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Titolo uniforme: Aftab dar Tehran
Autore principale: Sari, Fereshteh
Leggere Lolita a Teheran è un best seller scritto da Azar Nafisi, che è stata professoressa di letteratura inglese presso l'università Allameh Tabatabei di Teheran ed ora insegna alla SAIS (Paul H. Nitze School of Advanced International Studies) della Johns Hopkins University a Washington, D.C.. Il libro è stato scritto in inglese negli Stati Uniti dove l'autrice si è trasferita nel 1997. Il libro ha avuto grande successo di pubblico rimanendo nella lista dei bestseller del New York Times per 117 settimane ed è stato tradotto in 32 lingue.
Monica Maggioni (Milano, 20 maggio 1964) è una giornalista, dirigente pubblica e conduttrice televisiva italiana. Iscritta all'Ordine dei giornalisti dal 27 febbraio 1995, ha lavorato per molti anni al Tg1. Dal 10 gennaio 2013 ha diretto Rainews24 e Televideo (ad interim) fino al 14 giugno 2013 per poi continuare a dirigere la redazione unificata nata dalla fusione delle due testate ed assumere successivamente, dal 1º dicembre dello stesso anno fino all'8 agosto 2015, la responsabilità della struttura Rai News, controllante, oltre a RaiNews24 e Televideo, anche il portale online Rainews.it. È inoltre presidente del gruppo italiano della Commissione Trilaterale, e componente dal 2008 della Fondazione Italia USA. Dal 5 agosto 2015 al 27 luglio 2018 è stata presidente della Rai, e nello stesso periodo è stata anche vicepresidente dell'Unione europea di radiodiffusione. Dal febbraio 2019 è amministratore delegato di Rai Com.
La letteratura persiana, o meglio neo-persiana, nasce a partire dall'incontro/confronto fra la tradizione persiana propriamente detta e la cultura linguistica e letteraria degli Arabi conquistatori, che abbatterono l'impero sasanide nel 640 d C.Questo evento traumatico portò a grandi trasformazioni sia nella lingua (introduzione dell'alfabeto arabo) che nella letteratura (introduzione di generi e metri poetici arabi). La letteratura precedente in pahlavi, o medio-persiano, continuerà essenzialmente come espressione degli ambienti zoroastriani fino al X secolo e oltre, ma l'arabo soppianterà il medio-persiano come lingua delle scienze religiose, naturali e filosofiche.Già alla fine dell'VIII secolo abbiamo i primi documenti di una lingua neo-persiana, ampiamente arabizzata nel lessico e scritta in alfabeto arabo modificato, che lentamente diviene anche lingua letteraria, soprattutto a partire dalla prima grande scuola dei poeti della corte samanide di Bukhara (X secolo). A quell'epoca in territori iranici si può dire che gli intellettuali usassero l'arabo per trattare argomenti scientifici e religiosi e il neo-persiano per la poesia e la storiografia. Dal periodo selgiuchide in poi la letteratura neo-persiana si diffuse dalla culla centro-asiatica al resto dei territori iranici occidentali e, in seguito, grazie anche all'immenso prestigio acquistato dai suoi autori, innumerevoli cultori di questa letteratura si troveranno in un'area vastissima, dalla Istanbul ottomana sino alla Delhi dei Moghul.
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