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Autore principale: Dupont, Ewald André [Regista]
Edizione: Ed. restaurata
Pubblicazione: [Campi Bisenzio] : Cecchi Gori home video, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: abs, Paese: IT
Londra (AFI: /ˈlondra/; in inglese britannico: London, /ˈlʌndən/) è la capitale e maggiore città dell'Inghilterra e del Regno Unito, con i suoi 8 961 989 abitanti. La sua estensione territoriale la rende la terza città più estesa d'Europa, preceduta da Mosca e Istanbul e seguita da San Pietroburgo, Roma e Berlino. L'area metropolitana conta circa 14 milioni di residenti e si estende per svariate decine di chilometri lungo la valle del Tamigi, fino al suo enorme estuario. Molti degli abitanti, chiamati londinesi (Londoners), provengono dall'estero o sono di origine straniera, il che la rende una delle città più cosmopolite e multietniche del mondo. Londra è stata la capitale dell'Impero britannico e quindi meta di flussi migratori durante e soprattutto dopo la fine dell'era coloniale. Ha il più elevato PIL fra tutte le città europee e il quinto al mondo. I suoi sei aeroporti internazionali ne fanno il più grande snodo del traffico aereo globale; è anche sede del più antico sistema di metropolitana del mondo, la London Underground (The Tube). È la seconda città più visitata al mondo dal turismo internazionale, dopo Bangkok in Asia. Per tutte le caratteristiche elencate, Londra conquista il titolo di città globale, classificandosi come l'unica città britannica nella lista delle Città Mondiali Alfa. A Londra hanno sede numerose istituzioni, organizzazioni e società internazionali. Vi si trovano importanti musei e teatri; la città contiene quattro patrimoni dell'umanità. Inoltre, presso Buckingham Palace risiede stabilmente il monarca del Regno Unito, ed il Palazzo di Westminster ospita il Parlamento; il numero 10 Downing Street è la residenza del Primo ministro e la sede del Governo del Regno Unito. Dal 2000, con le riforme volute dal governo di Tony Blair, Londra è amministrata secondo una speciale legislazione sui generis che determina e coordina i poteri della superiore Autorità della Grande Londra, composta dal Sindaco e dall'Assemblea di Londra, con quelli di 33 borghi londinesi a livello inferiore.
Vivien Leigh, pseudonimo di Vivian Mary Hartley (Darjeeling, 5 novembre 1913 – Londra, 8 luglio 1967), è stata un'attrice britannica. Nella sua trentennale carriera fu una prolifica attrice non solo di cinema (ha di fatto recitato solo in una ventina di film), ma anche e soprattutto di teatro, ivi diretta più volte dal secondo marito Laurence Olivier, genere in cui interpretò ruoli molto differenti, che vanno dalle eroine delle commedie di Noël Coward e George Bernard Shaw, a quelle delle tragedie shakespeariane. Il suo volto sarà per sempre legato a Rossella (nell'originale Scarlett) O'Hara, la protagonista del celeberrimo film Via col vento, vincitore di ben 8 premi Oscar, oltre a due premi speciali. Vinse due premi Oscar alla miglior attrice: nel 1940 per Via col vento (1939) e nel 1952 per la sua interpretazione in Un tram che si chiama desiderio (1951). Si aggiudicò, inoltre, un premio BAFTA, due New York Film Critics Circle Awards, un Tony Award e una Coppa Volpi a Venezia. Nel 1999 Leigh si classificò al sedicesimo posto nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi dall'American Film Institute.Convisse per tutta l'età adulta con un disturbo bipolare che ne mise più volte a rischio le relazioni sociali e professionali, e con una tubercolosi mal curata che la portò alla morte nel 1967, a soli 53 anni di età.
Charles Laughton (Scarborough, 1º luglio 1899 – Hollywood, 15 dicembre 1962) è stato un attore e regista britannico.
Fumo di Londra è un film del 1966 diretto, sceneggiato ed interpretato da Alberto Sordi, qui al suo esordio alla regìa.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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