Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Arezzo : Poligrafico Ezechielli, 2016
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: 0
"Mattia Preti (Taverna, 25 febbraio 1613 \xe2\x80\x93 La Valletta, 3 gennaio 1699) \xc3\xa8 stato un pittore italiano, cittadino del Regno di Napoli.\n\n\xc3\x88 detto anche il Cavaliere Calabrese perch\xc3\xa9 nato in Calabria e fatto cavaliere da papa Urbano VIII durante la sua attivit\xc3\xa0 a Roma. Attivo nella penisola italiana e a Malta in un lunghissimo arco di tempo - la sua carriera dur\xc3\xb2 oltre sessant'anni - fu uno dei pi\xc3\xb9 importanti esponenti della pittura napoletana e uno dei maggiori pittori di successo del Seicento. Per la bellezza delle sue opere, Roberto Longhi lo ritenne: \xe2\x80\x9c...corposo e tonante, veristico e apocalittico...Secondo solo a Caravaggio\xe2\x80\x9d.\n\n"
'Il calendario dei santi \xc3\xa8 un metodo tradizionale cristiano di organizzare l\'anno liturgico giorno per giorno, associando a ogni giorno uno o pi\xc3\xb9 santi, e ottenendo cos\xc3\xac un "santo del giorno", del quale si pu\xc3\xb2 celebrare la festa.\n\n'
'Il dipinto ad olio dal titolo Vanitas, \xc3\xa8 opera di Mattia Preti (Taverna (Catanzaro), 1613-La Valletta (Malta), 1699), pittore caravaggesco noto anche come il Cavalier Calabrese. \n\n'
'Il santuario della Madonna di San Luca (San L\xc3\xb3cca in bolognese) \xc3\xa8 una basilica dedicata al culto cattolico mariano e si eleva sul colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo a 280 m s.l.m. a sud-ovest del centro storico di Bologna. \xc3\x88 un importante santuario nella storia della citt\xc3\xa0, fin dalle sue origini meta di pellegrinaggi per venerare l\'icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca".\nIl santuario \xc3\xa8 raggiungibile da porta Saragozza attraverso una lunga e caratteristica via porticata, che scavalca via Saragozza con il monumentale Arco del Meloncello (1732) per poi salire ripidamente fino al santuario.\n\n'
"I dipinti del soffitto della chiesa di San Pietro a Majella sono una serie di dieci tele con episodi della vita di san Pietro Celestino e santa Caterina d'Alessandria eseguiti da Mattia Preti nel corso della met\xc3\xa0 del Seicento per il soffitto della chiesa di San Pietro a Majella di Napoli.\nL'intera composizione rappresenta uno dei punti massimi della pittura italiana del Seicento.\n\n"