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Autore principale: Bianchini, Ermenegildo
Pubblicazione: Firenze : Quaracchi, 1943
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La Chiesa cattolica definisce ordine religioso un istituto religioso nel quale tutti i membri emettono i voti in forma solenne. L'ordine religioso differisce dalla congregazione religiosa perché in quest'ultima i voti sono emessi in forma semplice. Nella storia del cristianesimo sono nati prima gli ordini religiosi e poi in seguito, dal XVII secolo in poi, le congregazioni religiose. L'ordine religioso può essere sia maschile sia femminile. Solitamente ogni ordine religioso è contraddistinto da un proprio abito che viene indossato dai suoi appartenenti. I diversi ordini religiosi sono nati dal IV secolo in poi, fino al XVI secolo: dagli ordini monastici, ai canonici regolari, agli ordini mendicanti e fino ai chierici regolari. Le appartenenti agli ordini religiosi femminili sono tenute alla clausura e sono dette monache (le suore sono, invece, religiose di voti semplici e fanno parte di congregazioni).
L'Ordine cistercense (in latino Ordo cisterciensis, sigla O.Cist.) è un ordine monastico di diritto pontificio. Ebbe origine dall'abbazia di Cîteaux (in latino Cistercium), in Borgogna, fondata da Roberto di Molesme nel 1098. Sorse all'interno della congregazione cluniacense, dal desiderio di maggiore austerità di alcuni monaci e da quello di ritornare alla stretta osservanza della regola di san Benedetto e al lavoro manuale. L'ordine è organizzato in monasteri autonomi riuniti in congregazioni monastiche, ciascuna delle quali dotata di costituzioni proprie, ed è retto da un abate generale residente a Roma.
La congregazione camaldolese dell'Ordine di San Benedetto (Ordo Camaldulensium) è una congregazione monastica cattolica fondata tra il 1024 e il 1025 da San Romualdo, monaco benedettino.
La Chiesa cattolica definisce Congregazione religiosa un istituto religioso i cui membri emettono i voti in forma semplice. La congregazione religiosa differisce dall'ordine religioso perché in quest'ultimo i voti sono emessi in forma solenne. Nella storia del Cristianesimo sono nati prima gli ordini religiosi e poi, dal XVII secolo in poi, le congregazioni religiose. Le congregazioni si distinguono in: clericali, quelle le cui finalità comportano l'esercizio del ministero sacerdotale (missioni, predicazione, cura d'anime...) e in cui le cariche di governo possono essere affidate solo a chierici; laicali, formate e governate quasi esclusivamente da laici, i cui fini o compiti specifici non comportano l'esercizio dell'ordine sacro (insegnamento, assistenza infermieristica...). La congregazione religiosa può essere maschile o femminile. Ecco un elenco incompleto di congregazioni religiose: congregazioni maschili: Salesiani, Rogazionisti, Mariani, Giuseppini del Murialdo, Istituto Missioni Consolata, Padri Stimmatini, ecc. congregazioni femminili: Suore Ancelle dell'Incarnazione, Figlie di Maria Ausiliatrice, Suore Teatine dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine, Missionarie della carità, Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, ecc...
I Carmelitani scalzi (in latino Ordo Fratrum Discalceatorum Beatae Mariae Virginis de Monte Carmelo) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I frati di questo ordine mendicante pospongono al loro nome la sigla O.C.D.L'ordine deriva dalla riforma scalza introdotta nel 1562 nel monastero femminile di San Giuseppe d'Ávila da santa Teresa di Gesù ed estesa al ramo maschile dell'ordine carmelitano a opera di san Giovanni della Croce con la fondazione del conventino di Duruelo nel 1568.Gli scalzi furono riconosciuti prima come provincia (1580) e poi come congregazione (1587) all'interno dell'ordine carmelitano, dal quale si separarono definitivamente nel 1593. Dopo la separazione dal ramo "calzato" i religiosi si divisero in due congregazioni autonome (di San Giuseppe in Spagna e di Sant'Elia in Italia), riunite da papa Pio IX nel 1875.L'abito dei frati è di colore bruno ed è costituito da veste talare stretta alla vita da una cintura, scapolare e cappuccio; nelle occasioni solenni si aggiungono cappa e cappuccio bianchi.I carmelitani scalzi sono innanzitutto dediti alla vita contemplativa e, secondariamente, alle attività pastorali (direzione spirituale, predicazione) e al lavoro missionario.
Con l'espressione Francescanesimo spirituale si possono intendere due fenomeni, distinti ma collegati tra loro, della storia dei primi due secoli del movimento francescano. In senso lato, si parla di Francescanesimo spirituale in riferimento ad una corrente ampia e diversificata, già individuabile persino negli anni in cui Francesco d'Assisi era in vita. Alcuni frati, infatti, aspiravano ad una povertà assoluta e senza compromessi, e dopo la morte di Francesco chiesero di vivere secondo un'interpretazione letterale della Regola sine glossa (cioè senza interpretazioni ufficiali che ne sminuissero la portata), e secondo il Testamento dello stesso Francesco, al quale il resto dell'Ordine non riconosceva autorità normativa. In senso più specifico, invece, parlando di Spirituali si indica un movimento ben preciso che sorse a metà degli anni settanta del XIII secolo e durò una cinquantina d'anni, in due contesti locali ben individuabili (e molto diversi tra loro): le città di lingua occitana dell'attuale Francia meridionale, che furono teatro della predicazione del frate Pietro di Giovanni Olivi, e gli eremi dispersi tra le montagne dell'Italia centrale, i cui frati avevano i loro punti di riferimento in Angelo Clareno e Pietro da Macerata, detto fra' Liberato. Questi gruppi di frati (e nel caso della Francia anche di beghine, beghini e altri sostenitori laici, tra i quali spiccava Arnaldo da Villanova) sicuramente appartenevano alla più vasta corrente descritta precedentemente, ma avevano anche alcuni tratti comuni ben identificabili: una forte attesa apocalittica dell'arrivo dell'Anticristo e del rinnovamento della Chiesa, la critica più o meno esplicita contro le autorità della Chiesa (particolarmente contro papa Bonifacio VIII) e dell'Ordine (soprattutto il ministro generale Giovanni da Morrovalle) e, spesso, il tentativo di imporre al francescanesimo uno stile di vita più tipicamente eremitico.
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