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Autore principale: Bruno, Silvia, 1970-
Pubblicazione: Milano : Il Sole 24 ore ; Firenze : E-ducation.it, [2007]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La pittura del Secolo d'oro olandese o pittura barocca olandese si sviluppò durante un periodo della storia olandese (appunto il cosiddetto "Secolo d'oro") che abbraccia grosso modo tutto il XVI secolo, durante e dopo la parte successiva della guerra degli ottant'anni (1568–1648) per l'indipendenza olandese. La nuova Repubblica olandese era la nazione più prospera d'Europa e guidava il commercio, la scienza e l'arte europei. Le province neerlandesi settentrionali che componevano il nuovo stato erano state tradizionalmente centri artistici meno importanti delle città delle Fiandre a sud. Le sollevazioni e i trasferimenti su larga scala della popolazione della guerra, nonché la rottura netta con le vecchie tradizioni culturali monarchiche e cattoliche, significavano che l'arte olandese doveva reinventare sé stessa. La pittura di soggetti religiosi crollò nettamente, ma crebbe un nuovo grande mercato per tutti i tipi di soggetti secolari. Sebbene la pittura olandese del Secolo d'oro sia inclusa nel generale periodo europeo della pittura barocca, e spesso mostri molte delle sue caratteristiche, la maggior parte manca dell'idealizzazione e dell'amore dello splendore tipico di gran parte dell'opera barocca, inclusa quella delle vicine Fiandre. La maggior parte dell'opera, inclusa quella per la quale il periodo è più noto, riflette le tradizioni del realismo dettagliato ereditato dalla prima pittura neerlandese. Una caratteristica distintiva del periodo è la proliferazione di distinti generi di dipinti, con la maggioranza degli artisti che producono il grosso della loro opera all'interno di una di queste. Il pieno sviluppo di questa specializzazione si vede dalla fine degli anni 1620, e il periodo da allora fino all'invasione francese del 1672 è il nucleo della pittura del Secolo d'oro. Gli artisti trascorrevano la maggior parte delle loro carriere dipingendo solo ritratti, scene di genere, paesaggi di terra, paesaggi di mare e navi, o nature morte, e spesso un particolare sottotipo all'interno di queste categorie. Molti di questi tipi di soggetto erano nuovi nella pittura occidentale, e il modo in cui gli Olandesi li dipingevano in questo periodo fu decisivo per il loro futuro sviluppo.
La pagina illustra la storia della pittura in Abruzzo, dalle origini ad oggi.
La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.
Con il termine allegra compagnia si indica nella storia dell'arte un dipinto, di solito del XVII secolo, che raffigura un piccolo gruppo di persone che si divertono, di solito seduti con bevande e spesso mentre fanno musica. Queste scene sono un tipo molto comune di pittura di genere del Secolo d'oro olandese e del barocco fiammingo; si stima che quasi due terzi delle scene di genere olandesi mostrino persone che bevono.Il termine è la traduzione abituale dell'olandese geselschapje o vrolijk gezelschap, nonché dell'equivalente inglese merry company. Le scene possono essere ambientate in una casa, un giardino, o una taverna, e gli assembramenti variano dai gruppi decorosi in ambienti facoltosi, ai gruppi di uomini ubriachi con prostitute. Le riunioni che mostrano gruppi relativamente decorosi e vestiti sontuosamente, con numeri simili di uomini e di donne, sono spesso chiamate "compagnia elegante" o "compagnia galante" (in inglese rispettivamente elegant company e gallant company), mentre quelle che raffigurano persone che sono chiaramente contadini è probabile che usino tale parola nel loro titolo. Questi soggetti pittorici sono molto comuni nell'arte olandese tra il 1620 e il 1670 circa.
Con la definizione pittura napoletana del Seicento, comunemente nota anche come "Seicento napoletano", si intende il periodo storico entro il quale la pittura locale raggiunse un livello qualitativo che mai aveva avuto negli anni precedenti, allorché la città assunse un'autonomia e una consapevolezza artistica tale da renderla nota su panorama europeo.In considerazione del fatto che nel corso del secolo la città è stata meta di un rilevante gruppo di artisti già famosi in ambito europeo e che la stessa ha visto la fioritura di un cospicuo numero di pittori locali che hanno determinato la nascita e l'avvicendarsi di svariate correnti pittoriche, dal caravaggismo, al classicismo, al barocco, fino alla pittura paesaggista e di battaglia, nonché alle nature morte, il periodo viene definito dalla storiografia ufficiale anche come "secolo d'oro della pittura napoletana".
La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.
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