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Autore principale: Foscolo, Ugo, 1778-1827
Pubblicazione: Firenze : Le Monnier, 1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, ENG, Paese: IT
Fa parte di: 13: Prose politiche e apologetiche (1817-1827)
L’isola di Passo (anche Paxò o Paxo; in greco: Παξοί, Paxoí o Paxí) è un'isola della Grecia, una fra le minori delle Isole Ionie.
Le opere di Ugo Foscolo, così come la sua biografia, sono esemplari per capire le passioni, gli ideali, i problemi di quella generazione di giovani intellettuali che vissero nel periodo napoleonico.
Le guerre ottomano-asburgiche comprendono un insieme di conflitti militari che contrapposero l'Impero ottomano e la Casa d'Asburgo (sia austriaca che spagnola) tra il XVI ed il XIX secolo. Le guerre si consumarono principalmente tramite campagne terrestri sul suolo ungherese ma ebbero anche importanti ripercussioni sullo scacchiere mediterraneo, dovute alla contesa dei Turchi non solo con gli Asburgo d'Austria ma anche con gli Asburgo di Spagna. Le iniziali campagne dei Turchi in Europa orientale si chiusero con un grande successo: la decisiva vittoria ottomana a Mohács trasformò il Regno d'Ungheria in uno stato vassallo dell'Impero ottomano. Gli Asburgo, nonostante gli appoggi garantiti loro dallo status di sovrani del Sacro Romano Impero Germanico, non riuscirono, per tutto il XVI secolo, a riconquistare l'Ungheria. La situazione di guerra costante che interessò l'Europa nel Seicento smosse le acque in favore dell'Austria. Seppur provati dagli impegni della Guerra dei Trent'anni ed ormai privi della sovranità sull'antico impero germanico (Pace di Vestfalia), gli Asburgo seppero infliggere pesanti sconfitte ad Istanbul nella seconda metà del secolo, annettendo buona parte delle terre ungheresi. Nel Settecento, la contesa con gli Ottomani, ormai di esclusivo interesse dell'Austria, proseguì con alterne vicende. I progressi europei nel settore delle artiglierie e le loro superiori tattiche militari superarono letteralmente in valore le capacità belliche e le risorse dell'Impero ottomano, assicurando in tal modo il dominio asburgico sul fronte terrestre. Questi sviluppi furono sistematicamente implementati nel secolo successivo dal nuovo Impero austro-ungarico, che ridusse sempre più la Sublime Porta ad un attore di secondo piano sul palcoscenico dell'Europa Orientale. L'antica ostilità fra il Casato degli Asburgo e quello di Osman ebbe fine nel XX secolo, quando l'Impero d'Austria e l'Impero ottomano firmarono un'alleanza con l'Impero germanico. I tre imperi combatterono come alleati durante la prima guerra mondiale. In seguito alla loro disfatta in quella guerra, si estinsero.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
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