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Autore principale: Segalen, Victor
Pubblicazione: Firenze : La casa Usher, c1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Oceania (anche Continente Nuovissimo) è il continente della Terra che comprende Polinesia, Melanesia, Micronesia, Nuova Guinea, Australia e Nuova Zelanda. Deve il suo nome al termine "oceano", per il ruolo fondamentale che il Pacifico riveste in questo continente. La mitologia greca collegava il nome "oceano" a quello del gigante omonimo (in greco ᾿Ωκεανός/Okeanós), figlio di Urano (il cielo) e di Gea (la terra), considerato nel mondo greco come una divinità marina. L'appellativo "nuovissimo" deriva dal fatto che, eccetto l'Antartide, fu l'ultimo ad essere scoperto dagli europei e l'ultimo ad essere raggiunto e popolato dall'uomo: il suo popolamento è iniziato circa 50 000 anni fa, ma fu completato in linea di massima intorno a 3 000 anni fa, quando gruppi umani raggiunsero e si stabilirono in Polinesia. In senso stretto, Oceania è un termine a volte utilizzato per indicare l'insieme della Polinesia, Melanesia e Micronesia, secondo la suddivisione tradizionale ma contestata delle isole dell'Oceano Pacifico adottata su base razziale da Jules Dumont d'Urville nel 1831.
Tahiti (AFI: /taˈi:ti/) è la più grande isola nel gruppo delle Isole del Vento della Polinesia francese, situata nell'arcipelago delle Isole della Società nella parte meridionale dell'oceano Pacifico. L'isola, di origine vulcanica, alta e montuosa, circondata da barriere coralline, è il centro economico, culturale e politico della Polinesia francese, con la popolazione che è di 189 517 abitanti (censimento 2017), diventando così l'isola più popolosa della Polinesia francese, rappresentando il 68,6% della popolazione totale del gruppo. La capitale Papeete si trova sulla costa nord-occidentale con l'unico aeroporto internazionale della regione, l'aeroporto internazionale Fa'a'ā, situato 5 km fuori dal centro. Tahiti è stata originariamente colonizzata dai polinesiani tra il 300 e l'800 d.C., che rappresentano circa il 70% della popolazione dell'isola, con il resto composto da europei, cinesi e meticci. L'isola è stata poi proclamata colonia francese nel 1880, anche se solo nel 1946 gli indigeni tahitiani sono stati resi cittadini francesi. Il francese è l'unica lingua ufficiale, anche se la lingua tahitiana (Reo Tahiti) è ampiamente parlata.
L'Oceano Pacifico, detto brevemente Pacifico, è un oceano della Terra, il più esteso per superficie e volume. Un tempo noto come Mar del Sud, fu scoperto dagli europei solo nel 1520, fu così battezzato da Magellano per via delle sue acque calme durante la spedizione che il navigatore portoghese intraprese nel 1519 e nella quale compì la prima circumnavigazione del globo.
Un continente (dal latino continere, "tenere insieme") è la più vasta delle ripartizioni con le quali si suddividono le terre emerse della crosta terrestre. Il concetto di continente si contrappone quindi a quello di oceano.
L'esplorazione (dal latino exploratio, 'osservazione', 'esame', 'perlustrazione (anche a fini militari)', 'spionaggio') è l'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell'uomo, l'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori. Uno dei periodi più intensamente caratterizzati dall'esplorazione di nuove terre da parte dell'uomo è detta "età delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica. Gli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civiltà. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti è stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte". Per i Greci il termine più aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco οἰκουμένη, participio medio passivo del verbo οἰκέω, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.
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