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Autore principale: Canestrini, Sandro
Il disastro del Vajont è stato un disastro ed umano verificatosi la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont nell'omonima valle (al confine tra Friuli e Veneto), dovuto alla caduta di una frana dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino alpino realizzato con l'omonima diga; la conseguente tracimazione dell'acqua contenuta nell'invaso, con effetto di dilavamento delle sponde del lago, coinvolse prima Erto e Casso, paesi vicini alla riva del lago dopo la costruzione della diga, mentre il superamento della diga da parte dell'onda generata provocò l'inondazione e la distruzione degli abitanti del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 2018 persone. Le cause della tragedia, dopo numerosi dibattiti, processi e opere di letteratura, furono ricondotte ai progettisti e dirigenti della SADE, ente gestore dell'opera fino alla nazionalizzazione, i quali occultarono la non idoneità dei versanti del bacino, a rischio idrogeologico. Dopo la costruzione della diga si scoprì infatti che i versanti avevano caratteristiche morfologiche (incoerenza e fragilità) tali da non renderli adatti ad essere lambiti da un serbatoio idroelettrico. Nel corso degli anni l'ente gestore e i suoi dirigenti, pur essendo a conoscenza della pericolosità, anche se supposta inferiore a quella effettivamente rivelatasi, coprirono con dolosità i dati a loro disposizione, con beneplacito di vari enti a carattere locale e nazionale, dai piccoli comuni interessati fino al Ministero dei lavori pubblici.
Il racconto del Vajont, conosciuto anche come Vajont 9 ottobre '63 - Orazione civile, è un monologo teatrale del 1993 di Marco Paolini. Scritto da Paolini e dal regista Gabriele Vacis assieme a Gerardo Guccini e Alessandra Ghiglione, e interpretato dallo stesso Paolini, si tratta di un'«orazione civile» inerente agli eventi che portarono al disastro del Vajont, narrati dall'inizio della costruzione dell'omonima diga nel 1956, alla frana del 9 ottobre 1963 che costò la vita a quasi duemila persone.
Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont è un saggio scritto dalla giornalista e scrittrice Tina Merlin, edito nel 1983 da La Pietra, successivamente riedito nel 1993 da Il Cardo, con prefazione di Giampaolo Pansa e titolo Vajont 1963. La costruzione di una catastrofe, quindi ripubblicato dal 1997 da Cierre Edizioni con il suo titolo originario e un'ulteriore prefazione di Marco Paolini. Narra le vicende che hanno condotto al disastro del Vajont, approfondendo le responsabilità e gli errori alla base di una delle maggiori tragedie civili italiane.
Vajont - La diga del disonore è un film del 2001, diretto da Renzo Martinelli. Il film tratta gli avvenimenti che accompagnarono la costruzione della diga del Vajont e l'incidente che, il 9 ottobre 1963, costò la vita a circa duemila persone.
Erto e Casso (Nert e Cas nei rispettivi dialetti locali) è un comune italiano sparso di 373 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, appartenente all'UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane, che comprende il capoluogo Erto e la frazione Casso, ormai quasi spopolata anche a causa del disastro del Vajont del 9 ottobre 1963.
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