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La criminologia è una scienza che studia i comportamenti criminali, l'insieme ordinato delle conoscenze empiriche sul crimine, sul reo, sulla condotta socialmente deviante e sul controllo di tale condotta e sulla vittima.
La mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia. La nascita del fenomeno è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra (le prime due però diventate piuttosto note solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo). Nella definizione di Antonino Caponnetto si tratta di "una associazione segreta per atto costitutivo, verticistica, unitaria e su base familistica".
Mafia è un termine che indica un tipo di organizzazione criminale retta da violenza, omertà, riti d'iniziazione e miti fondativi. Secondo il significato estensivo del termine, indica una qualsiasi organizzazione di persone dedite ad attività illecite, segreta e duratura, che impone la propria volontà con mezzi illegali e violenti, per conseguire interessi a fini privati e di arricchimento anche a danno degli interessi pubblici.
La storia della criminologia è l'insieme degli autori, delle teorie e degli eventi che hanno caratterizzato l'evolversi del pensiero criminologico.
Il Reparto Investigazioni Scientifiche, in sigla RIS, è il nome di 4 reparti dell'Arma dei Carabinieri che svolgono attività tecnico-scientifica nell'ambito delle indagini preliminari. I RIS sono posti alle dipendenze del RaCIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) e supportati dalle unità SIS (Sezioni investigazioni scientifiche) specializzate nel sopralluogo preliminare sulla scena del crimine.
Sir Winston Leonard Spencer Churchill (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico. È stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e nuovamente dal 1951 al 1955. È stato inoltre membro del Parlamento dal 1900 al 1922 e dal 1924 al 1964, rappresentando nel corso della sua carriera cinque diversi collegi. Come Primo ministro, è noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella seconda guerra mondiale; fu anche leader del Partito Conservatore per quindici anni, dal 1940 al 1955. Churchill nacque in una famiglia aristocratica, figlio di Lord Randolph Churchill, importante statista conservatore; arruolatosi nell'esercito britannico, combatté in India, nella guerra mahdista in Sudan e nella seconda guerra boera, ottenendo fama per le sue corrispondenze giornalistiche e per i libri di memorie sulle campagne a cui aveva preso parte. Entrato in politica agli inizi del XX secolo, ricoprì incarichi ministeriali nel governo liberale presieduto da Herbert Henry Asquith e, insieme con il cancelliere dello Scacchiere David Lloyd George, svolse un'intensa attività riformatrice in campo sociale. Nominato primo lord dell'ammiragliato, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale dovette abbandonare il governo in seguito all'esito fallimentare della campagna di Gallipoli, della quale era stato uno dei promotori; nel 1916, caduto Asquith, Churchill tornò a importanti incarichi di governo nel nuovo gabinetto di David Lloyd George. Dopo la guerra ottenne la carica di cancelliere dello Scacchiere del nuovo governo presieduto da Stanley Baldwin (1924-1929) e si fece promotore di una politica deflazionistica, restaurando la parità aurea della sterlina ai livelli pre-bellici. Escluso da incarichi governativi durante gli anni '30 del Novecento, Churchill divenne una delle voci più critiche riguardo alla Germania nazista, guidando la campagna per il riarmo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente primo lord dell'ammiragliato, ma in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain nel maggio 1940 venne nominato Primo ministro. I suoi discorsi e trasmissioni radiofoniche furono decisivi nel sostenere la resistenza del Regno Unito, specialmente nel difficile biennio 1940-1941 quando il Commonwealth e l'Impero britannico si trovarono a fronteggiare da soli la minaccia nazista. Churchill guidò poi il Regno Unito durante l'intero conflitto e nei mesi successivi alla resa tedesca. In seguito alla sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell'opposizione mantenendo comunque un grande prestigio internazionale; nel 1946 pronunciò a Fulton il famoso discorso sulla "cortina di ferro", che convenzionalmente segna l'avvio della guerra fredda. Rieletto Primo ministro nel 1951, il suo secondo mandato fu dominato da problemi di politica estera come l'insurrezione comunista in Malaysia, la rivolta dei Mau-Mau in Kenya, la guerra di Corea e il colpo di Stato iraniano del 1953. Churchill si dimise dalla carica nel 1955, rimanendo comunque parlamentare fino al 1964. Alla sua morte la regina Elisabetta gli concesse gli onori del funerale di stato, al quale parteciparono un gran numero di statisti. Per l'attività di storico e scrittore portata avanti durante tutta la vita ricevette anche il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Protagonista di primo piano delle vicende politiche britanniche e internazionali per oltre cinquant'anni, Churchill è tra le figure politiche più significative del XX secolo. La sua memoria rimane oggetto di elogi e critiche e il dibattito intorno alla sua complessa eredità resta acceso.
Il Padre nostro (in latino: Pater Noster; in greco antico: Πάτερ ἡμῶν, Páter hemôn), così chiamato dalle parole iniziali, detto anche Preghiera del Signore (in latino: Oratio Dominica), è la più conosciuta delle preghiere cristiane. Sono note due versioni della preghiera: la formula riportata nel Vangelo secondo Matteo durante il Discorso della Montagna (Mt 6,9-13), e la forma più breve secondo quanto riportato nel Vangelo secondo Luca (11,1), quando, mentre egli si era ritirato in preghiera, uno dei discepoli presenti gli chiese che insegnasse loro a pregare, così come Giovanni Battista aveva insegnato ai suoi discepoli. Nel testo di Matteo, le prime quattro richieste sono rivolte a Dio; mentre le rimanenti quattro riguardano il genere umano. Solamente il Vangelo secondo Matteo presenta le frasi "sia fatta [obbedita] la tua volontà", e "Liberaci dal male (maligno)". Entrambi i testi greci contengono l'aggettivo epiousios, che non è attestato in altri autori del greco classico né del periodo della koinè; sebbene dibattuta, la parola "[pane] quotidiano" è stata la scelta di traduzione più comune per questo termine greco, sia in italiano sia in altre lingue moderne.
Storia d'Italia è un'opera storica in più volumi, organizzata per temi e problemi, edita dalla casa editrice Einaudi, pubblicata in sei volumi (in dieci tomi) dal 1972 al 1976, riguardante la storia d'Italia dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente fino all’Italia contemporanea, alla cui realizzazione hanno concorso alcuni fra i migliori storici europei coordinati da Ruggiero Romano e Corrado Vivanti. L'opera proseguì con i volumi dedicati alle Regioni d'Italia, dall'Unità d'Italia all'Italia contemporanea (dal 1977), e con i volumi degli Annali, organizzati per tematiche (dal 1978). Giulio Einaudi, in un’intervista a "La Repubblica", indicò la pubblicazione del primo volume della Storia d'Italia Einaudi come uno dei tre momenti decisivi per la sua casa editrice, insieme con quella di Paesi tuoi di Cesare Pavese e delle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci.
Con la locuzione "trattativa Stato-mafia" si fa riferimento ai contatti che secondo la sentenza di primo grado del 20 aprile 2018 sono avvenuti a partire dal 1992 in seguito all'omicidio dell'onorevole Salvo Lima tra esponenti delle Istituzioni e rappresentanti di Cosa nostra. La trattativa fu portata avanti a partire dall'inizio della cosiddetta "stagione stragista" al fine di giungere a un accordo, il cui fulcro ipotizzato sarebbe stato, in sintesi, quello di porre fine alle stragi mafiose in cambio di un'attenuazione della lotta alla mafia stessa da parte dello Stato italiano (in particolare in seguito all'attività del pool di Palermo guidato da Giovanni Falcone che aveva condannato nel Maxiprocesso di Palermo centinaia di criminali mafiosi) per giungere a delle forme di reciproca convivenza. La trattativa Stato-mafia sarebbe stato quindi il risultato del ricatto della mafia esercitato attraverso le stragi, al fine di costringere lo Stato a un compromesso. Le varie ipotesi sono state a lungo oggetto di inchieste giornalistiche e di indagini giudiziarie, tuttora in corso. Secondo alcune fonti, si potrebbe anche parlare, al plurale, di "trattative Stato-mafia".
Con persona scomparsa ci si riferisce a un soggetto allontanatosi dal proprio domicilio e di cui si ignora l'attuale posizione e lo status in vita o meno. Per derivazione ci si può riferire al fenomeno oggetto di studio della criminologia che concerne l'insieme delle persone scomparse allontanatesi in maniera permanente dal proprio domicilio senza che sia stato più possibile rintracciarle.
La pena di morte in Italia è stata in vigore fino al 1889 nel codice penale, fu reintrodotta sotto il fascismo dal 1926 al 1947, rimase fino al 1994 nel Codice Penale Militare di Guerra quando fu abolita da una legge, e fino al 2007 nella Costituzione quando fu rimossa definitivamente.
Perugia (AFI: /peˈruʤa/, ; Perusia in latino, Perusna in etrusco, Peroudja in antico umbro) è un comune italiano di 164 417 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Umbria. Patria di artisti ed eclettici come il Perugino, il Pinturicchio, Galeazzo Alessi, Vincenzo Danti, Guglielmo Calderini e Gerardo Dottori, la città è stata mèta - soprattutto durante il Rinascimento italiano - di formazione artistica di importanti personaggi come Raffaello Sanzio, Pietro Aretino, Piero della Francesca e Luca Signorelli. La città diede i natali, inoltre, al matematico e astronomo Ignazio Danti, che rivoluzionò la cartografia moderna e che riformò il calendario facendolo passare da giuliano a quello gregoriano. Ricca di storia e monumenti, polo culturale, produttivo e direzionale della regione, è meta turistica internazionale. L'Università degli Studi di Perugia (1308) è uno dei più antichi d'Italia e del mondo. È anche sede della seconda accademia più antica d'Italia, l'Accademia di belle arti Pietro Vannucci (1570), nonché sede di una delle primissime biblioteche pubbliche, la Biblioteca Augusta (1592). Rifondata dagli Etruschi su di un preesistente insediamento umbro, nel corso dei suoi tremila anni di vita è stata una delle grandi lucumonie dell'Etruria sotto il nome di Perusna. La cinta muraria etrusca originaria, oggi ancora visibile in molti punti, racchiude il Colle Landone e il Colle del Sole sui quali si erge l'acropoli. Con un ampio centro storico, asimmetricamente adagiato su una serie di alture collinari a breve distanza dal Tevere, la città conserva un armonioso aspetto medievale e presenta - date le scelte urbanistiche dell'amministrazione a partire dagli anni '50 - una perfetta continuità con i nuovi quartieri sorti nelle aree pianeggianti, oltre a numerose frazioni diffuse nel vastissimo territorio comunale (con i suoi 449,51 km² è l'11º più esteso d'Italia) e a una moltitudine di insediamenti residenziali e produttivi, aree verdi e impianti sportivi. È conosciuta come la "città del cioccolato" per la storica presenza dell'industria Perugina e di numerose altre imprese specializzate nella produzione di prodotti dolciari.
L'omicidio di Marta Russo, noto anche come delitto della Sapienza, avvenne all'interno della città universitaria della Sapienza di Roma il 9 maggio 1997, quando la ragazza, studentessa ventiduenne di giurisprudenza, fu gravemente ferita da un colpo di pistola, morendo cinque giorni dopo in ospedale.L'omicidio fu al centro di un complesso caso, oggetto di grande copertura mediatica alla fine degli anni novanta, sia per il luogo in cui era stato perpetrato, sia per la difficoltà delle prime indagini, che non riuscirono a delineare un movente, vertendo ad esempio tra ipotesi non confermate come lo scambio di persona, il "delitto perfetto" o il terrorismo, e infine lo sparo accidentale; è ricordato anche per l'intervento di personalità politiche, specie a causa dell'atteggiamento dei due pubblici ministeri, ritenuto da molti eccessivamente inquisitorio e che diede anche luogo a un breve procedimento per abuso d'ufficio e violenza privata.Nel 2003 fu condannato in via definitiva per il delitto, principalmente sulla base di una controversa testimonianza, un assistente universitario di filosofia del diritto, Giovanni Scattone, per omicidio colposo aggravato; un suo collega, Salvatore Ferraro, fu condannato limitatamente al reato di favoreggiamento personale; entrambi si sono sempre professati innocenti. Nella prima sentenza si specifica che Scattone avrebbe esploso un colpo per errore, maneggiando una pistola per motivi ignoti, forse per provare l'arma sparando contro un muro o senza sapere che fosse carica, e Ferraro lo avrebbe coperto, tacendo e portando via l'arma. Il delitto fu definito colposo anche perché Scattone non avrebbe potuto, dalla posizione in cui si sarebbe trovato, esplodere un colpo mirato, né avrebbe compiuto un'azione dolosa in presenza di tanti testimoni. Il terzo indagato, l'usciere dell'istituto e laureato in Legge Francesco Liparota, venne assolto dall'accusa di favoreggiamento dalla Cassazione, tramite annullamento senza rinvio. Tutti i numerosi altri indagati, principalmente per i reati di favoreggiamento, diffamazione o falsa testimonianza, furono assolti con formula piena in primo grado. Il caso di Marta Russo è finito negli anni per diventare uno dei misteri della cronaca nera italiana.
Processo di Tokyo è il nome che viene utilizzato in riferimento ai procedimenti del Tribunale militare internazionale per l'Estremo Oriente (in inglese International Military Tribunal for the Far East, IMTFE), istituito per giudicare le più importanti personalità dell'Impero giapponese accusate di aver commesso, prima e durante la Seconda guerra mondiale, tre tipologie di crimini: crimini contro la pace (Classe A), crimini di guerra (Classe B) e crimini contro l'umanità (Classe C). La prima accusa si riferisce alle cospirazioni politiche messe in atto dal Giappone nel periodo pre-bellico allo scopo di causare la Seconda guerra sino-giapponese e la guerra del Pacifico; le ultime due riguardano invece i crimini e le atrocità perpetrati durante la guerra mondiale, come il massacro di Nanchino. Il tribunale si riunì per la prima volta il 3 maggio 1946 e si sciolse il 12 novembre 1948 e le sedute del processo ebbero luogo nel quartiere Ichigaya di Tokyo. Venticinque tra militari e politici giapponesi furono accusati di aver commesso crimini di Classe A, mentre più di 5 700 cittadini giapponesi furono accusati di crimini di Classe B e C, per lo più per abuso di prigionieri di guerra. I processi alle personalità minori furono tenuti separatamente in diverse città del Sud-est asiatico. L'Imperatore Hirohito del Giappone e tutti i membri della famiglia imperiale non furono processati per nessuna delle tre categorie di crimini. Molte personalità, come Nobusuke Kishi, che in seguito divenne Primo ministro, e Yoshisuke Aikawa, presidente dello zaibatsu Nissan, furono accusati ma rilasciati senza mai essere chiamati a deporre. Gli scienziati dell'Unità 731, che agli ordini del generale Shirō Ishii avevano condotto esperimenti su cavie umane per tutta la durata della guerra, sfuggirono al processo protetti dalle autorità americane.
Ernesto Antonio Pietro Giuseppe Cesare Augusto Gori (Messina, 14 agosto 1865 – Portoferraio, 8 gennaio 1911) è stato un anarchico, giornalista, avvocato, poeta, scrittore e compositore italiano. Oltre che per l'attività politica, è ricordato come autore di alcune tra le più famose canzoni anarchiche della fine del XIX secolo, tra cui Addio a Lugano, Stornelli d'esilio e La ballata di Sante Caserio.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Roberta Bruzzone (Finale Ligure, 1º luglio 1973) è un personaggio televisivo, opinionista, criminologa e psicologa forense italiana.
La banda della Uno bianca fu un'organizzazione criminale operante in Italia, in particolare nella regione Emilia-Romagna, che tra il 1987 e il 1994 commise 103 crimini, soprattutto rapine a mano armata, provocando la morte di ventiquattro persone e il ferimento di altre centodue.Il nome deriva dal modello di automobile, la Fiat Uno, utilizzato in alcune delle loro azioni criminali, in quanto piuttosto facile da rubare e di difficile identificazione data l'estrema diffusione in quel periodo. La maggior parte dei componenti della banda armata erano membri della Polizia di Stato.I componenti della banda vennero tutti arrestati alla fine del 1994 e successivamente condannati.
Oltre - un mondo uomo sotto un cielo mago, noto anche come Oltre, è l'undicesimo album da studio del cantautore Claudio Baglioni, pubblicato il 17 novembre 1990 dalla CBS. L'album contiene sperimentazioni con la world music, e fu registrato e prodotto nel giro di tre anni. In molte interviste Baglioni lo definì come l'inizio di una trilogia del tempo, in cui Oltre rappresenta il passato, Io sono qui il presente e Viaggiatore sulla coda del tempo il futuro. L'album divise la critica musicale.
«Cosa nostra» (nel linguaggio comune genericamente detta mafia siciliana o semplicemente mafia) è un'espressione utilizzata per indicare un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia e in più parti del mondo. Questo termine viene oggi utilizzato per riferirsi esclusivamente alla mafia di origine siciliana (anche per indicare le sue ramificazioni internazionali, specie negli Stati Uniti d'America, dove viene identificata come Cosa nostra statunitense, sebbene oggi entrambe abbiano diffusione a carattere internazionale), per distinguerla dalle altre associazioni ed organizzazioni mafiose. Gli interventi di contrasto da parte dello Stato italiano si sono fatti più decisi a partire dagli anni ottanta del XX secolo, attraverso le indagini del cosiddetto "pool antimafia" creato dal giudice Rocco Chinnici e in seguito diretto da Antonino Caponnetto. Facevano parte del pool anche i magistrati Giuseppe Di Lello, Leonardo Guarnotta, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Con la locuzione "trattativa Stato-mafia" si fa riferimento ai contatti che secondo la sentenza di primo grado del 20 aprile 2018 sono avvenuti a partire dal 1992 in seguito all'omicidio dell'onorevole Salvo Lima tra esponenti delle Istituzioni e rappresentanti di Cosa nostra. La trattativa fu portata avanti a partire dall'inizio della cosiddetta "stagione stragista" al fine di giungere a un accordo, il cui fulcro ipotizzato sarebbe stato, in sintesi, quello di porre fine alle stragi mafiose in cambio di un'attenuazione della lotta alla mafia stessa da parte dello Stato italiano (in particolare in seguito all'attività del pool di Palermo guidato da Giovanni Falcone che aveva condannato nel Maxiprocesso di Palermo centinaia di criminali mafiosi) per giungere a delle forme di reciproca convivenza. La trattativa Stato-mafia sarebbe stato quindi il risultato del ricatto della mafia esercitato attraverso le stragi, al fine di costringere lo Stato a un compromesso. Le varie ipotesi sono state a lungo oggetto di inchieste giornalistiche e di indagini giudiziarie, tuttora in corso. Secondo alcune fonti, si potrebbe anche parlare, al plurale, di "trattative Stato-mafia".
Una favola blu/Signora Lia è il primo singolo di Claudio Baglioni, pubblicato in Italia dall'RCA nel 1970.
Uno bianca è una miniserie televisiva del 2001, diretta da Michele Soavi, basata su episodi di cronaca realmente avvenuti dal 1987 al 1994, anno della cattura della banda omonima. La prima puntata della miniserie ha registrato 8.153.000 telespettatori con il 28.93% di share, mentre la seconda e ultima puntata ha registrato 9.936.000 con il 34.98% di share.
Natalia Gastiain Tena (Londra, 1 novembre 1984) è un'attrice e musicista britannica, di origini spagnole. La sua popolarità è cresciuta dopo aver recitato nei film della saga di Harry Potter nei panni di Ninfadora Tonks e per aver interpretato Osha nella serie TV Il Trono di Spade. Canta e suona in un gruppo musicale chiamato Molotov Jukebox.
Alfred Ernst Rosenberg (Reval, 12 gennaio 1893, [ 31 dicembre 1892 del calendario giuliano] – Norimberga, 16 ottobre 1946) è stato un politico, saggista e criminale di guerra tedesco, ideologo del Partito nazista, condannato a morte per crimini contro l'umanità e crimini di guerra al processo di Norimberga.
Cesare Beccaria Bonesana, marchese di Gualdrasco e di Villareggio (Milano, 15 marzo 1738 – Milano, 28 novembre 1794), è stato un giurista, filosofo, economista e letterato italiano considerato tra i massimi esponenti dell'illuminismo italiano, figura di spicco della scuola illuministica milanese. La sua opera principale, il trattato Dei delitti e delle pene, in cui viene condotta un'analisi politica e giuridica contro la pena di morte e la tortura sulla base del razionalismo e del pragmatismo di stampo utilitarista, è tra i testi più influenti della storia del diritto penale ed ispirò tra gli altri il codice penale voluto dal granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Nonno materno di Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria è considerato inoltre come uno dei padri fondatori della teoria classica del diritto penale e della criminologia di scuola liberale.
Una 'ndrina è una cosca malavitosa facente parte dell'organizzazione criminale calabrese della 'ndrangheta. È gestita in prevalenza da una famiglia, ossia da un gruppo di membri consanguinei (e anche da altri soggetti affiliati) che controlla un particolare territorio come un paese o un quartiere di una città. Il nome di una 'ndrina è il cognome della famiglia o in alcuni casi i cognomi di più famiglie che nel tempo hanno stretto legami matrimoniali anche spinte da motivi economici come ad esempio le 'ndrine Pelle-Vottari o Nirta-Strangio. Il capo di ogni 'ndrina viene detto genericamente capubastuni (capobastone), mentre più 'ndrine di un paese formano la locale. In Calabria vi sono almeno 150 'ndrine, molte delle quali con collegamenti in tutta Italia e all'estero.Secondo un'indagine di Demokopica del 2013 vi sarebbero almeno 400 'ndrine con 60.000 affiliati di cui 40.000 in Calabria.
La Banda della Magliana è stata un'organizzazione criminale mafiosa nata ed operante a Roma e nel resto del Lazio. Il nome, attribuito dalla stampa dell'epoca, deriva dall'omonimo quartiere romano nel quale risiedevano alcuni dei fondatori e la maggior parte dei membri. In realtà anche se alcuni importantissimi membri del nucleo fondatore erano nativi della Magliana, ce n'erano tanti altri originari di altri quartieri della capitale, essendosi la stessa estesa su tutta la città, dove poteva contare sulla connivenza di malavitosi di alto livello. È considerata la più potente e violenta organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. Nata nella seconda metà degli anni settanta, fu la prima organizzazione criminale romana a unificare in senso operativo la frastagliata realtà della malavita locale, costituita fino ad allora da piccoli gruppi di criminali detti "batterie" o "paranze" dediti a crimini specifici, che imponevano ai propri membri un vincolo di esclusività che vietava potessero dedicarsi a imprese criminali che non fossero concordate con gli altri e di reciprocità dividendo i proventi dei crimini in parti uguali anche fra i membri che non partecipavano (in romanesco: "stecca para pe' tutti"). Le attività criminali andavano dai sequestri di persona al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, dalle rapine al traffico di droga; col tempo la banda estese la propria rete di contatti alle principali organizzazioni criminali italiane, da Cosa nostra alla camorra, nonché a esponenti della massoneria in Italia, oltre a numerose collaborazioni con elementi della destra eversiva e della finanza. La storia dell'organizzazione, fatta anche di legami mai del tutto chiariti con politica e apparati istituzionali statali, la vide coinvolta in alcune vicende quali l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli, il caso Moro, i depistaggi nella strage di Bologna, i rapporti con l'organizzazione Gladio e con l'omicidio del banchiere Roberto Calvi, fino alla sparizione di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e all'attentato a Giovanni Paolo II.
La Polizia di Stato (in precedenza Corpo delle guardie di pubblica sicurezza) è una delle quattro forze di polizia italiane direttamente dipendente dal Dipartimento della pubblica sicurezza, del Ministero dell'interno. Costituisce autorità nazionale di pubblica sicurezza e vigila sul mantenimento dell'ordine pubblico. Al vertice vi è il capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza.
Mario Moretti (Porto San Giorgio, 16 gennaio 1946) è un terrorista e brigatista italiano, uno dei componenti del nucleo storico delle Brigate Rosse durante gli anni di piombo. Mai dissociato e mai pentito. Dopo essere stato tra i componenti iniziali del CPM (Collettivo Politico Metropolitano), entrò a far parte delle Brigate Rosse nel 1971 distinguendosi subito per le capacità organizzative e la determinazione e divenendo membro del Comitato Esecutivo dell'organizzazione. Clandestino dal 1972, dopo l'arresto o la morte dei principali militanti del cosiddetto "nucleo storico", divenne dal 1976 il dirigente più esperto e importante delle Brigate Rosse contribuendo in modo decisivo all'incremento dell'efficienza operativa del gruppo terroristico. Grande organizzatore, Mario Moretti ebbe un ruolo fondamentale nella costituzione delle nuove colonne brigatiste di Genova e di Roma, nel miglioramento delle strutture logistiche e dell'equipaggiamento, nell'instaurazione di rapporti con gruppi eversivi stranieri, e fu soprattutto il principale responsabile della pianificazione e dell'esecuzione del rapimento di Aldo Moro, guidando il nucleo armato brigatista nell'agguato di via Fani e interrogando personalmente l'uomo politico sequestrato. Nel 1993 ha dichiarato di essere stato l'esecutore materiale dell'assassinio. Dopo la tragica fine del sequestro, Moretti, insieme agli altri membri del Comitato Esecutivo, cercò di proseguire la lotta armata e si sforzò di mantenere la coesione delle Brigate Rosse, nonostante i primi dissidi interni e la crescente attività di contrasto delle forze dell'ordine. Arrestato a Milano il 4 aprile 1981, dopo nove anni di clandestinità, è stato condannato a sei ergastoli; nel 1987 ammise pubblicamente il fallimento della lotta armata pur senza mai dissociarsi né collaborare con gli inquirenti; dal 1997 è in semilibertà e lavora in un centro per il recupero degli ex detenuti chiamato "Giorno dopo". La sera rientra nel carcere di Opera.