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Autore principale: Fallani, Giovanni
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1971
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Oderisi da Gubbio (Gubbio, 1240 circa – Roma, 1299) è stato un miniaturista italiano, ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
Franco Bolognese (... – ...) è stato un miniatore italiano vissuto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Su di lui le notizie sono ancora più scarse rispetto a quelle su Oderisi da Gubbio, a cui viene paragonato nel celebre confronto del Purgatorio, XI, 79 e ss. In questo passo Dante dice che è più giovane di Oderisi, e forse ancora in vita mentre veniva scritto il canto XI del Purgatorio.
Il canto undicesimo del Purgatorio di Dante Alighieri si svolge sulla prima cornice, ove espiano le anime dei superbi; siamo nel mattino dell'11 aprile 1300 (Lunedì dell'Angelo), o secondo altri commentatori del 28 marzo 1300.
Cimabue, pseudonimo di Cenni (Bencivieni) di Pepo (Firenze, 5 o 19 settembre 1240 circa – Pisa, 24 gennaio 1302), è stato un pittore italiano. Si hanno notizie di lui dal 1272, e Dante lo citò come il maggiore della generazione antecedente a quella di Giotto, parallelamente al poeta Guido Guinizelli e al miniatore Oderisi da Gubbio. Secondo il Ghiberti e il Libro di Antonio Billi fu al contempo maestro e scopritore di Giotto. Vasari lo indicò come il primo pittore che si discostò dalla «scabrosa goffa e ordinaria […] maniera greca», ritrovando il principio del disegno verosimile «alla latina». A Cimabue spetta però un passo fondamentale nella transizione da figure ieratiche e idealizzate (di tradizione bizantina) verso veri soggetti, dotati di umanità ed emozioni, che saranno alla base della pittura italiana e occidentale. Fu un pittore di spregiudicata capacità innovatrice (si pensi agli espedienti con cui rese drammatica come mai prima di allora la Crocifissione ad Assisi, oppure all'incredibile inclinazione del Crocifisso di Santa Croce), che pur senza staccarsi mai dai modi propriamente bizantini, li portò alle estreme conseguenze, a un passo dal rinnovamento già perseguito in scultura da Nicola Pisano e in pittura poi da Giotto. Studi recenti hanno dimostrato come in realtà il rinnovamento operato da Cimabue non fosse poi assolutamente isolato nel contesto europeo, poiché la stessa pittura bizantina mostrava dei segni di evoluzione verso una maggiore resa dei volumi ed un migliore dialogo con l'osservatore. Per esempio negli affreschi del monastero di Sopoćani, datati 1265, si notano figure ormai senza contorno dove le sfumature finissime evidenziano la rotondità volumetrica. D'altronde lo stesso Vasari, cui tanto si deve nell'attribuzione a Cimabue dell'avvio della rinascenza della pittura italiana, afferma che egli ebbe "maestri greci".
Oderisi da Gubbio (Gubbio, 1240 circa – Roma, 1299) è stato un miniaturista italiano, ricordato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.
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