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Autore principale: Amelio, Gianni
Serie: I grandi successi del cinema italiano in DVD : la nostra vita in 100 film ; 5
Serie: La Cineteca Repubblica - L'Espresso. Cinema italiano ; 24
Serie: La nostra vita in 100 film ; 7
Gianni Amelio (Magisano, 20 gennaio 1945) è un regista e sceneggiatore italiano.
Lamerica è un film del 1994 diretto da Gianni Amelio. I protagonisti della storia sono Carmelo Di Mazzarelli nel ruolo di Spiro ed Enrico Lo Verso nel ruolo di Gino. Tutto avviene nell'Albania degli anni novanta, dopo la fine del regime di Enver Hoxha e il crollo finanziario dovuto al passaggio al capitalismo.
Hammamet è un film del 2020 diretto da Gianni Amelio. La pellicola racconta gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino. Nel film nessuno dei personaggi è chiamato con il proprio vero nome, e la figura inventata di Fausto è un espediente narrativo voluto dal regista in funzione di "antagonista".
Le chiavi di casa è un film del 2004 diretto da Gianni Amelio, liberamente tratto dal libro autobiografico Nati due volte di Giuseppe Pontiggia. È stato presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Il DVD-Video è un'applicazione DVD riguardante tipi di dati multimediali audiovisivi (film) suddivisi in file, organizzati secondo le specifiche proposte dal DVD Forum e sviluppate da OSTA (Optical Storage Technology Association). I dati video sono compressi tipicamente utilizzando MPEG-2, mentre per i dati audio viene utilizzata solitamente la compressione AC3 con l'aggiunta, a discrezione del produttore, di tracce in altri formati. Audio e video non sono memorizzati separatamente ma miscelati (multiplexati) in uno stream unico. Il supporto su cui vengono memorizzati i dati generalmente è un DVD 9 (DVD singola faccia, doppio strato: 8,5 GB/2ore).
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
Record aggiornato il: 2025-11-15T01:07:08.462Z