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Autore principale: Istituto regionale per la storia della resistenza e della guerra di liberazione in Emilia Romagna
Pubblicazione: Bologna : Cine Club Fedic, 1985
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il neofascismo è un insieme di movimenti sociali o politici nati dopo la seconda guerra mondiale con l'intento di rianimare e attuare l'ideologia fascista. Secondo lo storico Renzo De Felice durante la guerra fredda questi movimenti assorbirono e presero il posto del fascismo, favoriti in ciò dalla strategia geo-politica dell'Alleanza Atlantica che in tali gruppi vedeva un argine efficace all'espansione comunista. In Italia la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione del partito fascista, mentre la legge Scelba del 1952 sanziona l'apologia del fascismo. La Legge Mancino del 1993 punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici. Anche durante gli anni di piombo organizzazioni di lotta armata si sono richiamate al neofascismo. Il neofascismo non si basa su un'ideologia specifica ma costituisce un insieme di gruppi variegato con particolari differenze tra essi (e talvolta addirittura in contrasto tra di loro) seppur con comuni elementi di ultranazionalismo, autoritarismo, suprematismo bianco, xenofobia e opposizione all'immigrazione. Questi gruppi si possono ispirare al fascismo italiano, a filosofi tradizionalisti come Julius Evola, a politici come Codreanu e al falangismo spagnolo, ma anche al Nazionalsocialismo (Neonazismo).
Il conflitto è un particolare tipo di interazione sociale in cui uno o più attori coinvolti fanno esperienza di un'incompatibilità negli scopi o nei comportamenti.
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