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Autore principale: Magrelli, Enrico
Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Robert Altman, nato Robert Bernard Altman (Kansas City, 20 febbraio 1925 – West Hollywood, 20 novembre 2006), è stato un regista e sceneggiatore statunitense. Ha vinto i più importanti premi nei principali festival mondiali: nel 1970 la Palma d'oro per M*A*S*H e nel 1992 il Prix de la mise en scène per I protagonisti al Festival di Cannes; nel 1976 l'Orso d'oro per Buffalo Bill e gli indiani al Festival di Berlino e nel 1993 il Leone d'oro per America oggi alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia; considerati quattro film capolavori. Nel corso della sua carriera ha ricevuto sette candidature all'Oscar (cinque all'Oscar al miglior regista e due al miglior film), rispettivamente per M*A*S*H, Nashville, I protagonisti, America oggi e Gosford Park. Considerato tra i migliori registi della storia del cinema americano, nel 1996 gli è stato conferito il Leone d'oro alla carriera, mentre nel 2006 l'Oscar alla carriera.
Robert Selden Duvall (San Diego, 5 gennaio 1931) è un attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Nel corso della sua carriera ha vinto un Premio Oscar, per l'interpretazione di Mac Sledge, un cantante alcolizzato in Tender Mercies - Un tenero ringraziamento e ha ricevuto altre sei candidature per Il padrino (1972), Apocalypse Now (1979), Il grande Santini (1980), L'apostolo (1997), A Civil Action (1998) e The Judge (2014). Ha inoltre vinto quattro Golden Globe, due Emmy ed un BAFTA. Attore veterano, Duvall ha recitato in alcuni dei film e serie televisive più acclamate e popolari di tutti i tempi, tra cui Ai confini della realtà, The Outer Limits, Il buio oltre la siepe, L'uomo che fuggì dal futuro, Joe Kidd, Il padrino, Il padrino - Parte II, M*A*S*H, Quinto potere, Il Grinta, La conversazione e Apocalypse Now. Ha cominciato a lavorare in teatro nel 1950, e contemporaneamente ha partecipato a molte serie televisive, e durante i primi anni sessanta ha cominciato con i primi ruoli cinematografici. I suoi ruoli più famosi li ottiene nel corso dei primi anni settanta con film come la commedia campione d'incassi M*A*S*H (1970), diretto da Robert Altman e l'esordio alla regia di George Lucas, L'uomo che fuggì dal futuro (1971). Questo è stato uno dei primi di una serie di performance molto apprezzate dalla critica e dal pubblico. Il successo internazionale arriva nel 1972 con l'interpretazione di Tom Hagen, l'avvocato di don Vito Corleone ne Il padrino di Francis Ford Coppola, ruolo che gli fece guadagnare la prima candidatura al premio Oscar. Da allora ha continuato ad apparire sia per il cinema e la televisione, con produzioni come Il migliore (1984), Colors - Colori di guerra (1988), la miniserie televisiva Colomba solitaria (1989), Stalin (1992), L'uomo che catturò Eichmann (1996), L'apostolo (1997) (che ha anche scritto, diretto e prodotto), A Civil Action (1998), Gods and Generals (2003), Broken Trail - Un viaggio pericoloso (2006) e The Judge (2014).
America oggi (Short Cuts) è un film del 1993, diretto da Robert Altman. Ha vinto il Leone d'Oro al miglior film alla 50ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ex aequo con Tre colori - Film blu di Krzysztof Kieslowski. Il soggetto del film è tratto da 9 diversi racconti e una poesia di Raymond Carver. Altman amplia, intreccia e mescola le storie dello scrittore statunitense dando vita a un complesso affresco e un'altalena di toni ed emozioni che hanno per sfondo una brulicante e a tratti opprimente Los Angeles. I disperati carveriani dell'America provinciale, trasferiti nella morsa della grande metropoli, si trascinano ancora più stancamente, ancora più alienati, immersi in un dolore potenzialmente straziante ma che la mano ferma di Altman decide di trattenere, di non fare esplodere. Tra i protagonisti Jack Lemmon, Robert Downey Jr., Tom Waits e Huey Lewis.
I protagonisti (The Player) è un film del 1992, diretto da Robert Altman. Presentato in concorso al 45º Festival di Cannes, ha vinto il premio per la miglior regia e il premio per la migliore interpretazione maschile.
Robert John Downey Jr. (New York, 4 aprile 1965) è un attore e produttore cinematografico statunitense. Debutta sul grande schermo, insieme a suo padre Robert Downey Sr., già all'età di cinque anni. Nel 1993 viene candidato per la prima volta all'Oscar al miglior attore e vince un Premio BAFTA per l'interpretazione di Charlie Chaplin nel film Charlot. Nel 2000 si è unito al cast della serie TV Ally McBeal, grazie alla quale ha ricevuto un Golden Globe per il miglior attore non protagonista in una serie e lo Screen Actors Guild Award per il miglior attore in una serie commedia. Il suo personaggio è stato eliminato dalla serie quando l'attore è stato licenziato a causa di due arresti per droga avvenuti tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001. A partire dal 2008, Downey si è imposto all'attenzione internazionale grazie al ruolo del supereroe Iron Man, apparendo nei film del Marvel Cinematic Universe sia nel ruolo principale, che come membro di un cast corale o in un cameo. Nel 2009 ha recitato nel film di Guy Ritchie, Sherlock Holmes, vincendo il Golden Globe per il miglior attore in un film commedia o musicale, e nel 2011, nel sequel Sherlock Holmes - Gioco di ombre. Ha inoltre recitato in The Avengers, Avengers: Age of Ultron, Iron Man 3, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che fanno parte dei film con i maggiori incassi di sempre e hanno guadagnato ciascuno oltre 1,1 miliardi di dollari. Inoltre, Downey, per tre anni consecutivi, dal 2012 al 2015, è stato in cima alla lista di Forbes tra gli attori più pagati al mondo, con una stima di circa 80 milioni di dollari tra giugno 2014 e giugno 2015.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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