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Pubblicazione: Campi Bisenzio : Idest, [2005]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, chi, Paese: IT
'Questa pagina contiene i quadri principali delle favole de Le mille e una notte.\nLa narrazione della raccolta procede in blocchi, contenenti altrettante micro-storie, seguendo lo schema delle "scatole cinesi".\nMolte edizioni italiane de Le mille e una notte sono basate sulla classica traduzione che Antoine Galland fece dall\'arabo agli inizi del Settecento e che per prima fece conoscere in Europa questo capolavoro. La versione curata da Armando Dominicis, inizialmente pubblicata negli anni Trenta, che viene rivista e aggiornata dalla casa editrice Newton Compton Editori, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 diffuse.\nEssa contiene 22 blocchi narrativi, incluso il prologo, raggruppante le successive micro-storie.\nAlla fine degli anni Quaranta Francesco Gabrieli diresse un gruppo di esperti per una traduzione assai accurata dagli originali arabi (da lui personalmente supervisionata) per la casa editrice Einaudi.\nTuttavia tale edizione, seppure basata anch\'essa sul Galland, come pure quelle della Mondadori e della Rizzoli, che utilizzano sorgenti differenti, hanno una griglia delle storie elaborata in maniera diversa.\n\n'
'Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 \xe2\x80\x93 Venezia, 8 gennaio 1324) \xc3\xa8 stato un viaggiatore, scrittore, ambasciatore e mercante italiano.\nLa relazione dei suoi viaggi in Estremo Oriente, \xc3\xa8 raccolta nell\'opera Il Milione, una vera e propria enciclopedia geografica che riunisce le conoscenze essenziali disponibili in Europa alla fine del XIII secolo sull\'Asia.\nMembro del patriziato veneziano, con il padre Niccol\xc3\xb2 e lo zio paterno Matteo viaggi\xc3\xb2 attraverso l\'Asia lungo la Via della seta fino alla Cina (allora Catai) dal 1271 al 1295. Consigliere e ambasciatore alla corte del Gran Khan Kubilai, torn\xc3\xb2 a Venezia nel 1295 con una discreta fortuna che invest\xc3\xac nell\'impresa commerciale di famiglia. Prigioniero dei genovesi dal 1296 al 1299, dett\xc3\xb2 le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa (forse suo compagno di cella), che le scrisse in lingua franco-veneta con il titolo "Divisiment dou monde". Ormai ricco e famoso, spos\xc3\xb2 la patrizia Donata Badoer che gli diede tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina. Mor\xc3\xac nel 1324 e venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo a Venezia.\nSeppur non sia stato il primo europeo a raggiungere la Cina, fu il primo a redigere un dettagliato resoconto del viaggio, Il Milione, che fu ispirazione per generazioni di viaggiatori europei (non ultimo Cristoforo Colombo) e forn\xc3\xac spunti e materiali alla cartografia occidentale (in primis al Mappamondo di Fra Mauro).\n\n'
"Il coniglio lunare (in cinese \xe6\x9c\x88\xe5\x85\x94S, yu\xc3\xa8t\xc3\xb9P, in coreano \xec\x98\xa5\xed\x86\xa0\xeb\x81\xbc?, oktokkiLR, in giapponese \xe6\x9c\x88\xe3\x81\xae\xe5\x85\x8e tsuki no usagi?) \xc3\xa8 una creatura presente nella mitologia e nel folklore di molti paesi dell'Estremo Oriente, ed in particolare di Cina, Corea e Giappone. Si tratta per l'appunto di un coniglio che vivrebbe sulla Luna. Deve la sua origine a una pareidolia comune in Asia (ma non in Occidente) per la quale \xc3\xa8 possibile vedere, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna piena, la figura di un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina.\n\xc3\x88 una figura leggendaria molto presente nell'immaginario mitologico dell'Estremo Oriente, sebbene con alcune varianti: in Cina viene solitamente considerato un compagno della divinit\xc3\xa0 lunare Chang'e, per la quale \xc3\xa8 incaricato di produrre l'elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio; nel folklore coreano e giapponese si limita invece a pestare il dolce di riso (in coreano tteok, in giapponese mochi) nel mortaio (in coreano \xec\xa0\x88\xea\xb5\xac?, jeolguLR, in giapponese \xe8\x87\xbc usu?). In tutti i casi, il suo mito si ricollega a un'antica fiaba buddhista, la \xc5\x9aa\xc5\x9baj\xc3\xa2taka.\nIn Cina viene anche chiamato coniglio di giada (\xe7\x8e\x89\xe5\x85\x94S, y\xc3\xb9t\xc3\xb9P) o coniglio d'oro (\xe9\x87\x91\xe5\x85\x94S, j\xc4\xabnt\xc3\xb9P), e la sua figura viene celebrata nella festivit\xc3\xa0 dedicata alla Luna e alla dea Chang'e, appunto la Festa della Luna (o Festa di met\xc3\xa0 autunno; \xe4\xb8\xad\xe7\xa7\x8b\xe7\xaf\x80T, \xe4\xb8\xad\xe7\xa7\x8b\xe8\x8a\x82S, Zh\xc5\x8dngqi\xc5\xabji\xc3\xa9P).\n\n"
'Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883 \xe2\x80\x93 Kierling, 3 giugno 1924) \xc3\xa8 stato uno scrittore boemo di lingua tedesca.\nNato nei territori dell\'Impero austro-ungarico, divenuti Repubblica cecoslovacca a partire dal 1918, \xc3\xa8 ritenuto una delle maggiori figure della letteratura del XX secolo e importante esponente del modernismo e del realismo magico.\nLa maggior parte delle sue opere, come Die Verwandlung (La metamorfosi), Der Prozess (Il processo) e Das Schloss (Il castello), \xc3\xa8 pregna di temi e archetipi di alienazione, brutalit\xc3\xa0 fisica e psicologica, conflittualit\xc3\xa0 genitori-figli, presentando personaggi in preda all\'angoscia esistenziale, labirinti burocratici e trasformazioni mistiche. Le tematiche di Kafka, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all\'esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l\'esegesi dei suoi libri specialmente a partire dalla met\xc3\xa0 del Novecento. Nei suoi scritti \xc3\xa8 frequente imbattersi in una forma di crisi psicologica che pervade il protagonista sino all\'epilogo della narrazione e che lo getta in modo progressivo in un\'attenta analisi introspettiva. Non sono pochi i critici che hanno intravisto nei suoi testi elementi tali da farlo ritenere un interprete letterario dell\'esistenzialismo. Altri infine hanno \xc2\xabconiato per Kafka la formula di "allegorismo vuoto". Come ogni autore allegorico, Kafka rappresenta una vicenda per "dire altro"; ma questo "altro" resta indecifrabile e dunque indicibile.\xc2\xbb Secondo molti di essi Kafka volle con ci\xc3\xb2 forse rappresentare la solitudine e il senso di diversit\xc3\xa0 dell\'ebreo nella Mitteleuropa, la propria estraneit\xc3\xa0 alla sua famiglia, il senso di colpa e l\'impotenza umana del singolo di fronte al mondo e alla sua burocrazia.Il suo pi\xc3\xb9 celebre personaggio allegorico \xc3\xa8 lo scarafaggio umanoide Gregor Samsa, descritto ne La metamorfosi.\nKafka nacque in una famiglia ebraica della classe media di lingua tedesca a Praga, la capitale del Regno di Boemia, allora parte dell\'Impero austro-ungarico. Nel corso della sua vita, la maggior parte della popolazione cittadina parlava il ceco e la divisione tra parlanti la lingua ceca e quella tedesca era una realt\xc3\xa0 tangibile, in quanto entrambi i gruppi cercavano di rafforzare la propria identit\xc3\xa0 nazionale. La comunit\xc3\xa0 ebraica era in mezzo tra le due correnti, sollevando naturalmente domande in merito a chi appartenessero. Kafka stesso conosceva approfonditamente ambedue le lingue, considerando il tedesco come lingua madre.\nKafka intraprese una formazione giuridica e ottenne un lavoro in una compagnia di assicurazioni. Inizi\xc3\xb2 a scrivere racconti nel suo tempo libero, lamentandosi sempre del poco tempo a disposizione per dedicarsi a quella che considerava la sua vocazione. Kafka preferiva comunicare per lettera: scrisse centinaia di lettere ai familiari e alle amiche intime. I destinatari principali furono suo padre, la sua fidanzata Felice Bauer e la sua sorella pi\xc3\xb9 giovane Ottla. Ebbe un complicato e travagliato rapporto con il padre che influ\xc3\xac notevolmente sui suoi scritti. La sua appartenenza alla cultura ebraica fu in lui fonte di profondi conflitti interiori, nonostante non sentisse un particolare legame con le sue radici, tuttavia i critici sostengono che la sua origine ebraica abbia influenzato le sue opere.\nSolo poche opere di Kafka furono pubblicate durante la sua vita: le raccolte di racconti Betrachtung (Contemplazione) e Ein Landarzt (Un medico di campagna) e qualche opera singola (come La metamorfosi) in riviste letterarie. Prepar\xc3\xb2 l\'edizione di una raccolta di racconti, Ein Hungerk\xc3\xbcnstler (Un digiunatore), pubblicata solo dopo la sua morte. Le opere di Kafka rimaste incompiute, tra cui i suoi romanzi Il processo, Il castello, e America (noto anche come Der Verschollene, Il disperso), furono pubblicate postume, in gran parte dal suo amico e curatore Max Brod, che non assecond\xc3\xb2 il desiderio di Kafka, il quale voleva che i suoi manoscritti venissero distrutti. Il suo lavoro ha continuato a influenzare una vasta gamma di scrittori, critici, artisti e filosofi durante il ventesimo secolo; il termine "kafkiano" \xc3\xa8 entrato nella lingua italiana per descrivere situazioni esistenziali come quelle presenti nei suoi scritti.\n\n'
"Cenerentola, o Cenerella, \xc3\xa8 una fiaba popolare originatasi probabilmente dalla storia di Rodopi citata da fonti greche come fiaba dell'antico Egitto e che rappresenta la versione pi\xc3\xb9 antica conosciuta.Narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, \xc3\xa8 parte dell'eredit\xc3\xa0 culturale di numerosi popoli. In Occidente la prima versione nota \xc3\xa8 quella di Giambattista Basile, La gatta Cenerentola, scritta in napoletano e ambientata nel Regno di Napoli, tratta dal celebre Cunto de li cunti, vera e propria Bibbia della tradizione orale favolistica da cui numerosissimi scrittori e autori successivi attinsero a piene mani. Tra questi Charles Perrault e i fratelli Grimm le cui successive versioni della fiaba contribuirono alla sua popolarit\xc3\xa0. Tra le versioni tipiche moderne si deve indicare anche quella narrata nel celebre omonimo film d'animazione di Walt Disney del 1950 nonch\xc3\xa9 nel remake in live action del 2015, sempre della Disney.\n\n"
"Il volume Il Folklore d'Italia - Guida dei Gruppi Folklorici Italiani \xc3\xa8 un annuario che come suggerisce il sottotitolo, va utilizzato come guida, per gli interessati, al variegato e vasto mondo del folclore italiano.\n\n"