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Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, [1952]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il capriccio \xc3\xa8 un tipo di composizione caratterizzato da una certa libert\xc3\xa0 di realizzazione. \nMolto in uso nel XVII sec., in parte simile al ricercare e alla fantasia, \xc3\xa8 dunque di tipo contrappuntistico (Frescobaldi), o virtuosistico (Paganini).\nNella letteratura musicale sono presenti capricci per diversi strumenti solisti o anche per formazioni orchestrali (come il Capriccio italiano di \xc4\x8cajkovskij o il Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov), ma i pi\xc3\xb9 famosi sono i 24 Capricci per violino solo di Niccol\xc3\xb2 Paganini, composizioni estremamente virtuosistiche e tecnicamente difficili.\n\n'
"Capriccio all'italiana \xc3\xa8 un film a episodi sul genere della commedia all'italiana, girato nel 1967 e distribuito nel 1968, composto da sei episodi diretti da diversi registi:\n\nLa bambinaia, diretto da Mario Monicelli, con Silvana Mangano;\nIl mostro della domenica, diretto da Steno, con Tot\xc3\xb2;\nPerch\xc3\xa9?, diretto da Mauro Bolognini, con Silvana Mangano;\nChe cosa sono le nuvole?, diretto da Pier Paolo Pasolini, con Tot\xc3\xb2, Ninetto Davoli, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Laura Betti, Domenico Modugno e Carlo Pisacane;\nViaggio di lavoro, diretto da Pino Zac e Franco Rossi, con Silvana Mangano;\nLa gelosa, diretto da Mauro Bolognini, con Ira F\xc3\xbcrstenberg e Walter Chiari.\n\n"
"Il capriccio in pittura, secondo la definizione datane da Filippo Baldinucci, \xc3\xa8 una opera d'arte che nasce da un'improvvisa fantasia dell'autore.\n\n"
"Francesco Lazzaro Guardi (Venezia, 5 ottobre 1712 \xe2\x80\x93 Venezia, 1\xc2\xba gennaio 1793) \xc3\xa8 stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia.\nL'artista, al contrario del Canaletto, non mira, nelle sue pitture, a risultati di nitida percezione, ma propone un'interpretazione del dato reale soggettiva ed evocativa, realizzando immagini di citt\xc3\xa0 evanescenti e irreali; raggiungendo a volte una sensibilit\xc3\xa0 definibile pre-romantica, grazie allo sfaldamento delle forme e a malinconiche penombre.\n\n"