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Pubblicazione: [Esec. 1965]
Tipo di risorsa: grafica, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese: IT
Lo spettacolo è un evento naturale o antropico, spontaneo o provocato o anche un'imitazione di questo, che cattura l'attenzione di una o più persone che fungono da spettatori ovvero soggetti testimoni in genere aventi ruolo passivo. Con spettacolo si intende spesso anche solo una rappresentazione artistica che avviene a beneficio di un pubblico e che può essere di diversa natura: teatrale, cinematografica, canora o musicale. Nell'attuale società dell'immagine, grazie anche alla diffusione di mezzi di comunicazione di massa quali televisione e media digitali, si è registrata una prevalenza delle arti figurative. Anche lo sport, in quanto capace di richiamare grandi masse di spettatori, può rientrare nel concetto di spettacolo per un pubblico. Con mondo dello spettacolo si intende tutte le persone che vi lavorano a diverso titolo, esempio: attori, registi, comparse, scenografi, musicisti, eccetera.
Il diritto dello spettacolo è una branca dell'ordinamento italiano che comprende la normativa (cioè l'insieme di norme) posta a tutela del lavoratore dello spettacolo. Sono lavoratori dello spettacolo i lavoratori (artisti o tecnici) che contribuiscono alla creazione di un prodotto di carattere artistico o ricreativo destinato ad una pluralità di persone. Il principale soggetto che si occupa dello studio e della ricerca giuridica in materia di spettacolo è costituito dalla Siedas, Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo. La disciplina dei rapporti (contrattualistica) tra autori, produttori e lavoratori dello spettacolo costituisce uno degli aspetti più importanti del diritto dello spettacolo. La disciplina operativa/procedurale del diritto dello spettacolo è frammentaria e va ricostruita attraverso la legislazione in materia. Lo studio del diritto dello spettacolo come disciplina autonoma è molto recente: è stato introdotto in Italia a seguito della riforma in senso universitario di Accademie e Conservatori di Musica (legge 508/1999; D.M. applicativo 8 gennaio 2004, che istituisce lo studio del Diritto dello spettacolo nel corso accademico biennale di II livello). Si possono distinguere due accezioni di diritto dello spettacolo: a) il diritto dello spettacolo in senso stretto, che comprende tutta la normativa di tutela dell'attività del lavoratore dello spettacolo; b) il diritto dello spettacolo in senso lato, che comprende, oltre alla normativa che tutela l'attività del lavoratore dello spettacolo, anche la normativa che tutela il risultato di tale attività (l'opera artistica).
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