'Europa dall'Asia, considerato, dal punto di vista storico-culturale, come appartenente all'Europa orientale. La Georgia fa parte del Consiglio d'Europa, dell'OSCE, di Eurocontrol, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, e del GUAM. Parte dell'impero russo dal 1801 fino alla rivoluzione del 1917, per buona parte del XX secolo fu una repubblica dell'Unione Sovietica; nel corso del 1991 proclamò la propria indipendenza che divenne formalmente riconosciuta il 25 dicembre di quello stesso anno. Confina a nord e a nord-est con la Russia, a sud con la Turchia e l'Armenia, a sud-est con l'Azerbaigian, e a ovest col Mar Nero. Ha una popolazione di 3 718 200 abitanti e la sua capitale è Tbilisi.
Il settore primario in Giappone è costituito dalle attività economiche dell'agricoltura, della selvicoltura e della pesca, nonché dall'industria estrattiva dell'economia nazionale, ma insieme esse rappresentano soltanto l'1,3% del prodotto interno lordo. Solo il 12,4% del suolo del Giappone è adatto alla coltivazione, e l'economia agricola è fortemente sovvenzionata. La principale coltura è il riso, ma si coltivano anche barbabietole, canna da zucchero, patate, patate dolci e frumento. Il tè si coltiva nelle isole di Kyūshū, Shikoku e Honshū meridionale, mentre Aomori è rinomata per le mele. Più della metà del territorio giapponese è occupato da foreste, dalle quali si ricava una discreta produzione di legname. L'allevamento si concentra soprattutto su bovini, suini e bachi da seta, mentre la pesca rappresenta un fiore all'occhiello dell'economia nazionale per quantità di pesce sbarcato, in particolare sardine, sgombri e salmoni.
La produzione in economia è l'insieme delle operazioni attraverso cui beni e risorse primarie (es. materie prime) vengono trasformati o modificati, con l'impiego di risorse materiali (es. macchine) e immateriali (ad es. energia e lavoro umano), in beni e prodotti finali a valore aggiunto in modo da renderli utili o più utili cioè idonei a soddisfare, in seguito alla loro distribuzione sul mercato, la domanda e il consumo da parte dei consumatori finali. Con costo di produzione di indica invece la somma del costo relativo ai fattori impiegati nella produzione di un bene economico. La definizione è applicabile pressoché a qualunque attività umana e non, in qualunque disciplina, anche non tecnica. A causa della generalità della sua definizione, il termine "produzione" assume sfumature diverse a seconda del tipo di risorse trattate, dei risultati ottenuti, e del contesto in cui è utilizzata. A livello macroeconomico al livello di produzione, che rappresenta l'offerta, è collegato il livello di consumo o domanda ed livello di occupazione. Produzione e consumo tendono all'equilibrio in risposta all'equilibrio tra domanda e offerta.
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