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Autore principale: Schumpeter, Joseph A. ; Elliott, John E. ; Opie, Redvers
Pubblicazione: New Brunswick, N.J. : Transaction Books, c1983
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: eng, Paese: US
La Power theory of economics, sviluppata da Yasuma Takada in una serie di lezioni all'Università di Kyoto alla fine degli anni ottanta, è basata principalmente su una critica all'economia mainstream e all'economia eterodossa alle teorie della disoccupazione, particolarmente dell'economia keynesiana e dell'economia marxista. Tale teoria si propone di conciliare il pensiero di Thorstein Veblen, Vilfredo Pareto e Joseph Schumpeter. Takada si riferì alla teoria come un secondo ordine di approssimazione circa l'introduzione di una teoria sul materialismo economico visto come un passaggio verso una visione delle relazioni socio-economiche.
Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos) "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico. I soggetti che creano tali sistemi di organizzazione possono essere persone, organizzazioni o istituzioni. Normalmente si considerano i soggetti (detti anche "agenti" o "attori" o "operatori" economici) come attivi nell'ambito di un dato territorio; peraltro si tiene conto anche delle interazioni con altri soggetti attivi fuori dal territorio.
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