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Titolo uniforme: Dersu Uzala <film ; 1975>
Serie: General Video Classic
Serie: Akira Kurosawa DVD collection ; 0005
Dersu Uzala è un film russo-nipponico del 1975, diretto dal regista Akira Kurosawa e tratto dai libri biografici, il primo col titolo omonimo del 1923 e l'altro intitolato Nel profondo Ussuri, scritti dall'esploratore russo Vladimir Klavdievič Arsen'ev, in cui sono riportate notizie circa le sue numerose esplorazioni nel Sichotė-Alin', una regione della Siberia, risalenti ai primi anni del XX secolo.
Dersu Uzala in russo: Дерсу Узала? (1849 – 1908) è stato un esploratore e cacciatore russo. Di gruppo etnico Nanai, lavorò come guida per Vladimir Arseniev che lo immortalò e ne raccontò le gesta nel suo libro del 1923 Dersu Uzala. Ne vennero realizzati due adattamenti cinematografici, del quale quello di Akira Kurosawa, Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure (1975), è il più conosciuto.
Dersu Uzala è un film russo-nipponico del 1975, diretto dal regista Akira Kurosawa e tratto dai libri biografici, il primo col titolo omonimo del 1923 e l'altro intitolato Nel profondo Ussuri, scritti dall'esploratore russo Vladimir Klavdievič Arsen'ev, in cui sono riportate notizie circa le sue numerose esplorazioni nel Sichotė-Alin', una regione della Siberia, risalenti ai primi anni del XX secolo.
Akira Kurosawa (黒澤 明 e anche 黒沢 明?; Tokyo, 23 marzo 1910 – Tokyo, 6 settembre 1998) è stato un regista, sceneggiatore, montatore, produttore cinematografico e scrittore giapponese. Riconosciuto come una delle personalità cinematografiche più significative del XX secolo, è tra i più importanti cineasti internazionali. Ha ottenuto tra i vari premi ricevuti il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1951, la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1980, il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia nel 1982 e l'Oscar alla carriera nel 1990.
Riccardo Cucciolla (Bari, 5 settembre 1924 – Roma, 17 settembre 1999) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2024-06-11T01:41:57.555Z