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Autore principale: Lee, Bruce
Pubblicazione: [Italia] : Gruppo editoriale Sirio, c199-
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente (猛龍過江) è un film del 1972 scritto, diretto, interpretato e co-prodotto da Bruce Lee. Tra gli altri interpreti, nel cast spicca l'allora esordiente attore Chuck Norris. Il tratto saliente del film è la sfida finale nel Colosseo tra Lee e Norris, che rimanda ai combattimenti tra gladiatori.
Il film d'azione è una tipologia di cinema in cui la trama viene sostanzialmente raccontata per mezzo di un certo numero di scene d'azione, durante le quali uno o più protagonisti si trovano a dover affrontare una serie di sfide che richiedono coraggio e prodezza fisica. Per questa ragione, tali film sono soliti includere scene di lotta, sparatorie, inseguimenti, esplosioni ed acrobazie di ogni genere. Spesso in questo tipo di pellicole lo sviluppo caratteriale dei personaggi viene ritenuto un elemento secondario, che finisce quindi per rimanere subordinato alla pura spettacolarità dell'azione. Il genere è poi strettamente connesso col thriller (per i ritmi frenetici) e con il cinema d'avventura (per le imprese eroiche), e talvolta può fare sfoggio di elaborate coreografie di combattimento ed effetti speciali. I film di arti marziali e di spionaggio sono considerati un sottogenere di film d'azione per le loro analoghe caratteristiche. Da notare che sebbene l'azione sia sempre stata uno degli elementi portanti di qualsiasi film, il cinema d'azione come genere a sé stante ha cominciato a delinearsi solo intorno all'inizio degli anni settanta. Nonostante i film d'azione abbiano dato prova di essere una sicura fonte di guadagno per gli studi cinematografici, ottenendo enorme successo al botteghino in numerose occasioni, nella storia soltanto pochi sono riusciti ad ottenere anche i consensi della critica. Nell'ultimo decennio i film di supereroi, che possono essere considerati anche essi un sottogenere dei film d'azione per le loro analoghe caratteristiche, hanno rappresentato sicuramente il sottogenere cinematografico di maggiore successo in termini di pubblico, in particolare i film di supereroi della Marvel che hanno dato vita a un vero e proprio media franchise, il Marvel Cinematic Universe, considerato uno dei più grandi successi commerciali di sempre.
L'ultimo combattimento di Chen (Game of Death; 死亡遊戲) è il titolo del film diretto dal regista statunitense Robert Clouse e distribuito nel 1978, sulla base del film The Game of Death (死亡的遊戲) scritto, diretto ed interpretato da Bruce Lee e che lasciò incompiuto a causa della sua morte improvvisa, dopo aver girato alcune scene nel 1972 a Hong Kong.
Dalla Cina con furore è un film del 1972 diretto da Lo Wei. Il film, il cui titolo originale Jingwumen (精武门) significa "la scuola Jing Wu", riscosse un enorme successo sin dalla sua uscita ad Hong Kong. La figura di Chen Jeh che, moderno eroe cavalleresco, combatte stoicamente contro l'invasore straniero (sia giapponese che occidentale) trovò l'approvazione del pubblico cinese, che nel personaggio ritrovò l'orgoglio nazionale e vide finalmente riconosciute le pene subìte per mano straniera. Il riferimento ad un fatto reale come la morte misteriosa del famoso maestro Huo Yuanjia non ha la forza dell'altro fatto reale: il cartello discriminante che vieta l'accesso "ai cani ed ai cinesi" in un giardino pubblico. Il film fu scritto da Ni Kuang, il più prolifico ed abile sceneggiatore del filone, anche se nei titoli fu accreditato al solo regista. Seguendo l'onda del successo altri film vollero seguirne le orme, come Bruce Lee: l'ira del drago colpisce anche l'Occidente (Bruce Lee's Greatest Revenge, 1978), che denunciava ancora le violenze dell'oppressione giapponese, ma si trattò per lo più di mediocri operazioni d'imitazione.
Jackie Chan, pseudonimo di Chan Kong-Sang (陳港生T, 陈港生S, Chén GǎngshēngP, Ch'en Kang-shengW; Hong Kong, 7 aprile 1954), è un attore, artista marziale, stuntman, produttore cinematografico, regista, sceneggiatore, doppiatore e cantante hongkonghese. Nel 1990 ha cambiato ufficialmente il suo nome in Fáng Shìlóng (房仕龍T, 房仕龙S, Fáng ShìlóngP, Fong Si-lungW), riprendendo l'antico cognome Fáng del padre, mentre in Cina è conosciuto principalmente con il suo primo pseudonimo di Chéng Lóng (成龍T, 成龙S, Chéng LóngP, Sing LungW). Chan è uno dei più famosi attori al mondo di action movie orientali: ha girato oltre 200 film ed è conosciuto per il suo particolare stile di combattimento che fonde le arti marziali cinesi alla mimica tipica del cinema muto, con l'utilizzo di spettacolari scene d'azione in cui si mette in gioco in prima persona e con l'utilizzo di armi improvvisate e non convenzionali, il tutto sempre stando attento a non sfociare nella violenza gratuita. In merito a ciò l'attore ha puntualizzato molte volte che nei suoi film non c'è vera violenza (scene di sangue, cruente o di sesso), ma una "violenza pulita", che non disturba, anche perché i suoi film sono indirizzati ad un target di giovani, facendo sempre leva sulla comicità e sulle gag che lo vedono come protagonista.Una particolarità e segno di riconoscimento dei suoi film sono i bloopers che Chan inserisce alla fine della pellicola, in cui si vede chiaramente che è lui stesso a fare le scene pericolose, senza l'utilizzo di controfigure, o in cui ci sono errori vari. È inoltre il cantante di molte delle canzoni presenti nei suoi stessi film. Dal 2013 è un membro della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, l'istituzione consultiva incaricata di rappresentare i principali partiti politici della Repubblica Popolare Cinese. Il 26 febbraio 2017 riceve il premio Oscar alla carriera. In Italia non tutti i suoi film vengono distribuiti e doppiati, alcuni arrivano direttamente sul mercato home video. Molti dei suoi cult-movie infatti, soprattutto quelli degli anni ottanta-novanta (Armour of God, Dragons Forever, Armour of God II - Operation Condor e altri) sono addirittura del tutto inediti.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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