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La strage di via dei Georgofili è stato un attentato terroristico compiuto da Cosa nostra nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 tramite l'esplosione di un'autobomba in via dei Georgofili a Firenze, nei pressi della storica Galleria degli Uffizi. L'esplosione dell'autobomba imbottita con circa 277 chilogrammi di esplosivo provocò l'uccisione di cinque persone: i coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (31 anni) con le loro figlie Nadia Nencioni (9 anni), Caterina Nencioni (50 giorni di vita) e lo studente Dario Capolicchio (22 anni), nonché il ferimento di una quarantina di persone. Tale attentato viene inquadrato nella scia degli altri attentati del 1992-1993 che provocarono la morte di 21 persone (tra cui i giudici Falcone e Borsellino) e gravi danni al patrimonio artistico. A Corleone, il 17 novembre 2018, è stato inaugurato l'asilo nido comunale ristrutturato e intitolato alla memoria di Caterina e Nadia Nencioni.
Con la locuzione "trattativa Stato-mafia" si fa riferimento ai contatti che secondo la sentenza di primo grado del 20 aprile 2018 sono avvenuti a partire dal 1992 in seguito all'omicidio dell'onorevole Salvo Lima tra esponenti delle Istituzioni e rappresentanti di Cosa nostra. La trattativa fu portata avanti a partire dall'inizio della cosiddetta "stagione stragista" al fine di giungere a un accordo, il cui fulcro ipotizzato sarebbe stato, in sintesi, quello di porre fine alle stragi mafiose in cambio di un'attenuazione della lotta alla mafia stessa da parte dello Stato italiano (in particolare in seguito all'attività del pool di Palermo guidato da Giovanni Falcone che aveva condannato nel Maxiprocesso di Palermo centinaia di criminali mafiosi) per giungere a delle forme di reciproca convivenza. La trattativa Stato-mafia sarebbe stato quindi il risultato del ricatto della mafia esercitato attraverso le stragi, al fine di costringere lo Stato a un compromesso. Le varie ipotesi sono state a lungo oggetto di inchieste giornalistiche e di indagini giudiziarie, tuttora in corso. Secondo alcune fonti, si potrebbe anche parlare, al plurale, di "trattative Stato-mafia".
La Strage degli innocenti è un dipinto a olio su tavola (39x59 cm) attribuito a Ludovico Mazzolino o a un artista ferrarese della sua cerchia, databile a poco prima del 1525 e conservato negli Uffizi di Firenze.
Queste oscure materie (His Dark Materials) è una trilogia di genere fantasy scritta da Philip Pullman e pubblicata dal 1995 al 2000; è composta da La bussola d'oro, La lama sottile, Il cannocchiale d'ambra. Ha avuto trasposizioni cinematografiche e televisive.
L'omicidio di Ermanno Lavorini venne commesso a Vecchiano il 31 gennaio 1969; la vittima era un bambino di appena dodici anni rapito per chiedere un riscatto e poi ucciso. Il caso fu uno di quelli che destarono il massimo scalpore nella storia d'Italia del secondo dopoguerra, oltre ad essere il primo caso di rapimento di un bambino.La sparizione del bambino, le ricerche dapprima e il ritrovamento del suo corpo senza vita poi, fecero discutere per molti mesi i mezzi d'informazione italiani, destando orrore, scandalo e polemiche. Il rapimento del bambino era finalizzato al finanziamento di una associazione eversiva di monarchici che per depistare le indagini ipotizzò una falsa pista di pedofilia.
La città di Firenze fu capitale del Regno d'Italia per un breve periodo di sei anni, dal 3 febbraio 1865 al 30 giugno 1871.
La locuzione bombe del 1992-1993 indica un periodo della storia d'Italia caratterizzata da una serie di attentati con ordigni da parte di Cosa Nostra, realizzati in Italia durante i primi anni novanta del XX secolo, precisamente tra il 1992 ed il 1993. Ciò che contraddistinse il periodo fu la natura particolarmente violenta delle azioni, per le quali furono utilizzate anche autobombe. Vennero attaccati membri delle forze di polizia italiane, della magistratura italiana (Falcone e Borsellino) e uomini politici (Salvo Lima), ma anche il patrimonio culturale italiano ed anche personalità non coinvolte direttamente nel contrasto all'organizzazione, come il giornalista Maurizio Costanzo, e anche diversi cittadini italiani, con l'obiettivo di indebolire, colpire e ricattare lo Stato ed influenzare il governo e la società civile, al fine di creare le condizioni per realizzare una trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra.
L'incidente ferroviario di Viareggio, anche noto come strage di Viareggio, è stato un sinistro ferroviario avvenuto la sera del 29 giugno 2009 presso la stazione della cittadina italiana, in provincia di Lucca. Il deragliamento di un treno merci danneggiò una cisterna contenente GPL, la cui fuoriuscita innescò un incendio, presto degenerato in un'esplosione, che interessò il sedime della stazione di Viareggio qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree abitate circostanti, causando in totale 32 morti e un centinaio di feriti.
Il giardino della Memoria è un parco dedicato a tutti i caduti nella lotta contro la mafia. La sua posizione è periferica, all'uscita della città di Palermo, sorge nella frazione di Ciaculli, in una pittoresca e verde zona di circa 25.000 metri quadrati, ricca di agrumeti e alberi da frutto. L'area, che sorge sotto il monte Grifone, è nota per il mandarino tardivo di Ciaculli. Il giardino della Memoria è stato istituito nel sito di Ciaculli il 5 gennaio 2005.
La Galleria degli Uffizi è un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantità e qualità delle opere raccolte uno dei più importanti musei del mondo. Vi si trovano la più cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, Dürer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sarà ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture. Il museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, è una delle più cospicue ed importanti al mondo. Nel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact).
Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 – Firenze, 8 luglio 1956) è stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra' Bonaventura. Intellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo. Passò da una posizione all'altra su più fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convertì dall'anticlericalismo e dall'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; passò dal maledettismo e dall'interventismo convinto (prima del 1915) all'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Morì nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952. Pressoché rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo definì un autore "immeritatamente dimenticato".
«Cosa nostra» (nel linguaggio comune genericamente detta mafia siciliana o semplicemente mafia) è un'espressione utilizzata per indicare un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia e in più parti del mondo. Questo termine viene oggi utilizzato per riferirsi esclusivamente alla mafia di origine siciliana (anche per indicare le sue ramificazioni internazionali, specie negli Stati Uniti d'America, dove viene identificata come Cosa nostra statunitense, sebbene oggi entrambe abbiano diffusione a carattere internazionale), per distinguerla dalle altre associazioni ed organizzazioni mafiose. Gli interventi di contrasto da parte dello Stato italiano si sono fatti più decisi a partire dagli anni ottanta del XX secolo, attraverso le indagini del cosiddetto "pool antimafia" creato dal giudice Rocco Chinnici e in seguito diretto da Antonino Caponnetto. Facevano parte del pool anche i magistrati Giuseppe Di Lello, Leonardo Guarnotta, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il Clan dei Casalesi è uno dei più potenti clan camorristici e una delle più potenti organizzazioni criminali al mondo. Originario di San Cipriano d’Aversa, fu formato nella seconda metà del XX secolo.Si connota come un cartello criminale avente i tratti tipici paragonabili alla 'ndrangheta o a cosa nostra. Oltre che nella provincia di Caserta, il clan risulta attivo anche in altre regioni del paese come Veneto ed Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Modena e Reggio Emilia.All'estero, il clan è attivo in altri paesi europei, come in Spagna, dove gestisce un canale di distribuzione della cocaina proveniente dal Sud America. E in Svizzera e Romania dove gestiscono la prostituzione, il traffico di droga, l'edilizia, centri benessere ed il riciclaggio di denaro, investendolo in attività legali.
Mauro Moretti (Rimini, 29 ottobre 1953) è un dirigente pubblico italiano. Dal 15 maggio 2014 a maggio 2017 è stato amministratore delegato e direttore generale di Leonardo S.p.A. (la nuova denominazione di Finmeccanica dal 1º gennaio 2017). Dal 2015 ricopre anche le cariche di presidente dell'ASD - Associazione europea delle industrie dell'Aerospazio e della Difesa presidente dell'Italy-Japan Business Group, mentre dal 2013 al 2019 è stato presidente della Fondazione FS. È stato amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane dal 2006 al 2014. Nel 2019 è stato condannato in secondo grado a sette anni di detenzione per responsabilità nella strage di Viareggio. Nel 2020 Moretti ricorre in Cassazione contro la condanna.Tra gli incarichi internazionali ricoperti in passato, Moretti è stato vicepresidente della Union internationale des chemins de fer (dal 2009 al 2014) e presidente dello European Management Committee della UIC - Union Internationale des Chemins de Fer (dal 2013 al 2014) e presidente della Community of European Railway and Infrastructure Companies (da gennaio 2009 a dicembre 2013).
L'anticlericalismo (nella sua accezione più comune) è una corrente di pensiero sviluppatasi soprattutto in riferimento alla Chiesa cattolica, che si oppone al clericalismo, ossia all'ingerenza degli ecclesiastici e della loro dottrina, nella vita e negli affari dello Stato e della politica in generale.
L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema fu un crimine commesso dai soldati nazisti della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS", comandata dal generale (Gruppenführer) Max Simon, e dagli austriaci, iniziato all'alba del 12 agosto 1944 a Mulina e concluso nel tardo pomeriggio a Valdicastello Carducci e Capezzano Monte. Come accertò la magistratura militare italiana non si trattò di rappresaglia (ovvero di un crimine compiuto in risposta a una determinata azione del nemico): come è emerso dalle indagini infatti, si trattò di un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione, soggiogandola grazie al terrore. L'obiettivo era quello di distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra i civili e le formazioni partigiane presenti nella zona.
Inferno è un film thriller-giallo del 2016, diretto da Ron Howard e basato sull'omonimo romanzo best seller di Dan Brown. Tom Hanks riprende il ruolo del professore di simbologia Robert Langdon, già interpretato nei film Il codice da Vinci e Angeli e demoni, affiancato da Felicity Jones, Omar Sy, Sidse Babett Knudsen, Ben Foster e Irrfan Khan. Le riprese sono cominciate il 27 aprile 2015 a Firenze e sono terminate il 21 luglio 2015. L'uscita era inizialmente prevista per il 18 dicembre 2015, ma è stata spostata di quasi un anno, al 13 ottobre 2016, causa l'uscita quasi contemporanea del blockbuster Star Wars: Il risveglio della Forza.