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Autore principale: Grosoli, Fabrizio; Reiter, Elfi
Pubblicazione: Milano : Il castoro, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e attore tedesco. Considerato tra i più importanti esponenti del cosiddetto nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi, nel corso della sua lunga carriera ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole, oltre ad avere pubblicato libri e diretto opere liriche. I suoi film, spesso a metà strada tra finzione e documentario, a volte segnati da travagliate odissee produttive, hanno coniato uno stile tanto inconfondibile quanto inclassificabile.
Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e attore tedesco. Considerato tra i più importanti esponenti del cosiddetto nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi, nel corso della sua lunga carriera ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole, oltre ad avere pubblicato libri e diretto opere liriche. I suoi film, spesso a metà strada tra finzione e documentario, a volte segnati da travagliate odissee produttive, hanno coniato uno stile tanto inconfondibile quanto inclassificabile.
Nosferatu, il principe della notte (Nosferatu: Phantom der Nacht) è un film del 1979 prodotto, scritto e diretto da Werner Herzog. È il remake del film diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, Nosferatu il vampiro (1922).
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2024-05-11T03:24:40.897Z