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Pubblicazione: Firenze ; Milano : Giunti Kids, 2010
Tipo di risorsa: registrazione sonora musicale, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: Le canzoncine di Natale / [testi di Rosalba Troiano... [et al.] ; illustrazioni Alessandra Roberti]
Tu scendi dalle stelle, noto anche come Canzoncina a Gesù Bambino o più semplicemente A Gesù Bambino, è un canto natalizio composto nel dicembre 1754 a Nola dal vescovo e santo Alfonso Maria de' Liguori, derivato come versione in italiano dall'originale in lingua napoletana Quanno Nascette Ninno. Il motivo, scritto in 6/8, è uno tra i più famosi canti natalizi italiani.
Per tregua di Natale (inglese: Christmas truce; tedesco: Weihnachtsfrieden; francese: Trêve de Noël) si intende una serie di "cessate il fuoco" non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della prima guerra mondiale. Già nella settimana precedente il Natale, membri delle truppe tedesche e britanniche schierate sui lati opposti del fronte presero a scambiarsi auguri e canzoni dalle rispettive trincee, e occasionalmente singoli individui attraversarono le linee per portare doni ai soldati schierati dall'altro lato; nel corso della vigilia di Natale e del giorno stesso di Natale, un gran numero di soldati provenienti da unità tedesche e britanniche (nonché, in misura minore, da unità francesi) lasciarono spontaneamente le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno per fraternizzare, scambiarsi cibo e souvenir. Oltre a celebrare comuni cerimonie religiose e di sepoltura dei caduti, i soldati dei due schieramenti intrattennero rapporti amichevoli tra di loro al punto di organizzare improvvisate partite di calcio. La tregua non fu un evento organizzato, né universalmente diffuso: in diverse zone del fronte i combattimenti proseguirono per tutto il giorno di Natale, mentre in altri i due schieramenti negoziarono solo tregue momentanee per seppellire i caduti. Gli episodi di fraternizzazione con il nemico furono giudicati negativamente dagli alti comandi e severamente proibiti per il futuro: già l'anno successivo alcune unità organizzarono cessate il fuoco per il giorno di Natale, ma le tregue non raggiunsero il grado di intensità e di fraternizzazione di quelle del 1914; per il Natale del 1916, dopo le traumatiche esperienze delle sanguinose battaglie di Verdun e della Somme e la diffusione dell'impiego di armi chimiche, nessuna tregua venne organizzata. Nei primi mesi del conflitto, quando ancora la guerra di trincea era agli inizi, gli episodi di tregue spontanee tra le opposte fazioni non costituirono episodi rari, né limitati al solo periodo natalizio: in molti settori si instaurò un rapporto di "vivi e lascia vivere" tra i soldati, e unità opposte schierate a stretto contatto limitarono spesso gli atteggiamenti aggressivi o permisero atti di fraternizzazione, come lo scambio di sigarette o cessate il fuoco non ufficiali per permettere il recupero di morti e feriti dalla terra di nessuno; la tregua di Natale del 1914, tuttavia, rappresentò l'episodio maggiormente significativo di tutto il conflitto sia per il gran numero di uomini coinvolti più o meno contemporaneamente, sia per l'alto grado di partecipazione e fraternizzazione che si sviluppò.
Cochi Ponzoni, pseudonimo di Aurelio Ponzoni (Milano, 11 marzo 1941), è un comico, cabarettista, cantante e attore italiano.
Quella del ceppo di Natale o ceppo natalizio o ciocco natalizio è considerata una delle più antiche tradizioni natalizie: si tratta di un'usanza risalente almeno al XII secolo e che fino al XIX secolo-inizio XX secolo era molto diffusa in vari Paesi europei, dalla Scandinavia e la Gran Bretagna fino alle Alpi e le penisole balcanica e iberica L'usanza aveva luogo la Vigilia di Natale, quando il capofamiglia - con una particolare cerimonia di buon augurio (in genere un brindisi) - bruciava nel camino di casa un grosso tronco di legno, che poi veniva lasciato ardere anche nelle successive dodici notti fino all'Epifania; i resti del ceppo venivano poi conservati, in quanto si attribuivano loro proprietà magiche (si credeva che favorissero il raccolto, l'allevamento, la fertilità delle donne e degli animali e la salute e che proteggesse dai fulmini) e spesso venivano riutilizzati per accendere il ceppo dell'anno successivo. A seconda delle culture, erano diverse le piante che venivano scelte per questa tradizione: i francesi preferivano gli alberi da frutta, gli inglesi il frassino, il pino o la quercia, gli scozzesi la betulla, i serbi la quercia, ecc.Che si trattasse di una tradizione molto antica e diffusa è testimoniato dal fatto che in alcune lingue il termine con cui si indica il ceppo si ritrova nei termini per indicare il Natale (come il lituano kalėdos, che significa letteralmente "sera del ceppo") o la vigilia di Natale (come il croato badnjak, che significa anche "ceppo") o da altri nomi come "Festa di' Ceppo" locuzione usata in Toscana e legata alla tradizione locale). Da questa tradizione deriva anche quella del dolce chiamato ciocco natalizio o tronchetto di Natale, molto diffuso nei Paesi di lingua francese, dove è chiamato - come il ceppo - bûche de Noël.
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