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La storia degli Stati Uniti d'America, come Stato sovrano, ebbe inizio formalmente il 4 luglio 1776, quando fu votata la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America dai delegati al secondo congresso continentale. Il territorio in questione venne toccato dagli esploratori europei già nel 1513, durante una spedizione guidata da Juan Ponce de León. Gli esploratori e coloni europei successivamente approdati sul continente nordamericano incontrarono numerose popolazioni di nativi americani (denominati poi impropriamente indiani o indiani d'America), che vennero decimati nel corso della colonizzazione promossa da varie potenze europee cui parteciparono, tra gli altri, britannici, francesi, olandesi, portoghesi e spagnoli. Dopo la guerra d'indipendenza americana, gli Stati Uniti si espansero ad ovest, mentre nel contempo si svolgeva la guerra di secessione americana. Completata la conquista dell'attuale territorio, la federazione divenne una potenza economica e politica mondiale, rafforzandosi notevolmente dopo la seconda guerra mondiale e ancora di più dopo la fine della guerra fredda.
Questa lista cita e spiega in breve i nomi e le informazioni principali dei quarantasei presidenti che hanno guidato gli Stati Uniti d'America dall'adozione della Costituzione a oggi. Il Democratico Grover Cleveland fu l'unico presidente nella storia statunitense a venir eletto per due mandati non consecutivi, intervallati infatti dalla presidenza del Repubblicano Benjamin Harrison. Ciò ha comportato che i presidenti fossero in totale quarantasei, ma in realtà si tratta di quarantacinque persone. Franklin Delano Roosevelt è stato l'unico presidente degli Stati Uniti a rimanere in carica per più di due mandati. Fu eletto quattro volte e morì durante il suo quarto mandato. Fino ad allora era stata mantenuta la tradizione di non presentarsi per un terzo mandato, ma non c'era alcuna legge della Costituzione degli Stati Uniti che lo vietasse. Nel 1951 fu invece approvato il 22º emendamento della Costituzione, che vieta espressamente di poter rimanere presidente per più di due mandati. Pertanto quanto alla durata del mandato e salvo modifiche di tale emendamento Roosevelt è destinato a rimanere il primo della lista negli anni a venire mentre William Henry Harrison è l'ultimo della lista, essendo deceduto per polmonite il 31º giorno dopo il suo insediamento.
A partire dalla fine del XVI secolo, gli inglesi, i francesi, gli spagnoli e gli olandesi iniziarono a colonizzare la costa atlantica dell'America del Nord. I primi tentativi inglesi, ad esempio sull'isola di Roanoke, fallirono, ma in seguito furono fondate colonie più fortunate e stabili. I colonizzatori che si stabilirono nel Nuovo Mondo erano assai diversi tra loro, sia dal punto di vista sociale che da quello etnico e religioso. Gli olandesi dei Nuovi Paesi Bassi, i quaccheri della Pennsylvania, i puritani della Nuova Inghilterra, i cercatori d'oro di Jamestown ed i forzati della Georgia: ognuno arrivò in America per motivi assai differenti e le colonie che fondarono furono, di conseguenza, molto diverse sotto il profilo sociale, religioso, politico e delle strutture economiche. Gli storici, in genere, dividono le terre che diverranno in seguito la parte orientale degli Stati Uniti, in quattro regioni. Da nord a sud: la Nuova Inghilterra, le Colonie Centrali, le Colonie sulla Baia di Chesapeake e le Colonie del Sud. Diversi studiosi aggiungono una quinta regione, la frontiera, che ebbe certe caratteristiche peculiari. Le colonie della Nuova Francia (più tardi sotto la dominazione britannica, denominate Québec) e la Florida spagnola confinavano con le regioni sopra descritte, ma per lungo tempo si svilupparono in maniera del tutto indipendente.
Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, in inglese: United States of America o anche solo United States; in sigla USA o anche U.S. e impropriamente con la sineddoche America) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale. I quarantotto stati contigui e il distretto di Washington D.C. (la capitale federale) occupano la fascia centrale dell'America settentrionale tra il Canada e il Messico e sono bagnati dall'oceano Atlantico a est e dall'oceano Pacifico a ovest. Con 9850476 km² in totale e circa 330 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto paese al mondo per superficie e il terzo per popolazione. La geografia e il clima degli Stati Uniti sono estremamente vari, con deserti, pianure, foreste e montagne che sono anche sede di una grande varietà di fauna selvatica. È una delle nazioni più multietniche e multiculturali al mondo, prodotto di larga scala dell'immigrazione da molti Paesi. Storicamente i paleoamericani migrarono dall'Asia verso quelli che sono gli Stati Uniti circa 12 000 anni fa. La colonizzazione europea cominciò intorno al 1600 e venne per lo più dall'Inghilterra. Gli Stati Uniti d'America ebbero origine dalle tredici colonie britanniche situate lungo la costa atlantica. Le controversie tra la Gran Bretagna e le colonie sfociarono in un conflitto: il 4 luglio 1776 i delegati delle tredici colonie redassero ed approvarono all'unanimità la dichiarazione di indipendenza, che diede ufficialmente vita ad un nuovo Stato federale. La guerra di indipendenza americana, conclusasi con il riconoscimento dell'indipendenza degli Stati Uniti dal Regno di Gran Bretagna, è stata la prima guerra per l'indipendenza da una potenza coloniale europea. La Costituzione fu adottata il 17 settembre 1787 e da allora è stata emendata ventisette volte. I primi dieci emendamenti, collettivamente denominati «Dichiarazione dei diritti» (Bill of Rights), furono ratificati nel 1791 e garantiscono diritti civili e libertà fondamentali. Gli Stati Uniti intrapresero una vigorosa espansione per tutto il XIX secolo, spinti dalla controversa dottrina del destino manifesto. L'acquisizione di nuovi territori e l'ammissione di nuovi stati membri causarono anche numerose guerre con i popoli nativi. La guerra civile americana si concluse con l'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti. Alla fine del XIX secolo gli Stati Uniti si estesero fino all'oceano Pacifico. La guerra ispano-americana e la prima guerra mondiale hanno confermato lo stato del paese come potenza militare globale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla seconda guerra mondiale come una superpotenza globale, il primo paese dotato di armi nucleari e quale uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dopo una grave crisi politica e sociale negli anni sessanta e settanta come conseguenza anche della sconfitta nella guerra del Vietnam, che sembrava minare il predominio mondiale statunitense, l'inattesa fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica negli anni novanta hanno invece riconfermato il ruolo dominante degli Stati Uniti che sono rimasti l'unica superpotenza militare e politica mondiale. Gli Stati Uniti sono un Paese sviluppato, con una stima nel 2017 del prodotto interno lordo (PIL) di 19,39 migliaia di miliardi di dollari (il 23% del PIL mondiale a parità di potere di acquisto, a partire dal 2011). Il PIL pro capite degli Stati Uniti è stato il sesto più alto del mondo dal 2010, anche se la disparità di reddito del continente americano è stata anche classificata la più alta all'interno dell'OCSE e i paesi dalla Banca Mondiale. L'economia è alimentata da un'abbondanza di risorse naturali, numerose infrastrutture ed elevata produttività. Il paese rappresenta il 39% della spesa militare mondiale, essendo la prima potenza economica e militare, una forza politica guida nel mondo e al primo posto nel settore della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, ma anche uno stato sociale ridotto rispetto a molti altri paesi del mondo occidentale.
Il sistema politico degli Stati Uniti d'America si basa su tre principi fondamentali: la repubblica, la democrazia rappresentativa e il federalismo. Il potere politico è condiviso fra il Presidente degli Stati Uniti, il Congresso e le corti giudiziarie federali. Allo stesso tempo, il governo federale condivide la sovranità politica con i governi dei singoli Stati che compongono gli Stati Uniti. La struttura del governo federale è definita dalla Costituzione. La molteplicità di livelli governativi riflette la storia degli Stati Uniti: il governo federale venne infatti creato dagli Stati, che come ex-colonie conquistarono un'autonomia legislativa indipendentemente l′uno dall′altro; all′interno di ogni Stato, ognuno di questi aveva creato una propria struttura amministrativo-politica decentrata per assolvere alle proprie funzioni ed una volta che gli Stati Uniti si allargarono, si vennero a formare altri Stati modellati su quelli originari. Esistono delle differenze sostanziali fra il sistema politico americano e quello di molte democrazie costituzionali di matrice europea. Fra le più evidenti si può accennare alla presenza di un parlamento (il Congresso degli Stati Uniti d'America) in cui la "camera alta" ha un peso politico maggiore rispetto all′altro ramo del parlamento ("camera bassa"), oppure al dominio di due partiti "maggiori" che dura da più di un secolo, generando un forte bipolarismo. Quest′ultimo fattore è dovuto anche (ma non solo) a ragioni storiche, che hanno determinato una serie di norme, sia federali che statali, che limitano fortemente lo spazio politico per i cosiddetti "third parties", i quali oltretutto subiscono anche delle limitazioni informali per quanto riguarda la loro presenza sui media.
La dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America fu un documento che segnò la nascita e l'indipendenza di tale federazione il 4 luglio 1776, data divenuta festività nazionale statunitense (giorno dell'Indipendenza), alla Convenzione di Filadelfia, nello Stato della Pennsylvania. In essa tredici colonie britanniche della costa atlantica nordamericana dichiararono la propria indipendenza dall'Impero britannico esponendovi le motivazioni che le avevano indotte a questo atto; nacquero quindi ufficialmente gli Stati Uniti d'America.
L'emigrazione italiana è un fenomeno emigratorio su larga scala finalizzato all'espatrio che interessa la popolazione italiana, che ha riguardato dapprima l'Italia settentrionale e poi, dopo il 1880, anche il Mezzogiorno d'Italia, conoscendo peraltro anche consistenti movimenti interni, compresi cioè all'interno dei confini geografici del Paese. Sono stati tre i periodi durante i quali l'Italia ha conosciuto un cospicuo fenomeno emigratorio destinato all'espatrio. Il primo periodo, conosciuto come Grande Emigrazione, ha avuto inizio nel 1861 dopo l'Unità d'Italia ed è terminato negli anni venti del XX secolo con l'ascesa del fascismo. Il secondo periodo di forte emigrazione all'estero, conosciuto come Migrazione Europea, è avvenuto tra la fine della seconda guerra mondiale (1945) e gli anni settanta del XX secolo. Tra il 1861 e il 1985 hanno lasciato il Paese, senza farvi più ritorno, circa 18.725.000 italiani. I loro discendenti, che sono chiamati "oriundi italiani", possono essere in possesso, oltre che della cittadinanza del Paese di nascita, anche della cittadinanza italiana dopo averne fatto richiesta, ma sono pochi i richiedenti che risiedono fuori Italia. Gli oriundi italiani ammontano nel mondo a un numero compreso tra i 60 e gli 80 milioni. Una terza ondata emigratoria destinata all'espatrio, che è cominciata all'inizio del XXI secolo e che è conosciuta come Nuova Emigrazione, è causata dalle difficoltà che hanno avuto origine nella grande recessione, crisi economica mondiale che è iniziata nel 2007. Questo terzo fenomeno emigratorio, che ha una consistenza numerica inferiore rispetto ai due precedenti, interessa principalmente i giovani, spesso laureati, tant'è che viene definito come una "fuga di cervelli". Secondo l'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), il numero di cittadini italiani che risiedono fuori dall'Italia è passato dai 3.106.251 del 2006 ai 4.973.942 del 2017, con un incremento pari al 60,1%.
La presidenza di George Washington ebbe inizio il 30 aprile del 1789 con la cerimonia d'inaugurazione e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America, per terminare il 4 marzo del 1797. Il generale Washington assunse il potere a seguito delle elezioni presidenziali del 1788-89, la prima tornata elettorale quadriennale della neonata Repubblica, in cui risultò eletto all'unanimità. Sarà ricandidato con successo alle elezioni presidenziali del 1792 e anche questa volta scelto con un risultato unanime. Nella sua qualità di 1º Presidente degli Stati Uniti d'America al termine del secondo mandato consecutivo non volle più partecipare alla competizione politica e decise invece di ritirarsi a vita privata; gli succederà quindi il vicepresidente in carica John Adams, un esponente di punta del Partito Federalista. Washington aveva contribuito a stabilire la propria preminenza tra i Padri Fondatori della nuova nazione attraverso il servizio svolto come comandante in capo dell'Esercito continentale nel corso della guerra d'indipendenza americana oltre che come presidente della Convenzione di Filadelfia del 1787. Una volta approvata la Costituzione degli Stati Uniti d'America era ampiamente previsto che sarebbe diventato il primo Capo dello Stato nonostante il suo desiderio di poter ritirarsi dalla vita pubblica. Nel suo primo discorso inaugurale espresse la propria intima riluttanza ad accettare la carica offertagli, dovuta anche al fatto di non avere alcuna esperienza nei doveri dell'amministrazione civile. Washington presiedette all'istituzione del nuovo Governo federale degli Stati Uniti d'America, nominando tutti i funzionari di più alto rango sia nel ramo esecutivo sia in quello giudiziario, plasmando - grazie alle sue notevoli doti di leadership - numerose nuove pratiche politiche e stabilendo il sito permanente della futura capitale degli Stati Uniti d'America. Sostenne le politiche economiche di Alexander Hamilton secondo le quali il governo federale si assunse i debiti dei singoli Stati federati e fondò la Prima banca USA, la United States Mint (la Zecca nazionale) e la "United States Customs Service" (il Servizio doganale). Il 1º Congresso approverà la Tariffa del 1789, la Tariffa del 1790 - i dazi doganali innalzati per affrontare lo squilibrio commerciale nei confronti del Regno di Gran Bretagna - e un'accisa sulla produzione e la vendita di whisky per finanziare le attività governative. Il presidente guiderà personalmente i soldati federali nella repressione della Whisky Ribellion la quale si era sviluppata in opposizione alle politiche fiscali adottate dall'amministrazione. Diresse personalmente la Guerra indiana del Nord-Ovest, che vide il paese stabilire il controllo sulle tribù dei Nativi americani degli Stati Uniti d'America in tutto il territorio del nord-ovest. Negli affari esteri assicurò la tranquillità interna e mantenne uno stato di pacificazione con le diverse potenze del continente europeo, ciò nonostante l'imperversare delle guerre rivoluzionarie francesi emettendo ufficialmente il Proclama di neutralità nel 1793. Ebbe modo di assicurarsi anche due importanti trattati bilaterali; il Trattato di Jay del 1794 con l'impero britannico e il Trattato Pinckney dell'anno seguente con l'impero spagnolo: entrambi promossero il commercio internazionale e contribuirono a garantire il controllo della frontiera rispettivamente a Nord e a Sud. Per proteggere le spedizioni americane dai Corsari barbareschi e da altre minacce ristabilì la United States Navy tramite il Naval Act del 1794. Fortemente preoccupato per la crescente partigianeria all'interno del Gabinetto e per l'impatto negativo che i partiti politici avrebbero potuto avere sull'ancor fragile unità che teneva insieme la nazione, il presidente lotterà sempre per mantenere concordi le fazioni rivali; fu - e rimane a tutt'oggi - l'unico presidente eletto a non essersi mai affiliato ad alcuna corrente politica. Nonostante gli sforzi intrapresi, gli accesi dibattiti scoppiati nei riguardi delle misure finanziarie varate, della Rivoluzione francese e del Trattato di Jay avranno come loro ultimo risultato quello di approfondire le divisioni scaturite dall'ideologia. I sostenitori di Hamilton daranno vita al Partito Federalista, mentre i suoi più acerrimi avversari si coalizzeranno attorno al Segretario di Stato Thomas Jefferson e formeranno il Partito Democratico-Repubblicano. Nonostante il fatto che non mancò di venire criticato per aver favorito Hamilton e quindi, implicitamente, anche lo svilupparsi della partigianeria politica nonostante la sua ricerca di evitarla ufficialmente, Washington continua comunque a essere considerato dagli studiosi presidenziali e finanche dagli storici politici come uno dei più grandi presidenti della storia degli Stati Uniti d'America. Nella classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America è di solito valutato dall'opinione pubblica tra i primi tre di tutti i tempi, assieme alla presidenza di Abraham Lincoln e alla presidenza di Franklin Delano Roosevelt.
La colonizzazione europea delle Americhe fu il fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e all'occupazione del continente americano da parte di diversi stati d'Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l'Inghilterra. Benché l'obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di colonizzazione produsse una sistematica distruzione, in taluni casi persino fisica, delle culture delle popolazioni locali. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda parte del diciannovesimo secolo, con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d'America.
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America sono una procedura elettorale degli Stati Uniti d'America con la quale vengono eletti il presidente e il vicepresidente di tale repubblica federale, per un mandato di quattro anni che inizia il 20 gennaio (detto pertanto Inauguration Day) dell'anno successivo a quello delle elezioni, procedura che coinvolge il Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America. Le elezioni si svolgono nel cosiddetto "Giorno dell'Elezione" (Election Day), che ricorre il martedì successivo al primo lunedì di novembre di ogni quattro anni, questo per evitare che il giorno delle elezioni cada il 1º novembre, che è un giorno festivo. Concretamente, l'elezione viene effettuata con un metodo indiretto: i cittadini scelgono, con metodi stabiliti dai singoli stati federali, gli elettori (detti "grandi elettori") che formano il Collegio elettorale degli Stati Uniti (United States Electoral College). Gli elettori possono assegnare il proprio voto a chiunque, tuttavia, salvo rare eccezioni, votano i candidati in nome dei quali sono stati eletti ciascuno nel proprio stato e le loro preferenze vengono confermate dal Congresso agli inizi di gennaio. La più recente elezione si è svolta il 3 novembre 2020, e il 7 novembre Joe Biden è proclamato presidente eletto.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
L'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti è stata una protesta attuata a Washington il 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump per contestare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 e sostenere la richiesta di Trump al vicepresidente Mike Pence e al Congresso di rifiutare la proclamazione di Joe Biden alla Casa Bianca.
C'era una volta in America (Once Upon a Time in America) è un film del 1984 diretto da Sergio Leone, con Robert De Niro, James Woods e Elizabeth McGovern. Tratta dal romanzo di Harry Grey The Hoods del 1952, la pellicola narra, nell'arco di più di quarant'anni (dagli anni '20 ai '60), le drammatiche vicissitudini del criminale David "Noodles" Aaronson e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all'ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo. Presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes, è il terzo capitolo della cosiddetta trilogia del tempo, preceduto da C'era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971). Malgrado lo scarso successo di pubblico alla sua uscita, col passare degli anni è stato definito unanimemente come uno dei film più belli di sempre, posizionandosi nelle posizioni più alte nelle classifiche dei film preferiti di pubblico e di critica.
Per genocidio dei nativi americani, detto anche genocidio indiano, olocausto americano (in inglese Indian Holocaust, American Holocaust) o catastrofe demografica dei nativi americani alcuni storici e divulgatori intendono il calo demografico e lo sterminio dei nativi americani (detti anche indiani d'America nel nord America o, indios e amerindi, nel centro e nel sud America), avvenuto dall'arrivo degli europei nel XV secolo alla fine del XIX secolo. Si ritiene che tra i 55 e i 100 milioni di nativi morirono a causa dei colonizzatori, come conseguenza di guerre di conquista, perdita del loro ambiente, cambio dello stile di vita e soprattutto malattie contro cui i popoli nativi non avevano difese immunitarie, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio poiché considerati barbari. Secondo Thornton, solo nel nord America morirono 18 milioni di persone. Per altri autori la cifra supera i 100 milioni, fino ad arrivare a 114 milioni di morti in 500 anni.
La Costituzione degli Stati Uniti d'America è la legge fondamentale degli Stati Uniti d'America. Il testo, che originariamente comprendeva sette articoli, delinea la struttura di governo nazionale. I suoi primi tre articoli incarnano il concetto democratico basilare della separazione dei poteri, per cui il governo federale è diviso in tre rami: il potere legislativo, costituito dal Congresso degli Stati Uniti (articolo I); il potere esecutivo, composto dal Presidente degli Stati Uniti d'America e dal suo gabinetto di governo (Articolo II); e il potere giudiziario, composto dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America e da altri tribunali federali (Articolo III). L'articolo IV, l'articolo V e l'articolo VI incarnano i concetti del federalismo, descrivendo i diritti e le responsabilità delle legislature dei singoli stati federati degli Stati Uniti d'America, e della loro relazione col governo federale e il processo condiviso di emendamento costituzionale. L'articolo VII stabilisce la procedura successivamente utilizzata dalle originali Tredici colonie per la ratifica. La Costituzione venne completata nel settembre 1787 dalla convenzione di Filadelfia e ratificata nel giugno 1788. Entrò in vigore nel marzo 1789 e da allora è stata modificata 27 volte, per soddisfare le esigenze di una nazione che è profondamente cambiata nel corso dei secoli. In generale, i primi dieci emendamenti, noti collettivamente come Bill of Rights (la "Carta dei Diritti"), offrono protezioni specifiche per le libertà e la giustizia relative agli individui e pongono restrizioni ai poteri del governo. La maggior parte dei diciassette emendamenti successivi ampliano ulteriormente le protezioni dei diritti civili individuali. Altri affrontano questioni relative all'autorità federale o modificano i processi e le procedure del governo. Tutte e quattro le pagine della Costituzione originale sono scritte su pergamena.Secondo il Senato degli Stati Uniti: "Le prime tre parole della Costituzione—«We the People» ("Noi, il Popolo")—affermano che il governo degli Stati Uniti esiste per servire i suoi cittadini. Per oltre due secoli la robusta Costituzione è rimasta in vigore perché i suoi autori hanno sapientemente separato ed equilibrato i poteri dello stato così da salvaguardare gli interessi della maggioranza, i diritti delle minoranze, delle libertà e dell'uguaglianza, del governo federale e di quelli dei singoli stati". È la prima, e più antica, costituzione scritta e codificata in vigore ancora oggi e la sua stesura ed entrata in vigore hanno segnato un momento di enorme importanza nella storia della democrazia che ha influenzato le successive costituzioni di molte altre nazioni.
Atlantide (AFI: /aˈtlantide/; in greco Ἀτλαντὶς νῆσος, "isola di Atlante") è un'isola leggendaria, il cui mito è menzionato per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo (17a-27b) e Crizia, nel IV secolo a.C. Secondo il racconto di Platone, Atlantide sarebbe stata una potenza navale situata "oltre le Colonne d'Ercole", che avrebbe conquistato molte parti dell'Europa occidentale e dell'Africa novemila anni prima del tempo di Solone (cioè approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l'invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata "in un singolo giorno e notte di disgrazia" per opera di Poseidone. Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, leggendario governatore dell'oceano Atlantico, figlio di Poseidone, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola. La descrizione geografica sembra anche indicare le Americhe come un continente circondato da un vero mare, in contrapposizione al mar Mediterraneo, definito "un porto di angusto ingresso".Essendo una storia funzionale ai dialoghi di Platone, Atlantide è generalmente vista come un mito concepito dal filosofo greco per illustrare le proprie idee politiche. Benché la funzione di Atlantide sembri chiara alla maggior parte degli studiosi, essi disputano su quanto e come il racconto di Platone possa essere ispirato da eventuali tradizioni più antiche. Alcuni argomentano che Platone si basò sulla memoria di eventi passati come l'eruzione vulcanica di Thera o la Guerra di Troia, mentre altri insistono che egli trasse ispirazione da eventi contemporanei come la distruzione di Elice nel 373 a.C. o la fallita invasione ateniese della Sicilia nel 415–413 a.C. La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori. Quasi ignorata nel Medioevo, la storia di Atlantide fu riscoperta dagli umanisti nell'era moderna. La descrizione di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori rinascimentali, come La nuova Atlantide di Bacone. Al tema sono state dedicate alcune migliaia di libri e saggi. Atlantide ispira la letteratura contemporanea, soprattutto quella fantasy, ma anche la fantascienza, i fumetti, i film, i videogiochi, essendo divenuta sinonimo di ogni e qualsiasi ipotetica civiltà perduta nel remoto passato.
Con il termine gangster si identifica un membro di un'organizzazione criminale, generalmente di bande organizzate o anche di stampo mafioso. I gangster sono criminali organizzati che hanno la propria occupazione in attività o imprese criminali. Il termine è molto diffuso soprattutto negli Stati Uniti d'America, dove indica i membri di una banda criminale organizzata, ossia gang.
Il federalismo indica la condizione di un insieme di entità autonome, legate però tra loro dal vincolo di un patto (in latino, appunto, foedus, "patto, alleanza"). L'accezione comune del termine appartiene all'ambito politico: il federalismo è la dottrina che appoggia e favorisce un processo di unione tra diversi Stati (a volte denominati anche soggetti federali, Länder, commonwealth, territori, province, ecc.) con una Costituzione e un governo comune, ma che mantengono però in diversi settori le proprie leggi. L'unità che si viene a creare è spesso chiamata federazione (mentre quando manchino anche una Costituzione condivisa e un governo comune si parla di confederazione). I due livelli in cui è costituzionalmente diviso il potere sono distinti tra loro e sia il governo centrale, sia i singoli Stati federati, hanno sovranità nelle rispettive competenze. I sostenitori di questo sistema politico vengono chiamati federalisti. I diversi membri di questo insieme possono riconoscersi nell'autorità di un capo che li rappresenti tutti (un monarca, un capo di governo, o anche - in un contesto trascendente - una divinità), oppure convergere in un'assemblea generale. In senso più ampio, inoltre, soprattutto nel dibattito politico italiano, si parla spesso di federalismo in riferimento ad un crescente decentramento nella gestione pubblica dell'amministrazione dello Stato, in cui si vorrebbe attribuire ai singoli enti locali una maggiore autonomia nella raccolta delle imposte e nell'amministrazione delle proprie entrate e delle spese.
Il Partito Repubblicano (in inglese: Republican Party), popolarmente noto come «Grand Old Party» (GOP) e come il «partito di Lincoln», è uno dei due principali partiti del sistema politico degli Stati Uniti insieme al Partito Democratico. Fondato col nome moderno nel 1854 da ex esponenti dei Whig e del Suolo Libero nonché militanti di preesistenti movimenti antischiavisti per opporsi al governo Democratico dell'epoca e contrastare la temuta espansione nell'Ovest del sistema schiavistico degli Stati meridionali, posizionandosi alla sinistra del Partito Democratico nelle questioni economiche e sociali, rimane uno dei partiti più antichi del mondo tra quelli ancora attivi. I Whig furono l'unione di diversi partiti minori, tra cui quello Anti-Massonico e Nazionale Repubblicano. Quest'ultimo fu a sua volta l'unione di ex esponenti Federalisti e Democratici-Repubblicani, i quali andarono a formare il Partito Democratico in sostegno di Andrew Jackson mentre i Nazionali Repubblicani sostennero l'ex Democratico-Repubblicano John Quincy Adams nelle elezioni presidenziali del 1828, facendo quindi risalire i Repubblicani a entrambi i primi due partiti nazionali. Nel contesto politico statunitense odierno è ormai considerato come il partito della destra conservatrice (pur con le sue fazioni interne di centro-destra, della destra cristiana e di quella libertariana) in contrapposizione al Partito Democratico, che è invece diventato il partito liberale, considerato un'unione del liberalismo sociale e del progressismo. Perlomeno fino alla scissione del 1912, con il posizionamento contemporaneo dei Democratici sul fronte di sinistra e con l'avvento del New Deal del Democratico Franklin Delano Roosevelt negli anni 1930, il Partito Repubblicano era considerato un partito più liberal-progressista degli avversari (i conservatori-populisti Democratici del Sud appoggiarono la segregazione razziale), anche se a livello locale e statale ciò non si realizzò almeno sino agli anni 1980 e 1990, in quanto i sudisti preferivano le politiche economiche Democratiche, ma ciò venne meno quando entrambi i partiti appoggiarono il neoliberismo. Promotore dell'industria nell'Ottocento e delle imprese nel Novecento, il Partito Repubblicano si è spostato verso il liberismo nelle questioni economiche, ma rimase liberal-progressista in quelle sociali perlomeno fino agli anni 1960. Fu dagli anni 1950 e 1960, dominati dalla presidenza dell'eroe di guerra Dwight D. Eisenhower in un clima di guerra fredda caratterizzato dall'intensificarsi dell'anticomunismo e dalla presa di distanza dalla politica statalista del New Deal, oltre che per il movimento per i diritti civili degli anni 1960 (approvato dal Partito Democratico durante le presidenze di John Fitzgerald Kennedy e Lyndon B. Johnson) e della cosiddetta strategia del Sud che prevedeva una retorica razzista o per lo meno più accondiscendente per tali elettori per attirarsi il consenso dei bianchi del Sud, che il partito assunse definitivamente la fisionomia conservatrice moderna. Questa strategia servì ai Repubblicani per trasformare il Sud Democratico in quello Repubblicano attuale, cambiando sempre più gli ideali razzisti che hanno sempre caratterizzato il Sud Democratico, ma che ancora oggi viene stereotipato in tale modo. Sulle questioni di politica estera entrambi i partiti Repubblicani e Democratici hanno cambiato diverse volte le rispettive politiche. Inizialmente scettici del destino manifesto e dell'espansione a ovest a causa del problema della schiavitù che voleva fermare e che alla fine abolì sotto la presidenza di Abraham Lincoln, seppur a costo di una cruenta guerra civile negli anni 1860 contro i secessionisti schiavisti sudisti che formarono gli Stati Confederati d'America per mantenere l'Unione, i Repubblicani sono diventati imperialisti e interventisti sotto la presidenza dei progressisti William McKinley e Theodore Roosevelt e poi isolazionisti in opposizione ai Democratici guidati da Thomas Woodrow Wilson, formando il blocco della cosiddetta vecchia destra. Durante la guerra fredda furono promotori dell'anticomunismo come i Democratici, ma con Eisenhower e i suoi sostenitori avversari dell'ultraconservatore Repubblicano Joseph McCarthy, censurato nel 1954. A partire dagli anni 1950 e 1960 c'è un'unione nota come fusionismo tra conservatori e libertariani che porta al moderno conservatorismo del partito con la candidatura alle elezioni presidenziali del 1964 di Barry Goldwater, che seppur sconfitto dal Democratico Johnson portò all'elezione di Richard Nixon (1969-1974) e all'ascesa di Ronald Reagan (1981-1989), seppur lo stesso Goldwater criticò l'influsso della destra cristiana. Molti di questi libertariani sono sostenitori del vecchio isolazionismo in opposizione al neoconservatorismo che domina il partito sin dalla guerra fredda.
L'America del Sud o Sud America o America meridionale è la parte del continente americano posta a sud dell'Istmo di Panama fino a Capo Horn/Capo Froward, comprendendo buona parte dell'America Latina, una delle tre macroregioni in cui attualmente viene suddivisa l'America assieme all'America settentrionale e l'America centrale. Nella letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, è considerata un subcontinente, facente parte del continente America, mentre secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa sarebbe invece un continente a sé stante. Contenuta interamente nell'emisfero occidentale e per la maggior parte nell'emisfero australe, è bagnata ad ovest dall'oceano Pacifico, a nord e ad est dall'oceano Atlantico; a nord-ovest confina con l'America centrale attraverso l'istmo di Panama. Ha una superficie di 17804990 km², che corrisponde a quasi il 12,7% delle terre emerse; nel 2016 la sua popolazione è stata stimata sui 422,5 milioni di abitanti.
Benjamin Franklin, in italiano anche Beniamino Franklin (Boston, 17 gennaio 1706 – Filadelfia, 17 aprile 1790), è stato uno scienziato e politico statunitense. Poliedrico negli interessi, fu uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti. Svolse attività di giornalista, pubblicista, autore, tipografo, diplomatico, attivista, inventore, scienziato e politico. Fu tra i protagonisti della Rivoluzione americana. Diede contributi importanti allo studio dell'elettricità e fu un appassionato di meteorologia e anatomia. Inventò il parafulmine, le lenti bifocali, l'armonica a bicchieri e un modello di stufa-caminetto noto nel mondo anglosassone come stufa Franklin.Per la sua notorietà e multiforme attività, gli viene attribuita l'invenzione di diversi altri dispositivi che in realtà semplicemente utilizzò, portandoli alla pubblica attenzione, o migliorò, come l'odometro. Contribuì sia alla creazione della prima biblioteca pubblica statunitense che del primo dipartimento di vigili del fuoco volontari della Pennsylvania. Benjamin Franklin, incarnazione dello spirito illuminista e incarnazione del self-made man in quanto intellettuale autodidatta, si guadagnò il titolo di "Primo Americano" per la sua infaticabile campagna per l'unità delle tredici colonie originarie.Fu una figura fondamentale nella definizione dell'ethos statunitense come fusione di valori pragmatici (quali il duro lavoro e l'importanza dell'educazione e della parsimonia) e democratici (lo spirito comunitario e l'opposizione all'autoritarismo, sia politico che religioso), nello spirito razionale e tollerante dell'Illuminismo. Secondo le parole dello storico Henry Steele Commager, "In Franklin poterono fondersi le virtù del Puritanesimo senza i suoi difetti e la luce dell'Illuminismo senza il suo ardore eccessivo." Walter Isaacson definisce Franklin, "il più dotato americano della sua era e colui che più influenzò il tipo di società che gli Stati Uniti sarebbero diventati."
La Nuova Inghilterra (in inglese New England) è una regione degli Stati Uniti d'America situata nella parte nordorientale del Paese e insieme al Medio Atlantico forma la regione censuaria del Nordest. La città più popolosa della Nuova Inghilterra è Boston, che è pure il suo maggior centro culturale, economico e politico. Si affaccia sull'oceano Atlantico ed è formata da sei Stati: Maine New Hampshire Massachusetts Vermont Connecticut Rhode IslandLa Nuova Inghilterra fu la prima regione degli Stati Uniti a definire una propria identità. Originariamente abitata da popolazioni native, all'inizio del XVII secolo iniziò a ricevere i Padri Pellegrini, soprattutto appartenenti a minoranze religiose inglesi, che fuggivano dalle persecuzioni religiose in Europa. Nel XVIII secolo quelle del New England furono le prime colonie britanniche nel Nord America a elaborare progetti per l'indipendenza dalla Corona inglese, anche se la regione si opporrà alla guerra del 1812 contro il Regno Unito. Nel corso del XIX secolo il New England giocò un ruolo basilare nell'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, fu la culla della letteratura e della filosofia statunitense e il primo luogo nel Nord America in cui si manifestarono gli effetti della rivoluzione industriale. Per riferirsi a un abitante della Nuova Inghilterra in inglese si usano i termini New Englander e Yankee.
Aldo Romeo Luigi Moro (Maglie, 23 settembre 1916 – Roma, 9 maggio 1978) è stato un politico, accademico e giurista italiano. Tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne prima segretario (1959) e poi presidente (1976) e fu più volte ministro. Cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri, guidò governi di centro-sinistra (1963-68) promuovendo nel periodo 1974-76 la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano attraverso il cosiddetto compromesso storico. Fu rapito il 16 marzo 1978 e assassinato il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. È uno dei quattro Presidenti del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana ad aver ricoperto questa carica per un periodo cumulativo maggiore di cinque anni.
Frederick William Benteen (Petersburg, 24 agosto 1834 – Atlanta, 22 giugno 1898) è stato un generale statunitense durante la guerra di secessione americana, le campagne indiane e la grande guerra Sioux del 1876 combattuta contro Lakota e Cheyenne settentrionali.. Benteen è conosciuto soprattutto per aver comandato un battaglione (compagnie D, H e K) del 7º cavalleria nella battaglia del Little Bighorn di fine giugno 1876. Mentre stava facendo una ricognizione nella zona, il capitano Benteen ricevette l'ordine urgente dal superiore George Armstrong Custer di prendere tutte le munizioni a sua disposizione e unirsi all'attacco a sorpresa di Custer ad un grande accampamento indiano. Il ritardo di Benteen nell'esecuzione dell'ordine è uno degli aspetti più controversi della famosa battaglia, che si concluse con la morte di Custer e l'annichilimento completo delle cinque compagnie di cavalleria che formavano il distaccamento di Custer.
L'America (AFI: /aˈmɛrika/), chiamata anche Continente Nuovo o Nuovo Mondo, è il continente della Terra che si estende completamente nell'emisfero occidentale. Secondo la letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, il continente americano è formato da due subcontinenti: l'America del Nord e l'America del Sud. La parte meridionale dell'America del Nord è detta America Centrale. Le varie parti del continente sono dette nel loro complesso, "le Americhe". Secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa, invece, l'America è considerata uno dei supercontinenti della Terra e le sue parti settentrionale e meridionale sono considerate continenti a sé stanti, separati dall'Istmo di Panama. Costituisce l'8,3% della superficie totale della Terra e il 28,4% delle terre emerse. Il rilievo è dominato dalle catene montuose delle Montagne Rocciose e delle Ande, entrambe poste lungo le coste occidentali del continente. Il lato orientale dell'America è dominato da grandi bacini fluviali, come il Rio delle Amazzoni, il Mississippi, e il Río de la Plata. L'estensione è di 14 000 km (8 699 mi) secondo l'orientamento nord-sud. Il clima e l'ecologia variano fortemente in America e vanno dalla tundra artica di Canada, Groenlandia e Alaska, alle foreste pluviali tropicali di America Centrale e America Meridionale. Quando l'America del nord e l'America del sud si unirono, 3 milioni di anni fa, si verificò il cosiddetto grande scambio americano, uno scambio intercontinentale che portò alla diffusione di molte specie viventi esistenti nelle due parti dell'America, come il puma, l'istrice, e il colibrì. Più di un miliardo di persone vivono in America (più del 14% della popolazione mondiale): i paesi più popolosi sono gli Stati Uniti d'America, il Brasile e il Messico, mentre le città più popolose sono Città del Messico, San Paolo e New York. I primi insediamenti umani provengono dall'Asia e risalgono a circa 13-14 000 anni prima dell'era volgare. Una seconda migrazione di popolazioni parlanti il na-dene si verificò successivamente, ancora dall'Asia. L'ulteriore successiva migrazione degli Inuit nell'area neoartica intorno al XXXVI secolo a.C. ha completato quello che è generalmente considerato come l'insediamento originario in America da parte dei popoli indigeni. I viaggi di Cristoforo Colombo tra il 1492 e il 1502 posero l'America in contatto permanente con le potenze europee (e successivamente, anche extraeuropee) del Vecchio Mondo, il che portò al cosiddetto "scambio colombiano". Le malattie introdotte da Europa e Africa devastarono i popoli indigeni, mentre le potenze europee colonizzarono l'America. L'emigrazione di massa dall'Europa, tra cui un gran numero di servi a contratto, e l'immigrazione forzata di schiavi africani in gran parte sostituirono i popoli indigeni. A partire dalla Guerra d'indipendenza americana nel 1776 e nel 1791, iniziò il processo di decolonizzazione dell'America e oggi quasi tutti i paesi americani sono indipendenti. L'eredità della colonizzazione e della dominazione europea è grande: l'America ha molti tratti culturali comuni con l'Europa, in particolare la predominante adesione al cristianesimo e l'uso delle lingue indoeuropee (principalmente spagnolo, inglese, portoghese e francese).
Il Massachusetts (AFI: [massaˈʧusets]; in inglese: [mæsəˈtʃuːsɨts], ), ufficialmente Commonwealth del Massachusetts, è uno dei cinquanta Stati federati che compongono gli Stati Uniti d'America ed è situato nella regione della Nuova Inghilterra. Confina a nord con il New Hampshire e il Vermont, a ovest con lo Stato di New York, a sud con il Connecticut e il Rhode Island, e a est con l'oceano Atlantico. È il 7º più piccolo e il 15º più popoloso tra i 50 stati degli Stati Uniti. Lo Stato dispone di due aree metropolitane distinte: la Greater Boston (Grande Boston) a est e l'area metropolitana di Springfield a ovest. Circa due terzi della popolazione del Massachusetts vive nella Grande Boston. Molte delle città e contee del Massachusetts hanno nomi identici a quelli in Inghilterra. Il Massachusetts è il più popoloso dei sei stati del New England e ha il sesto più alto PIL pro capite della nazione. Inoltre è al secondo posto tra i 50 Stati americani per l’Indice di sviluppo umano (ISU) che mette a confronto i livelli di salute, reddito ed istruzione. Il soprannome dello Stato è The Bay State, ma sulle targhe automobilistiche è riportata la dicitura The Spirit of America. Gli animali simbolo dello stato sono il merluzzo e il Boston terrier. Lo Stato ha avuto un ruolo storico, culturale e commerciale molto significativo nella storia americana. Plymouth è stato il sito della colonia fondata nel 1620 dai Padri Pellegrini, i passeggeri della Mayflower. La Harvard University, fondata nel 1636, è il più antico istituto di istruzione superiore negli Stati Uniti. Nel 1692, la città di Salem e le zone circostanti hanno vissuto uno dei maggiori episodi di isteria di massa negli Stati Uniti, le streghe di Salem. Nel tardo XVIII secolo, Boston è diventata nota come la "Culla della Libertà" per l'agitazione che da lì ha portato alla rivoluzione americana e all'indipendenza degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna. Nel 1777, il generale Henry Knox ha fondato la Springfield Armory, che durante la rivoluzione industriale ha catalizzato numerosi importanti progressi tecnologici, tra cui le parti intercambiabili. Nel 1786, la Shays' Rebellion, una rivolta populista guidata da veterani scontenti della guerra rivoluzionaria, ha portato direttamente alla convenzione costituzionale degli Stati Uniti. Prima della guerra civile americana, il Massachusetts era un importante centro per i movimenti trascendentalisti e abolizionisti. Nel 1837, il Mount Holyoke College, il primo college degli Stati Uniti per le donne, è stato inaugurato nella città di South Hadley. Nel tardo XIX secolo, gli (ora) sport olimpici della pallacanestro e della pallavolo sono stati inventati rispettivamente nelle città del Massachusetts occidentale Springfield e Holyoke. Nel 2004, il Massachusetts è diventato il primo Stato americano a riconoscere legalmente il matrimonio tra persone dello stesso sesso in conseguenza della decisione della Corte Suprema dello Stato. Il Massachusetts ha contribuito al servizio nazionale di molti politici di primo piano, compresi i membri della famiglia Adams e della famiglia Kennedy.
Pisa (, AFI: /ˈpisa/ o /ˈpiza/) è un comune italiano di 89 498 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Si inserisce in un territorio con caratteristiche omogenee, denominato area pisana, che con i vicini comuni di Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, arriva a formare un sistema urbano di circa 195 000 abitanti distribuiti su 475 km². Inoltre con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri nel 2017, Pisa ospita l'aeroporto più rilevante della Toscana, il Galileo Galilei. Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi greci provenienti dall'omonima città greca di Pisa, distrutta nel VI secolo a.C in seguito alla fuga dei suoi abitanti, i quali poi si imbarcarono e casualmente raggiunsero le sponde del Tirreno dove diedero vita al nuovo insediamento. Tra i monumenti più importanti della città vi è la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell'umanità, con la Cattedrale edificata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la Torre pendente, campanile del XII secolo, oggi uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo per via della sua caratteristica inclinazione. La città è la sede di tre tra le più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa, l'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, nonché la più grande sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri numerosi istituti di ricerca. Il territorio comunale si affaccia direttamente sul Mar Ligure con le sue tre frazioni litoranee (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone). La città di Pisa in passato fu un'importante repubblica marinara.
La storia della scienza riguarda le vicende, i personaggi e le scoperte che hanno contribuito al progresso scientifico. Essa ha prodotto quella che oggi è considerata la scienza moderna, ossia un corpo di conoscenze empiricamente controllabile, una comunità di studiosi e una serie di tecniche per investigare l'universo note come metodo scientifico, che si è evoluto a partire dai loro precursori, risalendo fino alla preistoria. La rivoluzione scientifica vide l'introduzione del moderno metodo scientifico a guidare il processo di valutazione della conoscenza. Questo cambiamento è considerato così fondamentale che le indagini ad esso precedenti sono per lo più considerate prescientifiche. Molti, tuttavia, ritengono che la filosofia naturale antica possa rientrare all'interno del campo di competenza della storia della scienza.
Gli italoamericani sono un gruppo etnico degli Stati Uniti d’America composto da differenti sottogruppi che si identificano tutti con l’ascendenza italiana, non necessariamente di cultura peninsulare o possessori di cittadinanza italiana, né tantomeno di Lingua italiana. Il termine italoamericani include sia italiani di prima generazione che abitano (o hanno risieduto dal XVII secolo) negli Stati Uniti d'America in modo permanente o comunque per un periodo significativo della loro vita; sia le persone nate in Italia ed emigrate negli Stati Uniti d'America; sia quelle nate negli Stati Uniti d'America da genitori italiani, nonché tutti i loro discendenti (dalla terza generazione in poi) che si identifichino come appartenenti ad essa. La eterogeneità delle discendenze e delle influenze socio-culturali nelle generazioni di Italiani-Americani hanno portato alla considerazione che gli italoamericani abbiano, nella maggior parte dei casi, un’identità propria ben distinta nelle dinamiche, nella linguistica (Lingua italoamericana) e nelle abitudini sociali da quella propriamente detta “Cultura italiana”.
Stati Confederati d'America (in inglese: Confederate States of America), abbreviato in CSA, è la denominazione ufficiale assunta l'8 febbraio 1861 da un nuovo paese costituito per accordo tra i sette Stati che, fra il dicembre 1860 e il febbraio 1861, avevano dichiarato la propria secessione dagli Stati Uniti d'America. Poiché dopo due mesi dalla costituzione della Confederazione scoppiò la guerra di secessione statunitense, che terminò con l'estinzione della Confederazione stessa, la storia degli Stati Confederati coincide in larghissima misura con quella della guerra.
Franklin Delano Roosevelt, menzionato anche come Franklin D. Roosevelt o solo con le iniziali FDR (Hyde Park, 30 gennaio 1882 – Warm Springs, 12 aprile 1945), è stato un politico statunitense, 32º presidente degli Stati Uniti d'America dal 1933 al 1945. Figura centrale del XX secolo, è stato l'unico presidente degli Stati Uniti a essere eletto per più di due mandati consecutivi, vincendo le elezioni presidenziali per quattro volte (1932, 1936, 1940, 1944), rimanendo in carica dal 1933 fino alla sua morte, nell'aprile del 1945, poco dopo l'inizio del quarto mandato. Larga parte della sua fama è dovuta al vasto e radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937, conosciuto con il nome di New Deal, grazie al quale gli Stati Uniti riuscirono a superare la grande depressione dei primi anni trenta. Fra le sue più importanti innovazioni vanno ricordati il Social Security Act — con il quale vennero introdotte per la prima volta negli Stati Uniti l'assistenza sociale e le indennità di disoccupazione e vecchiaia — e la creazione della Securities and Exchange Commission (SEC), l'Agenzia federale per il controllo del mercato azionario. Coinvolse gli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale a seguito dell'attacco di Pearl Harbor e con il suo ottimismo, la sua calma e la sua capacità di giudizio, ebbe un ruolo di grande rilievo nel grandioso sviluppo della potenza militare statunitense, nella conduzione politico-strategica della guerra, nel consolidamento della "Grande Alleanza" con il Regno Unito di Winston Churchill e l'Unione Sovietica di Stalin e nelle decisioni geopolitiche della fase finale del conflitto. Sostenne anche, a partire dal 1942, lo sviluppo e la costruzione delle prime bombe atomiche della storia dell'umanità che verranno impiegate dal suo successore Harry Truman sulle città di Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Diede inoltre un contributo fondamentale alla formazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Roosevelt è spesso considerato dagli studiosi fra i tre più popolari presidenti degli Stati Uniti, assieme a Abraham Lincoln e George Washington.
Domenico Modugno (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6 agosto 1994) è stato un cantautore, chitarrista, attore, regista e politico italiano. Considerato uno dei padri della musica leggera italiana e uno tra i più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, nonché recitato in 13 spettacoli teatrali e condotto alcuni programmi televisivi; ha inoltre vinto quattro Festival di Sanremo, nel primo dei quali, nel 1958, con Nel blu dipinto di blu, (di cui era anche autore, cosa che lo rende il primo cantautore in gara nella storia della manifestazione) universalmente nota anche come Volare e destinata a diventare una delle canzoni italiane più conosciute, se non la più conosciuta e dal quale ne derivò il soprannome di Mr. Volare. Modugno è anche uno dei due cantanti italiani, insieme a Renato Carosone, ad aver venduto dischi all'epoca negli Stati Uniti senza inciderli in inglese. Nei suoi ultimi anni fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale. È tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie. Secondo i dati riportati dalla SIAE, Nel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 a oggi.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980 si svolsero il 4 novembre. La sfida oppose il governatore repubblicano della California Ronald Reagan e il presidente democratico uscente Jimmy Carter. La vittoria di Reagan determinò uno dei rari casi in cui il presidente uscente non ottenne la riconferma.
L'America centrale o Centro America (alternativamente: Centro-America o Centroamerica) è una delle tre principali macroregioni, distinte per posizione geografica, in cui attualmente viene suddivisa l'intera America (le altre due macroregioni sono l'America Settentrionale e l'America Meridionale). In particolare l'America centrale rappresenta la parte minoritaria di quello che secondo alcuni geografi è il continente nordamericano mentre secondo altri geografi è il subcontinente nordamericano.Caratteristica peculiare dell'America centrale è quella di essere un "ponte" fra le due Americhe (l'America del Nord e l'America del Sud) e nello stesso tempo un'area di passaggio fra i due maggiori oceani della Terra, il Pacifico e l'Atlantico, grazie alla presenza del canale di Panama.
Donald John Trump (AFI: [ˈdɑnəɫd ˈʤɑn ˈtʰɹʌmp]; New York, 14 giugno 1946) è un politico, imprenditore e personaggio televisivo statunitense, 45º presidente degli Stati Uniti d'America dal 2017 al 2021. Nato e cresciuto nel Queens, borough di New York, figlio del facoltoso imprenditore Fred Trump, Trump ha frequentato la Fordham University e, in seguito, la Wharton School of the University of Pennsylvania, dove si è laureato come baccelliere in economia nel 1968. Nel 1971 è diventato presidente dell'azienda paterna, la Elizabeth Trump & Son, ribattezzandola Trump Organization; ha esteso gli ambiti di attività dell'azienda, costruendo grattacieli (tra cui la Trump Tower), numerosi hotel (tra cui il Trump International Hotel and Tower), casinò, campi da golf e svariati altri edifici. Trump ha fondato diverse altre aziende e agenzie, tutte affiliate alla Trump Organization, come la Trump Model Management e la Trump Mortgage. Trump è stato coinvolto in oltre 4000 cause legali, tra cui sei bancarotte. Le sue strategie di gestione del marchio e il suo stile di vita opulento hanno contribuito a renderlo un personaggio celebre, la cui fama è stata accresciuta da camei in film e serie televisive, apparizioni in diversi concorsi di bellezza come Miss Universo, Miss Teen USA e Miss USA (di cui è stato proprietario dal 1996 al 2015), così come dalla popolarità del programma televisivo The Apprentice, da lui stesso prodotto e condotto fra il 2004 e il 2015. Con un patrimonio stimato in 3,1 miliardi di dollari, nel 2018 si è classificato in 766ª posizione nella lista delle persone più ricche del mondo stilata da Forbes, che nel 2016 lo aveva indicato come la seconda persona più potente al mondo, dietro Vladimir Putin, mentre sempre nel 2016 il settimanale statunitense Time lo ha prescelto quale persona dell'anno.Le posizioni politiche di Trump sono state descritte come populiste, protezionistiche, isolazioniste e nazionaliste. Inizialmente aderente al Partito Riformista (per cui è stato candidato alle elezioni presidenziali del 2000) e al Partito Democratico, si è successivamente affiliato al Partito Repubblicano, per il quale ha corso come candidato alle elezioni presidenziali del 2016, battendo a sorpresa la candidata democratica Hillary Clinton. Trump è il primo presidente americano a non aver ricoperto alcun carica pubblica o militare prima della sua elezione, nonché il più anziano al momento dell'assunzione dell'incarico, venendo poi superato dal suo successore Joe Biden. Durante la campagna elettorale e la sua presidenza, Trump ha fatto largo uso dei social network per diffondere notizie non supportate da fonti e teorie cospirazioniste, attirandosi numerose critiche. Diverse sue dichiarazioni sono state definite da giornalisti, avversari e attivisti come razziste o di natura discriminatoria. Coinvolto nello scandalo Russiagate, è stato accusato dal procuratore speciale Robert Mueller di aver beneficiato delle interferenze russe nelle elezioni del 2016, ma senza avere le prove necessarie per essere messo sotto processo. Durante la sua presidenza ha imposto il divieto di accesso negli Stati Uniti a cittadini provenienti da diversi Paesi a predominanza musulmana e promosso il rafforzamento del muro al confine tra Messico e Stati Uniti per fronteggiare l'immigrazione. Ha nominato tre giudici della corte suprema: Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett. Nell'ultimo anno di presidenza ha affrontato la pandemia di COVID-19, sottovalutando i rischi per la salute, ignorando o contestando le raccomandazioni di medici ed esperti e promuovendo false informazioni su trattamenti medici alternativi. Al 21 gennaio 2021, la pandemia ha causato 400.000 morti negli Stati Uniti. In politica estera, Trump ha assunto posizioni isolazioniste, rinegoziando l'Accordo nordamericano per il libero scambio e l'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada e ritirandosi dal Partenariato Trans-Pacifico, dall'Accordo di Parigi e dall'Accordo sul nucleare iraniano. Ha imposto alti dazi doganali che hanno scatenato una guerra commerciale con la Cina, ha ordinato l'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani e ha ritirato le truppe americane in Siria. Ha incontrato per tre volte il leader nordcoreano Kim Jong-un, diventando il primo presidente americano a mettere piede in Corea del Nord, ma le negoziazioni per un accordo di pace hanno portato ad un nulla di fatto. Ha preso attivamente parte alle negoziazioni degli Accordi di Abramo, con cui sono state normalizzate le relazioni diplomatiche tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Nel 2019 è stato coinvolto in un nuovo scandalo, denominato Ucrainagate, venendo accusato di aver fatto pressioni indebite all'Ucraina e ad altri Paesi per ottenere documenti compromettenti su Joe Biden, suo avversario alle elezioni presidenziali del 2020. È diventato il terzo presidente della storia ad essere messo in stato di accusa dalla Camera dei rappresentanti, dopo Andrew Johnson (1868) e Bill Clinton (1998), ma è stato assolto dal Senato. Ricandidatosi alle elezioni del 2020, viene sconfitto dal rivale democratico Joe Biden. Si è tuttavia rifiutato di riconoscere l’esito delle votazioni e la vittoria dello sfidante, annunciando ricorsi legali per presunti brogli. Tutti i ricorsi sono stati respinti dagli organismi giudicanti di competenza. Il 6 gennaio 2021, durante le votazioni del Congresso che hanno certificato la vittoria di Biden, dei manifestanti fedeli a Trump hanno assaltato ed occupato il Campidoglio, portando alla sospensione della seduta e all'evacuazione della struttura. In seguito ai fatti di Capitol Hill, il 13 gennaio viene nuovamente messo sotto accusa per "incitamento all'insurrezione", diventando l'unico presidente nella storia del paese ad essere stato sottoposto a due procedure di impeachment.
La bandiera statunitense è formata da 13 strisce orizzontali, 7 rosse e 6 bianche, alternate (la prima dall'alto è rossa). Nel quadrante superiore (sul lato dell'asta) è presente un rettangolo blu con 50 piccole stelle bianche a cinque punte, disposte su nove file da sei o cinque stelle che si alternano (la prima è da sei). Le stelle rappresentano i 50 stati federati degli Stati Uniti e le 13 strisce rappresentano le tredici colonie originarie. Viene comunemente chiamata Stars and Stripes o meno comunemente Old Glory. Questo termine però tecnicamente si riferisce alla versione con 48 stelle usata dal 1912 al 1959. La bandiera ha subìto molti cambiamenti da quando le 13 colonie britanniche dell'America settentrionale l'adottarono per la prima volta. Per i cittadini statunitensi la bandiera racchiude una ricca simbologia, infatti rappresenta la libertà e i diritti garantiti dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti ed è simbolo di libertà personale e individuale. La bandiera ha sventolato in battaglia per la prima volta a Cooch's Bridge, nel Maryland, il 3 settembre 1777, durante la guerra di indipendenza americana. Inoltre, è tuttora l'unica ad essere presente su un corpo celeste diverso dalla Terra, la Luna. La bandiera originale aveva 13 stelle e man mano che altri stati si aggiungevano all'Unione, sono state aggiunte altre stelle, ma le strisce sono rimaste sempre 13. Un'eccezione fu la bandiera a 15 stelle, che aveva anche 15 strisce. Fu questa bandiera che ispirò Francis Scott Key a scrivere The Star-Spangled Banner (la bandiera adorna di stelle), l'inno nazionale degli Stati Uniti. Quando la bandiera viene modificata con l'aggiunta di una o più stelle, il cambiamento avviene sempre il 4 luglio a Filadelfia, Pennsylvania, come conseguenza del Flag Act del 4 aprile 1818. Il 4 luglio, essendo il giorno dell'indipendenza degli Stati Uniti, si commemora la fondazione della nazione. Il cambiamento più recente da 49 a 50 stelle, avvenne nel 1960, dopo che le Hawaii diventarono uno stato. Prima di questo, l'ammissione dell'Alaska nel 1959 fece debuttare una bandiera a 49 stelle che ebbe vita breve. Se venisse creato un 51º stato, la bandiera dovrebbe essere modificata con l'aggiunta di una nuova stella il 4 luglio seguente. Il metodo approvato per distruggere una bandiera vecchia o consunta consiste nel bruciarla in una semplice cerimonia. Bruciare la bandiera è stato anche usato come gesto di protesta contro le azioni del governo statunitense. La Corte Suprema in due sentenze (Texas v. Johnson del 1989 e United States v. Eichman del 1990) ha stabilito che l'atto di bruciare la bandiera rientra nella fattispecie del "gesto simbolico utilizzato per trasmettere un messaggio" (symbolic speech): rappresenta quindi una libera espressione del pensiero ed è tutelato dal primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Lo storico britannico Sir Charles Fawcett ha suggerito che il disegno della bandiera sia derivato da quello della bandiera della Compagnia britannica delle Indie orientali.Il disegnatore dell'attuale bandiera a 50 stelle è stato Robert G. Heft.
L'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti d'America, venne commesso venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, alle 12:30 ora locale (18:30 UTC). Mentre viaggiava con la moglie Jacqueline, con il governatore John Connally (ferito gravemente) e la moglie di quest'ultimo Nellie a bordo della limousine presidenziale, Kennedy fu ferito mortalmente nella Dealey Plaza da colpi di fucile sparati dall'operaio, attivista ed ex militare Lee Harvey Oswald. Per indagare sull'accaduto venne creata un'apposita commissione d'inchiesta, la commissione Warren, le cui indagini - svolte tra il 1963 e il 1964 - affermarono che Kennedy fu colpito da un unico cecchino (lone gunman theory). Questa conclusione incontrò inizialmente un ampio sostegno da parte del pubblico statunitense, ma successivi sondaggi d'opinione, a partire dal Gallup poll del 1966, dimostrarono come molti dei lettori fossero invece di parere contrario, tanto che nel 1976 venne creato un nuovo organo, la United States House Select Committee on Assassinations (HSCA) che presentò il risultato del suo lavoro nel 1979. La HSCA, basandosi in parte su prove acustiche, ipotizzò che vi fossero stati quattro spari, di cui tre (compreso il colpo mortale) da parte di Oswald e uno forse di un altro cecchino, concludendo che lo psicolabile Lee Harvey Oswald, potrebbe avere agito nel quadro di un progetto coinvolgente più persone, secondo diversi sostenitori di varie teorie del complotto, anche se di ciò non furono trovate prove.
Cavallo Pazzo (in inglese Crazy Horse; in lakota Tashunka Uitko, Tashunka Witko o Tȟašúŋke Witkó a seconda delle traslitterazioni, letteralmente "Il suo cavallo è pazzo" comunemente tradotto come "Cavallo Pazzo", nato nella regione del Bear Butte a nord-est delle Black Hills; Territorio del Dakota, data di nascita sconosciuta, probabilmente nei primi anni 1840 – Fort Robinson, 5 settembre 1877) è stato un nativo americano della tribù degli Oglala Lakota (Sioux). Personaggio leggendario, gli sono state attribuite imprese memorabili e fantastiche, come quella che lo voleva invulnerabile ai proiettili o che narrava che il suo spirito aleggiasse ancora tra le tribù dei pellerossa.
Il Mezzogiorno o Meridione d'Italia è una macro-regione economica comprendente l'Italia meridionale e quella insulare. L'estensione geografica del Mezzogiorno d'Italia corrisponde al bacino territoriale, storico e culturale un tempo occupato dai due Regni di Sicilia e di Napoli (ufficialmente nominati Regnum Siciliae ultra Pharum e citra Pharum, ovvero "Regno di Sicilia al di là del Faro" e "al di qua del Faro"), riuniti nel 1816 nel Regno delle Due Sicilie (comprendente le attuali regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e parte della regione Lazio); la Sardegna non vi è mai rientrata, per quanto nei dati sia comunque, di solito, aggregata alla definizione di "Mezzogiorno". Lo sviluppo economico di questa macroregione è oggetto di studi da parte di enti quali la Svimez, con sede a Roma, e l'Associazione studi e ricerche per il Mezzogiorno, con sede a Napoli. L'appartenenza dell'isola di Sardegna alla suddetta macroregione è controversa, in virtù del posizionamento geografico, della storia del tutto peculiare, della specificità linguistica e culturale, nonché di svariate differenze socio-economiche rispetto alle altre regioni considerate.
La costituzione, nel diritto, è l'atto normativo fondamentale che definisce la natura, la forma, la struttura, l'attività e le regole fondamentali di un'organizzazione ovvero il vertice della gerarchia delle fonti che definisce l'ordinamento giuridico di uno Stato di diritto. Sotto il profilo sociologico, è il frutto di secoli di evoluzione storico-politica europea ed occidentale, affermatasi poi a livello mondiale con molteplici contaminazioni. Da essa discende il diritto costituzionale. Il termine, spesso, indica la legge fondamentale di uno Stato, ovvero il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto, mentre per l'atto fondamentale di altri enti, pubblici o privati, viene solitamente adottata la denominazione di statuto.
Con il termine America Latina si intende comunemente la parte dell'America composta dagli Stati che furono colonizzati da nazioni quali Spagna, Portogallo e Francia, in cui si parlano per eredità culturale lingue neolatine quali lo spagnolo, il portoghese e il francese, comprendendo dunque il Messico (facente parte del Nordamerica), il Centroamerica e il Sudamerica.<3 Nella definizione non ci si limita alla sola connotazione linguistica, ma si tiene conto anche delle caratteristiche culturali, etniche, storiche, geografiche, religiose, politiche, sociali ed economiche. Tali considerazioni sono valide generalmente per paesi indipendenti e autonomi. Per tale ragione è oggetto di discussioni l'appartenenza del territorio francofono del Canada all'America Latina. Invece Belize, Guyana, Suriname e altri paesi insulari delle Antille che sono tipicamente anglofoni o neerlandofoni sono esclusi dall'America Latina.
L'Associazione Calcio Pisa 1909, meglio nota come Pisa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Pisa. Fondata nel 1909 con la denominazione di Pisa Sporting Club — tuttora usata nella sua identità societaria —, e ricostituita in tre occasioni (nel 1994 come Associazione Calcio Pisa, poi come Pisa Calcio e infine di nuovo come Associazione Calcio Pisa 1909 nel 2009), vanta quale massimo successo 7 partecipazioni alla Serie A e 33 alla Serie B; nella stagione 1920-21 ha inoltre partecipato alla finale per il titolo nazionale di massima serie. Nel palmarès annovera inoltre due Coppe Mitropa, due campionati di Serie B e una Coppa Italia Serie C. Nella stagione 2020-2021 milita in Serie B.
La condizione femminile in Italia ha compiuto, nel tempo, moltissimi progressi, di gran lunga significativi; e le donne si sono viste riconoscere durante il XIX e il XX secolo sempre maggiori diritti, che precedentemente erano riconosciuti solo agli uomini. I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e pienamente riconosciuti dal 1 gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzione Italiana. Al giorno d'oggi, tuttavia, possono permanere alcune disuguaglianze in ambito politico, sociale ed economico che devono essere ancora pienamente superate. Al 2020, infatti, solo cinque donne hanno ricoperto 3 delle 5 massime cariche dello Stato: la carica di presidente del Senato è stata ricoperta da una donna per la prima volta da Maria Elisabetta Alberti Casellati, in carica dal 24 marzo 2018; quella di presidente della Camera per ben tre volte, da Nilde Iotti (1979-1992), Irene Pivetti (1994-1996) e Laura Boldrini (2013-2018); quella di presidente della Corte Costituzionale per la prima volta dal 2019 al 2020 da Marta Cartabia, in carica per 9 mesi con la scadenza naturale del suo incarico istituzionale. Due tra le cinque massime cariche dello Stato (la prima e la quarta) non ancora ricoperte da donne al momento sono quella del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.
Gli Stati federati degli Stati Uniti d'America (chiamati in inglese states) sono le entità politiche e amministrative la cui unione forma gli Stati Uniti d'America. Sono cinquanta entità subnazionali federali (di cui 4 hanno il titolo tradizionale di Commonwealth) che, insieme con il Distretto di Columbia, compongono la federazione. I singoli governi statali e il governo federale condividono la sovranità, dal momento che un cittadino statunitense è allo stesso tempo cittadino del suo Stato di residenza e dell'entità federale. La cittadinanza a livello statale non è rigida, non sono richieste autorizzazioni per un eventuale cambiamento, e la circolazione delle persone da uno Stato all'altro è libera (eccezion fatta per i condannati posti in libertà condizionale).
Boscoreale (Vuoscoriàlë in napoletano) è un comune italiano di 27 746 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839 – Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un militare statunitense. Fu ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti d'America e comandante di reparti di cavalleria durante la guerra di secessione americana e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1857 dove si diplomò nel 1861 come ultimo della sua classe. Allo scoppio della guerra civile americana venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione. Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione e il suo battesimo del fuoco avvenne nella prima battaglia di Bull Run del 21 luglio 1861. I suoi rapporti con alcuni importanti ufficiali favorirono la sua carriera, così come la sua determinazione nel comando di reparti di cavalleria. Venne promosso capitano nel 1864 e ottenne il brevetto (rango temporaneo) di maggior generale dei volontari nel 1865. Alla conclusione della campagna di Appomattox, nella quale le sue truppe giocarono un ruolo decisivo, Custer fu presente alla resa del generale Robert E. Lee nelle mani del generale Ulysses S. Grant il 9 aprile 1865. Dopo la guerra di secessione ("la grande ribellione" scrisse nella sua autobiografia) Custer mantenne il brevetto di maggior generale dei volontari fino al loro congedo definitivo nel 1866. Riassunto il grado di capitano che per progressione di carriera gli spettava, venne promosso tenente colonnello del 7th Cavalry Regiment nel luglio del 1866; nel 1867 fu invece destinato nell'ovest per prendere parte alle guerre indiane. Il 27 novembre 1868 si rese responsabile del massacro del Washita, ai danni di un accampamento di indiani Cheyenne. Custer, due suoi fratelli e tutti gli uomini del 7º cavalleria appartenenti alla colonna da lui capeggiata furono uccisi il 25 giugno 1876 nella battaglia del Little Bighorn, combattuta contro una coalizione di tribù native. La battaglia divenne popolarmente nota nella storia statunitense come Custer's Last Stand ("L'ultima resistenza di Custer"). Benché colloquialmente e popolarmente indicato come "generale", di fatto Custer non raggiunse mai questo grado in forma effettiva, bensì solo come brevetto, ovvero un grado temporaneo concesso per l'assolvimento di specifici incarichi o per la durata di una campagna o di una sola missione.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1984 si svolsero il 6 novembre. La sfida oppose il presidente repubblicano uscente Ronald Reagan e il candidato democratico Walter Mondale. Per la prima volta nella storia una donna, l'italoamericana Geraldine Ferraro, fu candidata al ruolo di vicepresidente da uno dei due maggiori partiti. Il tandem Mondale-Ferraro venne però travolto da Reagan, che si aggiudicò tutti gli stati in palio tranne il Minnesota, Stato di provenienza del candidato democratico (che vinse inoltre nel distretto federale di Washington). Rimane tutt'oggi la vittoria più larga di sempre; nessun candidato repubblicano è peraltro mai riuscito, dopo il 1984, anche solo a eguagliare il risultato elettorale che Reagan conseguì negli Stati del Nord-est, tradizionalmente fedeli ai democratici.