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Autore principale: Batacchi, Renato
Gli istituti italiani di cultura all'estero sono, a tutti gli effetti, organi periferici del Ministero degli Affari Esteri. Essi attualmente sono 85 e sono disciplinati dalla Legge 401/90 e dal Regolamento 392/95.
Con cultura di massa si indicano i valori, le idee e le prassi condivise per strati sociali ad ampia diffusione nella società contemporanea, i cui contenuti vengono trasmessi principalmente dai mezzi di comunicazione di massa. L'espressione è talora usata in opposizione a quella di cultura alta, o d'élite, riferita alle fasce sociali dominanti nel campo simbolico della cultura. In posizione intermedia si colloca il segmento detto Middlebrow (o Midcult, secondo Macdonald).
L'Istituto fascista di cultura (poi "Istituto nazionale di cultura fascista") fu un ente dell'Italia fascista creato nell'anno 1925 con Regio Decreto e preposto alla "tutela, diffusione e sviluppo degli ideali e della dottrina del fascismo all'interno e all'estero, e della cultura italiana in generale".
Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, "coltivare". L'utilizzo di tale termine è stato poi esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei", da cui il termine "culto" e a indicare un insieme di conoscenze. Non c'è univocità degli autori sulla definizione generale di cultura anche nella traduzione in altre lingue ed a seconda dei periodi storici, grosso modo oggi è intesa come un sistema di saperi, opinioni, credenze, costumi e comportamenti che caratterizzano un gruppo umano particolare; un'eredità storica che nel suo insieme definisce i rapporti all'interno di quel gruppo sociale e quelli con il mondo esterno.
Record aggiornato il: 2025-10-12T01:55:28.773Z