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Autore principale: Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, Firenze
Pubblicazione: Firenze : Carnesecchi, [1904]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico, giurista, accademico e avvocato italiano, 12º presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Dal 1983 al 2008 è stato deputato, prima per la Democrazia Cristiana (di cui fu vicesegretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita ed il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di ministro per i rapporti con il Parlamento (1987-1989), di ministro della pubblica istruzione (1989-1990), di vicepresidente del Consiglio (1998-1999), di ministro della difesa (1999-2001) e infine di giudice costituzionale (2011-2015). Il 31 gennaio 2015 è stato eletto al quarto scrutinio presidente della Repubblica con 665 voti, poco meno dei due terzi dell'assemblea elettiva. Ha giurato il successivo 3 febbraio, diventando il primo siciliano a ricoprire tale carica. Come Capo dello Stato ha finora conferito l'incarico a due presidenti del Consiglio dei ministri: Paolo Gentiloni (2016-2018) e Giuseppe Conte (2018-). Ha nominato anche una senatrice a vita, Liliana Segre, il 19 gennaio 2018, e due giudici della Corte costituzionale: Francesco Viganò, il 24 febbraio 2018, ed Emanuela Navarretta, il 9 settembre 2020.
Enrico Letta (Pisa, 20 agosto 1966) è un politico e professore universitario italiano, presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Nel 1998 fu nominato ministro per le politiche comunitarie del governo D'Alema I, diventando il più giovane ministro, fino ad allora, della storia della Repubblica. È stato successivamente Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato nei Governi D'Alema II e Amato II, e poi Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Prodi II. Europarlamentare dal 2004 al 2006 nel gruppo liberaldemocratico, dal 2001 al 2015 è deputato, iscritto dapprima al gruppo parlamentare della Margherita e poi a quello del PD, partito del quale è stato vicesegretario nazionale dal 2009 al 2013.Il 24 aprile 2013, Giorgio Napolitano, appena rieletto presidente della Repubblica, gli conferisce l'incarico di formare un nuovo governo. Letta accetta l'incarico con riserva, che scioglie positivamente il 27 aprile 2013; lo stesso giorno presenta la lista dei ministri e il 28 aprile pronuncia il giuramento. Il 14 febbraio 2014 rassegna le proprie dimissioni a seguito della sfiducia votata il giorno precedente dalla Direzione Nazionale del Partito Democratico.Il 9 giugno 2015 rinuncia al seggio in Parlamento al fine di dedicarsi all'insegnamento universitario. Dal 1º settembre dirige la Scuola di affari internazionali dell'Istituto di studi politici di Parigi.
Le relazioni bilaterali tra Iran e Israele possono essere suddivise in quattro distinte fasi principali: il primo periodo che va dal 1947 al 1953; il seguente periodo amichevole durante l'era della dinastia Pahlavi dal 1953 al 1979; il periodo di peggioramento che va dalla Rivoluzione iraniana del 1979 al 1990 ed infine l'ostilità crescente dalla fine della Guerra del Golfo (1991) in poi. Nel 1947 l'Iran fu tra i 13 paesi che votarono contro il Piano di partizione della Palestina. Due anni dopo espresse la propria contrarietà nei riguardi dell'ammissione di Israele all'Organizzazione delle Nazioni Unite; nonostante ciò divenne il 2º paese a maggioranza musulmana a riconoscere la piena legittimità del nuovo Stato ebraico come entità sovrana subito dopo la Turchia. A seguito del colpo di Stato del 1953 (l'Operazione Ajax), quando il re Mohammad Reza Pahlavi destituì il fautore dello statalismo Mohammad Mossadeq ed installò al suo posto un governo schieratosi apertamente come filo-occidentale, le relazioni tra i due paesi presero sensibilmente a migliorare. Dopo la Rivoluzione del 1979 che portò al potere Ruhollah Khomeyni, come detto, l'Iran recise di fatto tutti i legami diplomatici e commerciali con il vicino, tanto che la sua dirigenza islamica Sciita non riconobbe più la legittimità di Israele ad esistere in quanto Stato-nazione. La svolta la quale condusse al passaggio dalla "Pace fredda" all'ostilità più accesa iniziò nei primi anni del decennio 1990, poco dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica e la sconfitta del Al-Quwwat al-Barriyya al-ʿIrāqiyya durante la "tempesta del deserto" diretta dalla presidenza di George H. W. Bush, dopo di che il ruolo di relativa potenza regionale in Medio Oriente si spostò proprio in direzione del binomio Iran-Israele. Il conflitto si intensificò sempre più da qual momento in poi, soprattutto quando il governo di Yitzhak Rabin adottò una posizione più aggressiva nei confronti del rivale. La "guerra retorica" si accese fino a giungere a livelli mai raggiunti prima durante la presidenza di Mahmud Ahmadinejad il quale fece ripetutamente dichiarazioni pubbliche incendiarie contro Israele ("cancellarlo dalla carta geografica"!). Altri fattori che contribuirono all'escalation delle tensioni includono: lo sviluppo della tecnologia nucleare da parte dell'Iran in relazione alla dottrina Begin da lungo dichiaratamente espressa; il finanziamento iraniano di gruppi come Hezbollah, Movimento per il Jihad Islamico in Palestina e Hamas (considerate organizzazioni terroriste); il presunto coinvolgimento in attacchi terroristici come l'attacco all'ambasciata israeliana nell'Attentato di Buenos Aires del 1992 e a seguire l'Attentato di Buenos Aires del 1994; il presunto appoggio israeliano a gruppi come i Mojahedin del Popolo Iraniano o a Jundallah ed infine anche le presunte operazioni segrete compiute in Iran da parte del Mossad tra cui omicidi mirati ed esplosioni d'installazioni di ricerca militare segnalate come pericolose per la sicurezza nazionale.
La Corte costituzionale, nell'ordinamento italiano, è un organo di garanzia costituzionale cui è demandato il compito di verificare la conformità a Costituzione delle leggi, statali e regionali, e degli atti aventi forza di legge (controllo di legittimità costituzionale); a dirimere conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra lo Stato e le regioni e tra le Regioni stesse; a giudicare sulle accuse promosse nei confronti del Presidente della Repubblica; a verificare l'ammissibilità dei referendum abrogativi. Prevista già nel dettato costituzionale del 1948 all'articolo 134, trovò attuazione solo nel 1955 a seguito della legge costituzionale n. 1/1953 e della legge ordinaria n. 87/1953 e tenne la sua prima udienza nel 1956. La sua sede è a Roma, al palazzo della Consulta, così detto perché sede della Sacra Consulta dello Stato pontificio fino al 1870, da cui si attribuisce alla Corte l'informale nome, per metonimia, di Consulta. Si trova in piazza del Quirinale, a pochi metri dal palazzo omonimo, sede ufficiale del Presidente della Repubblica.
Una procedura di impeachment contro Donald Trump, 45º presidente degli Stati Uniti, è stata avviata il 24 settembre 2019 dal presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi. La procedura ha preso avvio dopo che un informatore ha dichiarato che il presidente Trump e altri funzionari del governo avrebbero fatto pressioni su alcuni leader di nazioni straniere, in particolare l'Ucraina, utilizzando gli strumenti della politica estera statunitense – tra cui la sospensione degli aiuti militari all’Ucraina – come arma di ricatto per spingere il governo ucraino a danneggiare un suo avversario politico, avviando nei rispettivi paesi indagini rivolte contro l'ex vicepresidente degli Stati Uniti e candidato democratico alle elezioni presidenziali del 2020 Joe Biden e suo figlio Hunter. Tali azioni sarebbero un abuso di potere della presidenza per favorire gli interessi personali e politici di Trump.Trump è stato accusato da John Bolton di aver trattenuto gli aiuti militari per fare pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj per avviare un'indagine sulla corruzione nei confronti di Biden e di suo figlio Hunter.
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