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Pubblicazione: Firenze : La nuova Italia, 1953
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'L\'Essai sur l\'in\xc3\xa9galit\xc3\xa9 des races humaines (in italiano: Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane, 1853-1855) di Joseph Arthur, conte di Gobineau, \xc3\xa8 un saggio che afferma l\'esistenza di differenze inconciliabili tra le diverse razze umane, che le varie civilt\xc3\xa0 declinano e decadono nel corso della storia quando accade che le "razze" si mescolano e che la razza Europoide caucasica (l\'uomo bianco) \xc3\xa8 superiore a tutte le altre. \xc3\x88 a tutt\'oggi considerato uno dei primi esempi di razzismo scientifico.\nLe idee di Gobineau provengono a loro volta anche dall\'antropologia con la sua classificazione del genere umano secondo i concetti derivanti dalla biologia di "specie" e "razza", messi a punto dagli scienziati del XVIII secolo.\nEspandendo la sua teoria con l\'utilizzazione dell\'etnografia promossa da Henri de Boulainvilliers per difendere l\'Ancien R\xc3\xa9gime contro le rivendicazioni degli Stati generali francesi, Gobineau lo ha inteso come un sistema esplicativo universale; vale a dire che quella della "razza" \xc3\xa8 la forza primaria che determina gli eventi mondiali.\nUtilizzando discipline scientifiche variegate come la linguistica e l\'antropologia Gobineau suddivide la specie umana in tre gruppi principali: quello bianco europoide, quello giallo mongoloide e quello negro negroide, affermando di poter dimostrare che "la storia sorge solo dal contatto con le razze bianche".\nTra queste "razze bianche" distingue la razza ariana come l\'apice dello sviluppo umano, che costituisce la base di tutte le aristocrazie europee. Tuttavia la miscelazione o il "meticcio" inevitabile \xc3\xa8 stato il risultato che ha portato alla "caduta delle civilt\xc3\xa0".\n\n'
'Il razzismo scientifico (a volte detto biologia razziale, antropologia razziale o razzismo pseudoscientifico) \xc3\xa8 lo studio delle tecniche e delle ipotesi a sostegno o giustificazione della fede nel razzismo, ossia nell\'inferiorit\xc3\xa0 o superiorit\xc3\xa0 razziale di alcuni gruppi umani rispetto ad altri; cercando di dare fondamento scientifico ad una cosiddetta "scienza delle razze umane".\nAlternativamente \xc3\xa8 la pratica di classificare individui di diverso fenotipo o genotipo in razze distinte ed in suoi sottogruppi. Storicamente ha ricevuto credito nella comunit\xc3\xa0 scientifica, ma non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 al giorno d\'oggi considerato una branca ufficiale della scienza.\nIl razzismo scientifico impiega l\'antropologia (in particolare l\'antropologia fisica), l\'antropometria, la craniometria e altre pseudo-discipline, proponendo tipologie antropologiche a sostegno della classificazione delle popolazioni umane in "razze umane" fisicamente distinte e separate, nei confronti delle quali si possa affermare che siano "superiori" o "inferiori".\nIl razzismo scientifico \xc3\xa8 stato diffuso a partire dal XVII secolo fino al termine della seconda guerra mondiale. Dalla seconda met\xc3\xa0 del XX secolo in poi il razzismo scientifico \xc3\xa8 stato criticato come obsoleto ed \xc3\xa8 divenuto via via ad essere sempre pi\xc3\xb9 screditato, ma storicamente \xc3\xa8 stato usato in modo persistente e pervasivo per sostenere e convalidare le idee razziste in tutto il mondo. Basato sulla fede nell\'esistenza e nel significato delle categorie razziali e di una teoria delle razze superiori e inferiori.\n\nCon la conclusione del secondo conflitto mondiale il razzismo scientifico, sia come teoria sia come azione, \xc3\xa8 stato denunciato formalmente, soprattutto nella prima dichiarazione che si appoggia all\'antirazzismo e fatta dall\'Unesco nel 1950 intitolata The Race Question (Dichiarazione sulla razza (UNESCO 1950)); essa afferma chiaramente che:Tale "fatto biologico" non \xc3\xa8 pi\xc3\xb9 considerato esistente poich\xc3\xa9 gli sviluppi della genetica evolutiva umana (la biologia evolutiva dello sviluppo) hanno dimostrato che le differenze genetiche umane sono quasi totalmente graduali.\nIl termine razzismo scientifico \xc3\xa8 generalmente utilizzato in modo peggiorativo come applicato alle teorie pi\xc3\xb9 moderne, come in The Bell Curve: Intelligence and Class Structure in American Life (1994, di Richard Herrnstein e Charles Murray). I critici sostengono che tali opere postulino conclusioni razziste non supportate dalle prove disponibili. Pubblicazioni come Mankind Quarterly, fondata esplicitamente come una rivista di "coscienza razziale" nel 1961, sono generalmente considerate come piattaforme di razzismo scientifico in quanto pubblicano articoli su interpretazioni marginali dell\'evoluzione umana, dello studio sull\'intelligenza, dell\'etnografia, della linguistica, della mitologia, dell\'archeologia e degli altri argomenti razziali.\nL\'etichettatura di "razzismo scientifico" \xc3\xa8 usata anche per criticare quegli studi che pretendano di stabilire una connessione tra, ad esempio, razza e intelligenza, ed \xc3\xa8 utilizzata per argomentare il fatto che ci\xc3\xb2 promuova l\'idea dell\'esistenza di razze umane superiori e inferiori.\n\n'
'Una teoria del complotto o della cospirazione (talvolta anche nella forma aggettivale: teoria complottista o cospirativa) \xc3\xa8 una teoria che attribuisce la causa di un evento, o di una catena di eventi (in genere politici, sociali o talvolta anche naturali), a un complotto.\nSi tratta in genere di teorie alternative pi\xc3\xb9 complesse ed elaborate rispetto alle versioni fornite dalle fonti ufficiali e critiche nei confronti del senso comune o della verit\xc3\xa0 circa gli avvenimenti comunemente accettata dall\'opinione pubblica. Tali ipotesi non sono provate per definizione, dal momento che cesserebbero di essere "teorie", e vengono spesso elaborate in occasioni di eventi che suscitano forte impressione nell\'opinione pubblica, come ad esempio eventi tragici legati alla morte di personaggi pi\xc3\xb9 o meno famosi o grandi disastri civili e ambientali, o atti terroristici, a volte anche per effetto dell\'ampia diffusione e trattazione da parte dei mass media.'
'La razza nordica \xc3\xa8 una delle tre sub-razze nelle quali, in passato, veniva suddivisa la cosiddetta "Razza caucasica" (oggi definita come Europoide) secondo i canoni della antropometria fisica.\nLa classificazione fu proposta in alcuni studi di antropologia fisica tra le fine del XIX e la prima met\xc3\xa0 del XX secolo; secondo queste teorie le persone appartenenti alla "razza nordica" si trovavano soprattutto nei paesi nordici, (l\'Europa settentrionale, in particolare la penisola scandinava) e in parte nell\'Europa centrale e nell\'Europa orientale; erano caratterizzati dalla pigmentazione chiara di occhi, capelli e colore della pelle umana, statura tendenzialmente alta, faccia stretta e cranio allungato (dolicocefalia).\nI tratti psicologici dei nordici furono descritti come veritieri, equi, competitivi, ingenui, riservati ed individualisti. Altre supposte sub-razze furono la "Razza alpina", la "Razza dinarica", la "Razza baltica orientale" e la "Razza mediterranea".\nIl nordicismo fu un\'ideologia del separatismo razziale che vedeva i Nordici come un gruppo razziale in via di estinzione, questo soprattutto nel libro dell\'avvocato statunitense Madison Grant (1865-1937) intitolato The Passing of the Great Race: Or, The Racial Basis of European History (del 1916), quest\'ideologia fu popolare soprattutto nel tardo XIX secolo e nei primi anni del XX in alcuni paesi nordoccidentali, centrali e settentrionali dell\'Europa, come pure in America del Nord e in Australia.\nIl nazionalsocialismo ebbe a sostenere che la razza nordica costituisse il grado pi\xc3\xb9 alto possibile della "razza ariana" e che pertanto venisse a rappresentare la "razza superiore" (Herrenvolk).\n\n'
'Il concetto di razza come suddivisione predeterminata nella specie umana anatomicamente moderna (Homo sapiens), ha una storia lunga e complessa. Il termine stesso di "razza" \xc3\xa8 un concetto moderno e, tra il XVI e il XIX secolo \xc3\xa8 stato spesso inteso nel senso di appartenenza ad una stessa Nazione o Etnia. Esso acquis\xc3\xac il suo senso moderno nel campo dell\'antropologia fisica solo a partire dalla met\xc3\xa0 del XIX secolo.\nLa politicizzazione dell\'argomento, sotto il concetto di razzismo, nel XX secolo condusse ad una significativa riduzione degli studi razziali tra gli anni trenta e ottanta, culminando in un\'opera di decostruzione nel post-strutturalismo venendo ad intendere il concetto di "razza" come una tipica "costruzione sociale".\nDagli anni novanta in poi vi \xc3\xa8 stato un rinnovato interesse per le questioni razziali nel campo della genetica, nello studio della variabilit\xc3\xa0 del fenotipo e nello studio quantitativo del "raggruppamento genetico".\n\n'