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Autore principale: Ferrari, Paolo giornalista musicale, 1959-
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il reggae (/ˈrɛgeɪ/) è un genere musicale originario della Giamaica essenzialmente discendente dallo ska, ma sviluppatosi propriamente come leggera variante del rocksteady. Questa musica è solitamente accostata a periodi e movimenti giunti successivamente deviando e filtrando il genere musicale verso altre strade, completamente opposte a quelle delle sue origini. Bob Marley, principale esponente del genere, trasformò il reggae non solo sotto l'aspetto ritmico e musicale, ma lo diffuse come culto vero e proprio, cambiando notevolmente quelle che erano le radici. Il nome Reggae infatti è dispregiativo, coniato dagli inglesi, per deriderlo. Dal 29 novembre 2018 entra nei Patrimoni orali e immateriali dell'umanità UNESCO.
Il dancehall reggae (chiamato anche semplicemente dancehall o bashment) è un sottogenere della musica reggae sviluppatosi attorno al 1979 in Giamaica.In origine la musica dancehall rappresentava semplicemente uno stile di reggae più povero ed essenziale e meno dedicato a tematiche politiche e religiose rispetto al roots reggae che dominò gran parte degli anni 70. In particolare questo si presentò come la nuova variante del reggae che soppiantò il più complesso stile rockers, questo in voga durante tutta la seconda metà degli anni 70. Il primo artista riconosciuto come dancehall fu Barrington Levy grazie ai suoi primi lavori nel 1979, ma paralleleamente furono la coppia di dj Michigan & Smiley durante lo stesso anno a lanciare lo stile rub-a-dub, ovvero quella parte della prima dancehall (non elettronica) dominata dai dj i quali cantavano in toasting, ispirati allo stile dj style. La musica dancehall nei metà anni 80 diede vita al sottogenere raggamuffin, ovvero la dancehall costruita su basi elettroniche. La struttura musicale del dancehall reggae infatti divenne basata su un ritmo reggae digitale, spesso con l'aggiunta di una drum machine. Il nuovo stile di dancehall, il raggamuffin, fu infine consacrato da "Under Mi Sleng Teng" (1985), un brano con base computerizzata e sintetizzata che venne cantato da Wayne Smith, non un dj.Nonostante il dancehall reggae riporti spesso alla mente l'immagine di un dj che rappa freneticamente guidando le masse, dev'essere ritenuto importante, soprattutto nella prima fase, anche il ruolo dei cantanti che crearono le basi per il sound dancehall, e che trascinarono questa tradizione fino ai giorni nostri. La dancehall quindi non è necessariamente cantata alternando parti parlate da parte dei dj con la tecnica del toasting, ma vede anche lo sviluppo una parte cantata. Errore comune può essere anche quello di considerare la dancehall influenzata dall'elettronica; per quanto riguarda la cosiddetta early dancehall, questa non era in alcun modo contaminata da questa musica, ma solo successivamente, il sottogenere chiamato raggamuffin, fu caratterizzato da queste sonorità.
Il rastafarianesimo (anche rastafari, rasta) è una religione monoteista nata negli anni trenta del Novecento, che si presenta come erede del cristianesimo. Il nome deriva da Ras Tafari (dove "Ras" significa 'Capo' e "Tafari" sta per 'terribile), ed è usato dall'imperatore salito al trono d'Etiopia nel 1930 con il nome di Hailé Selassié I e con i titoli di re dei Re (negus neghesti), Eletto di Dio, Luce del mondo, Leone conquistatore della tribù di Giuda. In seguito alla sua incoronazione, milioni di persone riconobbero in lui Gesù Cristo nella sua "seconda venuta in maestà, gloria e potenza", come profeticamente annunciato dalle Sacre Scritture, essendo egli diretto discendente della tribù di Giuda che affonda le sue radici nell'incontro tra re Salomone (figlio di Davide) e la regina di Saba, episodio narrato nella Bibbia e nell'antico libro chiamato Kebra Nagast, che riveste una certa importanza nella tradizione della Chiesa ortodossa d'Etiopia a cui tutti i rasta fanno riferimento (in accordo con l'esempio di Ras Tafari stesso). Il rastafarianesimo è comunemente concepito secondo categorie radicalmente lontane dalla sua essenza: nasce infatti come nazionalismo, o meglio, come versione religiosa del movimento politico nazionalista conosciuto come etiopismo. Il rastafarianesimo si è ispirato alla predicazione del leader Marcus Mosiah Garvey. Altri elementi di spicco, che hanno avuto un ruolo primario nella nascita di questo credo: Leonard Howell, H. Archibald Dunkley e Joseph Nathaniel Hibbert. A partire dagli anni ottanta la cultura rasta ha aumentato la propria diffusione nel mondo, soprattutto grazie a Bob Marley e Peter Tosh tramite la musica reggae, che ne veicola i contenuti. Nel 2001 il numero di rasta nel mondo è valutabile a 1.000.000 di persone (da altre fonti anche 10.000.000 o 15.000.000 di persone).
Il reggae (/ˈrɛgeɪ/) è un genere musicale originario della Giamaica essenzialmente discendente dallo ska, ma sviluppatosi propriamente come leggera variante del rocksteady. Questa musica è solitamente accostata a periodi e movimenti giunti successivamente deviando e filtrando il genere musicale verso altre strade, completamente opposte a quelle delle sue origini. Bob Marley, principale esponente del genere, trasformò il reggae non solo sotto l'aspetto ritmico e musicale, ma lo diffuse come culto vero e proprio, cambiando notevolmente quelle che erano le radici. Il nome Reggae infatti è dispregiativo, coniato dagli inglesi, per deriderlo. Dal 29 novembre 2018 entra nei Patrimoni orali e immateriali dell'umanità UNESCO.
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Record aggiornato il: 2025-03-23T03:09:41.749Z