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Serie: Piccola biblioteca Einaudi ; 448
Serie: Biblioteca di classici italiani annotati
Serie: Biblioteca di classici italiani
Serie: Biblioteca di classici italiani annotati
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 131
Serie: Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 4
Serie: Piccola biblioteca Einaudi. Serie testi ; 4
Serie: Piccola biblioteca Einaudi. Letteratura ; 448
Serie: BUR. L ; 142
Serie: Piccola Biblioteca Einaudi. Letteratura ; 448
Serie: Letteratura universale Marsilio. Esperia
Serie: Centopaginemillelire ; 113
Serie: Centopaginemillelire [Newton Compton] ; 113
Serie: 100 pagine 1000 lire ; 113
Serie: Superclassici. Biblioteca Universale Rizzoli ; 69
Serie: Tascabili economici Newton. 100 pagine 1000 lire
Serie: Superbur. Classici ; 92
Serie: La biblioteca universale ; 30
'Un manoscritto (dal latino manu scriptus, cio\xc3\xa8 "scritto a mano", abbreviato in inventari e cataloghi come ms) \xc3\xa8 un qualsiasi documento scritto a mano, in opposizione a quelli stampati o riprodotti in un qualsiasi altro modo. Rientrano quindi in questa categoria anche i graffiti e le incisioni (su tavolette di qualsiasi materiale). Comunemente, per\xc3\xb2, con questo termine si designano testi scritti a mano e redatti in forma di libro. In editoria sono considerati manoscritti anche i testi dattiloscritti che non sono ancora passati attraverso il processo di stampa. L\'esempio tipico \xc3\xa8 la copia che l\'autore ha scritto personalmente. Sua caratteristica precipua dev\'essere l\'unicit\xc3\xa0.\nIl periodo d\'oro dei manoscritti \xc3\xa8 situato nel Medioevo, quando gli amanuensi trascrissero migliaia di testi dell\'antichit\xc3\xa0 conservandoli in codici che li hanno preservati nei secoli. La disciplina che studia i manoscritti in quanto oggetti \xc3\xa8 la codicologia, mentre lo studio della scrittura \xc3\xa8 affidato alla paleografia. Lo studio e l\'edizione dei testi contenuti nei manoscritti \xc3\xa8 di competenza della filologia.\nI manoscritti non sono definiti dal loro contenuto, che pu\xc3\xb2 essere contraddistinto da testo in prosa come da calcoli matematici, mappe, figure esplicative o illustrazioni. I manoscritti possono essere in forma di libro, di pergamena o in formato codex. I manoscritti miniati sono arricchiti da immagini, decorazioni ai bordi, lettere iniziali in rilievo o illustrazioni a piena pagina.\n\n'
'L\'alfabeto runico, detto "fu\xc3\xbeark" (dove il segno \xc3\xbe corrisponde al suono th dell\'inglese think), dalla sequenza dei primi 6 segni che lo compongono (*Fehu, *Uruz, *\xc3\x9eurisaz, *Ansuz, *Raido, *Kaunan), era l\'alfabeto segnico usato dalle antiche popolazioni germaniche (come ad esempio Norreni, Angli, Juti e Goti).\n\n'
'La prosa galiziana medievale, o altrimenti detta prosa galiziano-portoghese medievale, \xc3\xa8 il nome dato alla letteratura prodotta durante il Medioevo in lingua romanza parlata nella Spagna occidentale.\nIl fulgore del lirismo trobadorico fece s\xc3\xac che nel corso del tempo la prosa venisse ad essere considerata, anche secondo il parere di alcuni studiosi di oggi, una vera "sorella minore" nel complesso dell\'eredit\xc3\xa0 medievale galiziana. Ma, anche se la narrativa galiziano-portoghese medievale non raggiunge i momenti di splendore della lirica, \xc3\xa8 pur vero che una quantit\xc3\xa0 di testi testimonia una perfetta relazione sia con le correnti dominanti all\'epoca in Europa che la presenza di un normale sviluppo della lingua (troncato da circostanze storico-sociali concomitanti verso la fine del Medioevo). Pertanto, \xc3\xa8 necessario porre in rilievo la rivalutazione che la critica attuale fa di quell\'importante lascito che \xc3\xa8 la prosa galiziana (o galiziano-portoghese) medievale.\nAlcuni studiosi medievali fanno una classificazione cronologica in due periodi:\n\ngaliziano-portoghese (XIII e XIV secolo) e\nprosa galiziana e prosa portoghese (XV secolo).\n\n'
"L'induismo (o, secondo la grafia preferita da alcuni indologi, hind\xc5\xabismo; tradizionalmente denominato San\xc4\x81tanadharma, in sanscrito devan\xc4\x81gar\xc4\xab \xe0\xa4\xb8\xe0\xa4\xa8\xe0\xa4\xbe\xe0\xa4\xa4\xe0\xa4\xa8\xe0\xa4\xa7\xe0\xa4\xb0\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xae, lett. \xc2\xablegge/religione eterna\xc2\xbb) \xc3\xa8 una religione, tra le pi\xc3\xb9 diffuse al mondo, e quella tra esse con le origini pi\xc3\xb9 antiche; conta nella sola India, all'ultimo censimento per religione effettuato dal governo e datato 2011, 966 257 353 fedeli ind\xc3\xb9 (o hind\xc5\xab), su una popolazione di 1 210 854 977 individui.\nDare una definizione unitaria dell'Induismo \xc3\xa8 difficile, poich\xc3\xa9 esso \xe2\x80\x93 pi\xc3\xb9 che una singola religione in senso stretto \xe2\x80\x93 si pu\xc3\xb2 considerare una serie di correnti religiose, devozionali e/o metafisiche e/o teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi s\xc3\xac un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti."
"La lingua napoletana \xc3\xa8 un idioma romanzo (appartenente al gruppo italo-romanzo) attestato fin dal medioevo nell'Italia meridionale.\nTale lingua \xc3\xa8 definita napoletano-calabrese da Ethnologue, mentre Glottolog la include nell'italiano meridionale continentale analogamente all'atlante delle lingue del mondo vulnerabili dell'UNESCO che la comprende nell'italiano del Sud. La classificazione ISO 639-3 le assegna il codice nap.\n\n"