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Pubblicazione: [Arezzo] : fuori onda, 2013
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La strage dell'Italicus fu un attentato terroristico di tipo dinamitardo compiuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 sul treno Italicus, mentre questo transitava presso San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Nell'attentato morirono 12 persone.\n\xc3\x88 considerato uno dei pi\xc3\xb9 gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Per la strage dell'Italicus, come per le altre stragi, furono incriminati come esecutori diversi esponenti del neofascismo italiano, ma l'iter processuale si \xc3\xa8 concluso con l'assoluzione degli imputati.\nL'attentato si colloca nella fase finale della strategia stragista portata avanti dall'estrema destra, con l'intento di destabilizzare il paese e favorire un intervento dei militari:\nIn primavera, nel momento di maggiore tensione, inizi\xc3\xb2 una serie di attentati terroristici, via via sempre pi\xc3\xb9 gravi, rivendicati da Ordine Nero. In Toscana, il 21 aprile, si ebbe l\xe2\x80\x99attentato di Vaiano, primo attacco alla linea Ferroviaria Firenze-Bologna. Segu\xc3\xac a Brescia la gravissima strage di Piazza della Loggia, poi a Pian del Rascino la sparatoria cui perse la vita Giancarlo Esposti, il quale \xe2\x80\x93 secondo quanto Sergio Calore avrebbe appreso dal Signorelli, dal Concutelli e dal Fachini era in procinto di recarsi a Roma per attentare alla vita del presidente della Repubblica, colpendolo spettacolarmente a fucilate durante la parata del 2 giugno.\nPu\xc3\xb2 pensarsi che ognuno di questi fatti fosse fine a se stesso? Gli elementi raccolti consentono di dare una risposta decisamente negativa. Gli attentati erano tutti in funzione di un colpo di stato previsto per la primavera-estate \xe2\x80\x9974, con l\xe2\x80\x99intervento \xc2\xabnormalizzatore\xc2\xbb di militari in una situazione di tensione portata ai grandi estremi. E valga il vero.\nSergio Calore, nell\xe2\x80\x99interrogatorio del 28 maggio 1985 al giudice istruttore di Bologna, riferisce che il Signorelli dall\xe2\x80\x99autunno \xe2\x80\x9973 gli aveva parlato di un colpo di stato che avrebbe dovuto aver luogo nella primavera-estate \xe2\x80\x9974 con l\xe2\x80\x99appoggio di ufficiali \xc2\xabnazionalsocialisti\xc2\xbb di stanza nel settore del Nordest. \nA tale strategia, come accertato dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi, se ne sovrapponevano altre che miravano a usare politicamente la paura del golpe.\nStando a quanto affermato nel 2004 dalla figlia Maria Fida, Aldo Moro, all'epoca Ministro degli Esteri, si sarebbe dovuto trovare a bordo del treno, ma pochi minuti prima della partenza venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero che lo fecero scendere per firmare alcuni documenti..\n\n"
"La strage di Bologna \xc3\xa8 stato un attentato commesso sabato 2 agosto 1980 alle 10:25 alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale, a Bologna, in Italia. Si tratta del pi\xc3\xb9 grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.\xc3\x88 uno dei pi\xc3\xb9 gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage del treno Italicus del 4 agosto 1974., quello con il maggior numero di vittime.\nCome esecutori materiali sono stati individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti, Francesca Mambro. A lungo gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, sebbene fossero rilevati collegamenti con la criminalit\xc3\xa0 organizzata e i servizi segreti deviati. Nel 2020 l'inchiesta della Procura generale di Bologna ha concluso che Paolo Bellini (ex Avanguardia Nazionale), esecutore insieme agli ex NAR gi\xc3\xa0 condannati in precedenza, avrebbe agito in concorso con Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori. Essendo questi ultimi ormai tutti deceduti, non potranno essere intraprese ulteriori azioni giudiziarie.Nell'attentato rimasero uccise 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista, ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi, per cui furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte e Francesco Pazienza, la sentenza finale del 1995 condann\xc3\xb2 Valerio Fioravanti e Francesca Mambro \xc2\xabcome appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l'attentato di Bologna\xc2\xbb e per aver \xc2\xabfatto parte del gruppo che sicuramente quell'atto aveva organizzato\xc2\xbb, mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all'epoca dei fatti e, nel 2020, quella di Gilberto Cavallini.\n\n"
'Strage del Rapido 904 o strage di Natale \xc3\xa8 il nome attribuito a un attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 nella Grande Galleria dell\'Appennino, subito dopo la stazione di Vernio, ai danni del treno rapido n. 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano. L\'attentato fu un\'orrenda replica di quello dell\'Italicus. Per le modalit\xc3\xa0 organizzative e per i personaggi coinvolti, \xc3\xa8 stato indicato dalla Commissione stragi come un evento antesignano e precursore dell\'epoca della guerra di mafia dei primi anni novanta del XX secolo.\nIn particolare, la Relazione Pellegrino in conclusione del capitolo denominato Il crocevia eversivo e la strage del Treno 904, sviluppando un parallelo tra le dinamiche, i protagonisti e gli obiettivi delle due stragi di Bologna (1980) e del Rapido 904 (1984), afferma che: \xc2\xabRestano non pienamente chiariti i contesti, probabilmente diversi, in cui le due stragi sono venute ad inserirsi e i pi\xc3\xb9 ampi disegni strategici cui le stesse sono state funzionali. In tale prospettiva apprezzabile - ma non pienamente appagante - appare l\'ipotesi avanzata in sede giudiziaria con specifico riferimento alla strage del treno 904 secondo cui la stessa sarebbe stata una reazione di Cosa nostra all\'attivarsi della collaborazione di alcuni pentiti "storici" come Buscetta e Contorno; un tentativo cio\xc3\xa8 dell\'associazione criminale di rinsaldare, mediante la minaccia di un salto qualitativo della sua azione offensiva, legami istituzionali che sembravano allentarsi o comunque posti in discussione dall\'attivarsi di una nuova stagione, che poneva in crisi un antico patto armistiziale. In tale prospettiva la strage di Natale del 1984 sembra preannunciare una stagione successiva che abbraccia eventi (quali le stragi di Capaci e via D\'Amelio e gli attentati dell\'estate \'93)\xc2\xbb.\n\n'
"La strategia della tensione in Italia \xc3\xa8 una teoria politica che indica generalmente un periodo storico molto tormentato della storia d'Italia, in particolare negli anni settanta del XX secolo, conosciuto come anni di piombo e che, mediante un disegno eversivo, tendeva alla destabilizzazione o al disfacimento degli equilibri precostituiti.\nL'arco temporale si concentrerebbe in un periodo storico che andrebbe dalla strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) alla strage di Bologna (2 agosto 1980), sebbene alcuni studiosi retrodatino l'inizio di tale strategia al Piano Solo (1964), il fallito colpo di Stato progettato dal generale dell'Arma dei Carabinieri Giovanni de Lorenzo."
"La strage di Peteano \xc3\xa8 un atto terroristico di matrice politica di estrema destra commesso il 31 maggio 1972 in localit\xc3\xa0 Peteano, una frazione di Sagrado (Gorizia) che provoc\xc3\xb2 la morte di tre carabinieri (il brigadiere Antonio Ferraro, i carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni) e il ferimento di altri due (il tenente Angelo Tagliari e il brigadiere Giuseppe Zazzaro).\nI cinque militari vennero attirati a controllare un'automobile sospetta che si rivel\xc3\xb2 essere un'autobomba che esplose quando si tent\xc3\xb2 di aprire lo sportello a cui il suo innesco era collegato.\nI responsabili dell'attentato furono Vincenzo Vinciguerra (reo confesso), Carlo Cicuttini e Ivano Boccaccio, aderenti al gruppo eversivo neofascista Ordine Nuovo; finirono sotto inchiesta anche esponenti delle forze armate e delle forze dell'ordine per i tentativi di depistaggio dell'indagine tramite apertura di filoni d'inchiesta, poi rivelatisi inconsistenti, nei confronti di organizzazioni e gruppi di sinistra ed estrema sinistra. Lo stesso segretario del Movimento Sociale Giorgio Almirante fu accusato di aver favorito la fuga e la latitanza in Spagna di uno dei responsabili dell'attentato, Carlo Cicuttini, che fu condannato all'ergastolo in contumacia. Cicuttini inizi\xc3\xb2 a scontare la pena nel 1998, ma per motivi di salute fu scarcerato e mor\xc3\xac nel 2010, mentre Vinciguerra sconta l'ergastolo.\n\n"
"La B Italia \xc3\xa8 la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed \xc3\xa8 posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011."