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Autore principale: Plutarchus
Pubblicazione: Firenze : Sansoni, 1974
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Le Vite parallele di Plutarco (in greco antico: Βίοι Παράλληλοι) sono una serie di biografie di uomini celebri scritte dalla fine del I secolo al primo quarto del II secolo e riunite in coppie per mostrare vizi o virtù morali comuni ad entrambi.
In questa pagina è riportata la trama delle Vite parallele.
Plutarco (in greco antico: Πλούταρχος Ploútarchos, pronuncia: [ˈplu:tarkʰos]; Cheronea, 46 d.C./48 d.C. – Delfi, 125 d.C./127 d.C.) è stato un biografo, scrittore, filosofo e sacerdote greco antico, vissuto sotto l'Impero romano: ebbe anche la cittadinanza romana, e ricoprì incarichi amministrativi. Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle Vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, di carattere etico, scientifico, erudito, in un pensiero fortemente influenzato da Platone e dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.
Veni, vidi, vici (lett. Venni, vidi, vinsi) è la frase con la quale, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l'esercito di Farnace II del Ponto a Zela, nel Ponto. Le parole vengono citate nella Vita di Cesare (50, 6), una delle famose Vite parallele del biografo e storico greco Plutarco. Non contento di aver stupito il Senato, per sottolineare la vittoria davanti all'intero popolo romano, nel trionfo Pontico, il terzo dei cinque che celebrò nel 46 a.C. Ancora oggi tale locuzione è utilizzata, spesso ironicamente, per indicare un'impresa compiuta con un successo rapido, totale e senza grosse difficoltà.
Il ratto delle Sabine è una fra le vicende più antiche della storia di Roma, avvolta dalla leggenda. Secondo la tradizione, Romolo, dopo aver fondato Roma, si rivolge alle popolazioni vicine per stringere alleanze e ottenere delle donne con cui procreare e popolare la nuova città. Al rifiuto dei vicini risponde con l'inganno: organizza un grande spettacolo per attirare gli abitanti della regione e rapire le loro donne.
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