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Enrico Pea (Seravezza, 29 ottobre 1881 – Forte dei Marmi, 11 agosto 1958) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e impresario teatrale italiano. La produzione letteraria di Pea si può racchiudere in due periodi: il primo è quello di Moscardino (1922), tradotto in inglese da Ezra Pound, e di altre opere in cui, pur nei suoi tormenti religiosi, è stato impareggiabile nel descrivere scene di vita popolaresca in una disordinata estasi di raccontare tra sospiri e grida, memorie di lutti paesani, glorie e trionfi della superstizione e del sesso, oscure vicende di chi viaggia e di chi torna. Il secondo periodo inizia con La Figlioccia (1931), dove la sua prosa prende un andamento diverso, più delicato e modulato.
Il premio Lerici Pea Golfo dei Poeti è un premio letterario per la poesia, articolato in alcune sezioni, ognuna con proprio premio.
Lorenzo Viani (Viareggio, 1º novembre 1882 – Lido di Ostia, 2 novembre 1936) è stato un pittore, incisore, scrittore e poeta italiano.
Il Teatro Politeama è un teatro situato a Viareggio. Il Politeama di Viareggio nasce come teatro, col nome di Alhambra, nel 1869, ed è una costruzione in legno - all'inizio piuttosto precaria, ma poi rimaneggiata e irrobustita - che dai viareggini, appassionati al gioco dei soprannomi, fu subito ribattezzato il cavallo di Troia. Agli inizi del secolo scorso, dopo un passaggio di proprietà e in seguito alle osservazioni di un'apposita commissione tecnica, la struttura fu demolita e ricostruita, sempre in legno, mantenendo quindi il soprannome, ma cambiando il nome ufficiale in Nuovo Politeama. L'inaugurazione avvenne il 2 agosto del 1902 con Come le foglie di Giuseppe Giacosa messa in scena dalla compagnia di Ermete Novelli. Nel 1918 si costituì la società di gestione Anonima Spettacoli e successivamente il drammaturgo Enrico Pea divenne consigliere delegato e direttore del Politeama: nel teatro di fianco al molo furono così rappresentati lavori di Pea, e opere di Giacomo Puccini. Il locale, nonostante ulteriori progetti di rifacimento mai realizzati (1925, architetto E. Pierazzi; 1930, architetto A. Belluomini) rimase il cavallo di Troia fino allo scoppio della guerra. Colpito da una bomba e semidistrutto, fu ricostruito nel 1947, questa volta in cemento armato. Con un ultimo intervento nell'estate 2000, il locale è stato ulteriormente ristrutturato e le poltrone, i rivestimenti e le luci della sala sono stati adeguati ai nuovi standard tecnici e estetici. Oltre a ospitare la stagione teatrale programmata dall'amministrazione comunale di Viareggio, il Politeama è una comodissima sala cinematografica . Nel 2018, il teatro viene definitivamente chiuso.
Mary de Rachewiltz (Bressanone, 9 luglio 1925) è una poetessa e saggista statunitense.
Il Premio letterario internazionale Viareggio Rèpaci venne fondato nel 1929 nella città omonima da Leonida Repaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa.
Il dialetto versiliese "storico" è parlato nei seguenti territori della provincia di Lucca: nei comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema ovvero comuni già facenti parte dell'antico "Capitanato di Pietrasanta" enclave del Granducato di Toscana nel Ducato di Lucca. nelle località La Culla (divisa tra i comuni di Camaiore e Stazzema), di Monteggiori e in parte di Santa Lucia, ambedue nel comune di Camaiore (ex Ducato di Lucca).Versiliese deriva da Versilia e a sua volta dal latino-ligure "Vesidia", toponimo che indicava genericamente i corsi d'acqua. Il vernacolo è il risultato delle varie fusioni lessicali succedutesi e accavallatesi nel tempo. Si riscontrano infatti: un substrato apuano originario, dovuto alle tribù Liguri-Apuane, stanziate anticamente nel territorio; influenze del lucchese e del pisano antico, dovuto all'occupazione del territorio versiliese durante il periodo medioevale; influenze del fiorentino cinquecentesco dovuto all'amministrazione medicea a partire dal 1513.Tutto questo ha contribuito a renderlo il classico dialetto intermedio tra quelli parlati a nord e a sud della Versilia. Spesso si differenzia dagli altri dialetti toscani per l'uso di alcuni vocaboli, per la pronuncia sonora delle lettere "T", "P", "C" gutturale e "C" palatale tra due vocali. Nonostante queste particolarità il vernacolo versiliese è comunque inglobato nella famiglia dei dialetti toscani occidentali (Accademia della Crusca in Firenze) a differenza di quelli parlati nella vicina provincia di Massa e Carrara, i cui vernacoli sono classificati nel gruppo linguistico gallo-italico-emiliano. Alcuni esempi: luce si pronuncia "lug(g)e" dove la "g" non ha il suono della fricativa sonora, come nel resto della Toscana, ma un misto tra c e g, tanto da farla sembrare una g doppia; lepre si pronuncia "leb(b)re"; mobile si pronuncia "mo(p)ile" (questo avveniva con più frequenza nei paesi di montagna). La "c" palatale diviene una fricativa sonora in una serie di vocaboli come bacio, brace, camicia, che si pronunciano bagio, brage, camigia. Queste caratteristiche sono del tutto assenti in gran parte del territorio del comune di Pietrasanta, dove si ha una pronuncia classica toscana più evidente. Come tutti i dialetti, anche quello versiliese infatti non è del tutto omogeneo nelle zone in cui è parlato. Si hanno sfumature e a volte anche differenze, tra il dialetto parlato in pianura e quello parlato in montagna, e spesso anche tra paese e paese.
Nando Gazzolo, all'anagrafe Ferdinando Gazzolo (Savona, 16 ottobre 1928 – Nepi, 16 novembre 2015), è stato un attore e doppiatore italiano.
Prosa, sottotitolo Quaderni internazionali, è stata una rivista letteraria a periodicità trimestrale (piuttosto irregolare), fondata a Roma nel 1945 e diretta dalla scrittrice Gianna Manzini. La rivista ebbe breve vita: uscirono soltanto tre numeri e cessò le pubblicazioni nel 1946. Come la coeva Poesia, fondata e diretta dal compagno della Manzini, lo scrittore e critico letterario Enrico Falqui, ebbe la direzione nella stessa abitazione romana dello scrittore nel rione Prati e fu anch'essa stampata prima dalla casa editrice romana Nuove Edizioni Italiane nella tipografia Novissima e poi da Mondadori nelle Officine Grafiche Veronesi, con il marchio della collana Medusa.Prosa, poco incline alla letteratura d'avanguardia e maggiormente aperta al crepuscolarismo e al decadentismo, rese disponibili al lettore italiano brani di alcuni autori stranieri all'epoca non facilmente accessibili: gli scrittori di lingua inglese William Faulkner, David Herbert Lawrence, Henry Miller, Ernest Hemingway e Gertrude Stein, i francesi Albert Camus e Jean Paul Sartre, il tedesco Thomas Mann, tradotti in lingua italiana. Accanto ai prevalenti lavori di prosa narrativa, furono pure pubblicati alcuni saggi.Anche tra gli italiani, troviamo autori importanti quali Dino Buzzati, Giovanni Comisso, Alberto Moravia, Enrico Pea, Vasco Pratolini, Mario Soldati, Bonaventura Tecchi.
Enrico Falqui (Frattamaggiore, 12 ottobre 1901 – Roma, 16 marzo 1974) è stato uno scrittore e critico letterario italiano.
Elpidio Jenco (Capodrise, 9 febbraio 1892 – Viareggio, 30 marzo 1959) è stato un poeta e insegnante italiano.
Rosaria Teresa Anna Ciampella Bertolucci (Roma, 23 aprile 1927 – Camaiore, 28 ottobre 1990) è stata una giornalista, saggista e poetessa italiana.
Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è stato un poeta, scrittore, traduttore e accademico italiano.
Piero Gobetti (Torino, 19 giugno 1901 – Neuilly-sur-Seine, 15 febbraio 1926) è stato un giornalista, filosofo, editore, traduttore ed antifascista italiano. Considerato un degno erede della tradizione filosofico-politica post-illuminista e liberale che aveva guidato molte delle migliori menti dell'Italia dal Risorgimento fino a poco tempo prima, purtuttavia di stampo profondamente sociale e sensibile alle istanze del socialismo e di conseguenza alle rivendicazioni del movimento operaio, fondò e diresse le riviste Energie Nove, La Rivoluzione liberale e Il Baretti, dando fondamentali contributi alla vita politica e culturale, prima che le sue condizioni di salute, aggravate dalle aggressioni subite, ne provocassero la morte prematura a nemmeno 25 anni durante l'esilio francese.