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Titolo uniforme: Tempi nostri <film ; 1954>
Pubblicazione: Campi Bisenzio : Dolmen Home video, [2010]
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Tempi nostri - Zibaldone n. 2 \xc3\xa8 un film a episodi del 1954 diretto da Alessandro Blasetti. \xc3\x88 il seguito di Altri tempi - Zibaldone n. 1.\n\n'
"Altri tempi - Zibaldone n. 1 \xc3\xa8 un film collettivo del 1952 diretto da Alessandro Blasetti.\n\xc3\x88 composto da 8 episodi, pi\xc3\xb9 uno di collegamento (Il carrettino dei libri vecchi), tratti dalla novellistica dell'Ottocento, che tratteggiano un quadro dell'Italia del periodo: adulteri non consumati e tradimenti pi\xc3\xb9 o meno nascosti, teneri idilli bruscamente interrotti e partenza dei soldati per la guerra, litigi per futili motivi e processi per tentato avvelenamento del coniuge.\nIl film ha avuto un seguito, molto tartassato dalla censura, Tempi nostri - Zibaldone n. 2 (1954).\n\n"
"Alessandro Blasetti (Roma, 3 luglio 1900 \xe2\x80\x93 Roma, 1\xc2\xba febbraio 1987) \xc3\xa8 stato un regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico italiano, fra i pi\xc3\xb9 celebri e significativi del suo tempo, tanto da poter essere definito \xc2\xabpadre fondatore del moderno cinema italiano\xc2\xbb.\nViene considerato, insieme a Mario Camerini, il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista, del quale fu anche, in qualche caso, apologeta: Sole (1929), il suo film d'esordio, \xc3\xa8 un'epica esaltazione delle bonifiche del regime e piacque molto a Benito Mussolini; Vecchia guardia (1935) \xc3\xa8 un'apologia della marcia su Roma.\nNei cinque decenni della sua attivit\xc3\xa0, si \xc3\xa8 misurato con successo nei generi pi\xc3\xb9 diversi, dall'epopea storica alla commedia sentimentale, inventandone letteralmente di nuovi (il fantasy con La corona di ferro del 1941, il film a episodi con Altri tempi - Zibaldone n. 1 del 1952, il reportage-sexy con Europa di notte del 1958), ed \xc3\xa8 stato tra i primi registi cinematografici a cimentarsi con il mezzo televisivo.\n\xc3\x88 stato un grande innovatore, ha sperimentato per primo in Italia il sonoro (Resurrectio del 1930) e il colore (Caccia alla volpe nella campagna romana del 1938), ha forzato i limiti di quanto fosse lecito mostrare su grande schermo, proponendo le prime nudit\xc3\xa0 del cinema italiano (La corona di ferro del 1941 e La cena delle beffe del 1942), ha lanciato nuovi autori come Pietro Germi e la coppia divistica Sophia Loren-Marcello Mastroianni (Peccato che sia una canaglia del 1954), e rilanciato come attore brillante Vittorio De Sica (Altri tempi, 1951), dopo il suo successo neorealistico."
"Galeazzo Benti, nome d'arte di Galeazzo Bentivoglio (Firenze, 6 agosto 1923 \xe2\x80\x93 Bracciano, 20 aprile 1993), \xc3\xa8 stato un attore e sceneggiatore italiano."
"Turi Pandolfini, all'anagrafe Salvatore Pandolfini (Catania, 10 novembre 1883 \xe2\x80\x93 Catania, 6 marzo 1962), \xc3\xa8 stato un attore italiano.\nNipote di Angelo Musco, lavor\xc3\xb2 a lungo nella sua compagnia teatrale.\n\n"
'Cinematografo \xc3\xa8 un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.'
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"