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Titolo uniforme: Piemonte
Edizione: 2 ed
Pubblicazione: Milano : Fabbri, 1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il Piemonte (AFI: /pje'monte/; Piemont [pje'mʊnt] in piemontese, in occitano e in francoprovenzale; Piemont [pje'mont] in walser; Piémont [pje.mɔ̃] in francese) è una regione a statuto ordinario di 4 289 836 abitanti dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo amministrativo – nonché capitale storica – la città di Torino. Confina ad ovest con la Francia (regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a nord-ovest con la Valle d'Aosta, a nord con la Svizzera (cantoni Vallese e Ticino), ad est con la Lombardia, a sud-est per un breve tratto con l'Emilia-Romagna e a sud con la Liguria. È la seconda regione italiana per superficie, settima per numero di abitanti, seconda per maggior numero di comuni, la più occidentale d'Italia e fa parte dell'Euroregione Alpi-Mediterraneo, della Macroregione alpina e, limitatamente ai territori delle province di Novara e VCO, della Regio Insubrica. È inoltre la quarta regione per esportazioni, con una quota del 10% sul totale nazionale, e quinta per valore del prodotto interno lordo (PIL), con circa 143 miliardi di euro totali. Il reddito pro capite è superiore alla media italiana.
I simboli della Regione Piemonte sono lo stemma, il gonfalone e la bandiera, approvati ed adottati in versione definitiva con Legge Regionale del 16 gennaio 1984, n. 4.La legge regionale 31 maggio 2004, n. 15, è l'ultima in ordine di tempo che si sia occupata dei simboli regionali del Piemonte. In base all'articolo 7 di tale legge, la bandiera del Piemonte deve essere sempre esposta in ogni occasione e su ogni sede pubblica a fianco della bandiera italiana e europea.
Il Regno di Sardegna – dopo la Guerra di successione spagnola – in forza del trattato di Londra del 1718 e del trattato dell'Aia del 1720 passò, in tale ultimo anno, a Vittorio Amedeo II di Savoia, il quale associò gli Stati ereditari della Casata formati dal Principato di Piemonte con il Ducato di Savoia, la Contea di Nizza e di Asti, il ducato di Aosta, il ducato del Monferrato, la signoria di Vercelli, il marchesato di Saluzzo ed una parte del ducato di Milano (a questi si aggiunse poi il Ducato di Genova, in seguito all'annessione della Repubblica di Genova decisa dal Congresso di Vienna).La denominazione cominciò ad essere utilizzata progressivamente per indicare l'insieme dei possedimenti sabaudi anche se formalmente il Regno di Sardegna continuò ad essere limitato all'omonima isola ed essere istituzionalmente distinto dai cosiddetti "Stati di terraferma" della dinastia sabauda, condividendone solo il capo dello stato, re per i sardi, duca per i savoiardi, principe per i piemontesi ecc. Per indicare ufficialmente l'insieme dei possedimenti sabaudi si usavano i termini "Stati del Re di Sardegna" o, più brevemente, Stati sardi.Tuttavia, soltanto la fusione perfetta del 1847, ratificata da Carlo Alberto di Savoia, diede vita ad uno stato unitario; esso comprendeva tutti i precedenti stati sabaudi e mantenne la denominazione di "Regno di Sardegna", subendo però una totale trasformazione del suo ordinamento giuridico, con una carta costituzionale, lo Statuto Albertino, "Statuto del Regno Sardo o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino)", una nuova organizzazione amministrativa e doganale, un unico parlamento e una nuova capitale, Torino, da secoli residenza della dinastia sabauda. Con la Fusione, il Regno adottò una forma di regime più centralista sul modello francese, in cui il sovrano regnava col titolo di Re non sulla sola Sardegna, ma sull'intero Stato, e allo stesso tempo possedeva ancora il titolo di Principe di Piemonte, duca di Genova e duca di Savoia, che formalizzavano il potere sugli Stati di terraferma. In questa fase della sua storia fu conosciuto anche come Regno sabaudo e venne ufficialmente citato sia in ambito interno che internazionale come Sardegna e in maniera ufficiosa come Piemonte-Sardegna o semplicemente Piemonte. Con l'unificazione italiana e l'annessione degli stati preunitari della penisola italiana, l'ultimo Re di Sardegna, Vittorio Emanuele II, assunse il titolo di Re d'Italia il 17 marzo 1861, pur mantenendo la titolatura del Regno di Sardegna.
Il Ducato di Savoia nacque nel 1416 dall'elevazione a rango ducale della Contea di Savoia, Stato tenuto dalla dinastia dei Savoia, e dall'unione della contea di Savoia con il principato di Piemonte. Terminò, a seguito della fusione perfetta del 1847, con l'incorporazione nel Regno di Sardegna. Il suo territorio comprendeva gli attuali dipartimenti francesi della Savoia, dell'Alta Savoia e delle Alpi Marittime, numerosi possedimenti italiani in Valle d'Aosta e gran parte del Piemonte. Il Ducato rimase conteso tra varie potenze per gran parte della sua storia, riuscendo, infine, con Emanuele Filiberto, a imporsi con fermezza nella scena politica italiana, pur appoggiandosi prima alla corona di Spagna, poi al Regno di Francia e infine all'Impero austriaco. Al termine della Guerra di successione spagnola, grazie al Trattato di Utrecht, essendo tra i vincitori, i Savoia ottennero la corona del Regno di Sicilia e il conseguente titolo regio nel 1713. I Savoia mantennero la sovranità sulla Sicilia fino al 1720 quando, a causa delle pressioni internazionali, dovettero accettare lo scambio col Regno di Sardegna (che, nel 1861, sarebbe diventato il Regno d'Italia).
La Geografia del Piemonte illustra le caratteristiche geografiche del Piemonte, regione d'Italia.
La geografia dell'Italia comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici (pianure, rilievi, mari, fiumi, laghi etc.) italiani. Geograficamente la penisola italiana è suddivisa in tre parti: una continentale (Italia settentrionale), delineata a nord dalle Alpi e a sud dalla linea convenzionale che congiunge La Spezia con Rimini; una peninsulare (Italia centrale e meridionale), che si allunga nel Mediterraneo in direzione nord ovest-sud est e una insulare (Italia insulare), che comprende le due maggiori isole del Mediterraneo, la Sardegna e la Sicilia presso la quale, in corrispondenza dell'isola di Pantelleria, si ha la minima distanza dall'Africa, circa 70,54 chilometri. Due delle isole Pelagie, Lampedusa e Lampione, appartengono geograficamente al continente africano. I confini politici attuali si estendono complessivamente per 1800 chilometri confinando ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria e ad est con la Slovenia; i microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi interamente comprese nel suo territorio, mentre il comune di Campione d'Italia costituisce una exclave situata nella regione italofona del Canton Ticino in Svizzera.
L'Europa è uno dei sei continenti della Terra. L'idea di "continente" europeo non è universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l'Europa non è circondata interamente dal mare ed è, in ogni caso, più un concetto storico - culturale che geografico.
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