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Pubblicazione: [Campi Bisenzio] : Dolmen home video, [2009]
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I massacri delle foibe (in sloveno poboji v fojbah, in croato masakri fojbe, in serbo: mасакри фоjбе masakri fojbe?) sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati "foibe", dove furono gettati molti dei corpi delle vittime. Per estensione i termini "foibe" e il neologismo "infoibare" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realtà furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime morì nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi. Secondo gli storici Pupo e Spazzali, l'utilizzo simbolico di questo termine «può divenire fonte di equivoci qualora si affronti il nodo della quantificazione delle vittime», in quanto la differenza tra il numero relativamente ridotto dei corpi materialmente gettati nelle foibe, e quello più alto degli uccisi nei campi di prigionia, dovrebbe portare a parlare di "deportati" e "uccisi" per indicare tutte le vittime della repressione. Si stima che le vittime in Venezia Giulia, nel Quarnaro e nella Dalmazia siano state, sempre secondo gli storici Pupo e Spazzali, tra le 3 000 e le 5 000, comprese le salme recuperate e quelle stimate nonché i morti nei campi di concentramento jugoslavi, mentre alcune fonti fanno salire questo numero fino a 11 000. In generale però cifre superiori alle 5 000 si raggiungono soltanto conteggiando anche i caduti che si ebbero da parte italiana nella lotta antipartigiana. Al massacro delle foibe seguì l'esodo giuliano dalmata, ovvero l'emigrazione più o meno forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, del Quarnaro e dalla Dalmazia, territori del Regno d'Italia prima occupati dall'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Emigrazione dovuta a varie ragioni: dall'oppressione esercitata da un regime la cui natura totalitaria impediva anche la libera espressione dell'identità nazionale, al rigetto dei mutamenti nell'egemonia nazionale e sociale nell'area, nonché alla vicinanza dell'Italia, che costituì un fattore oggettivo di attrazione per popolazioni perseguitate ed impaurite nonostante il governo italiano si fosse a più riprese adoperato per fermare, o quantomeno contenere, l'esodo. Si stima che i giuliani, i quarnerini e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250 000 e le 350 000 persone tra il 1945 e il 1956.
La settima stagione della serie televisiva Grey's Anatomy è andata in onda dal 23 settembre 2010 al 19 maggio 2011 sul canale ABC. La versione in lingua italiana va in onda a partire dal 6 dicembre 2010 all'11 luglio 2011 su Fox Life e dall'8 febbraio 2011 al 5 luglio 2011 sull'emittente svizzera RSI LA1. Quest'ultima trasmette gli episodi in anteprima assoluta, in anticipo rispetto a Fox Life, a partire dal dodicesimo episodio. Dal 28 maggio 2012 al 6 agosto 2012 viene trasmessa in chiaro su Italia 1. Jesse Williams e Sarah Drew, già apparsi nella stagione precedente nei ruoli del dottor Jackson Avery e della dottoressa April Kepner, entrano a far parte del cast fisso a partire da questa stagione.Peter MacNicol appare come personaggio ricorrente, interpretando il ruolo del pediatria Robert Stark durante l'assenza della dottoressa Robbins a partire dal settimo episodio.Rachael Taylor, altro personaggio ricorrente, interpreta la ginecologa Lucy Fields dal tredicesimo episodio fino al diciottesimo, tornando negli ultimi due.James Tupper recita come personaggio ricorrente nei primi tre episodi e negli ultimi tre.Scott Foley partecipa come personaggio ricorrente dal decimo episodio interpretando Henry Burton, paziente della dottoressa Teddy Altman e sua nuova fiamma, nonché suo marito. L'episodio Una canzone per rinascere viene trasmesso con le canzoni sottotitolate e in lingua originale il 17 giugno 2011 sull'emittente Fox Life.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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