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Il nazional-anarchismo, o impropriamente chiamato anarco-nazionalismo e talvolta indicato come anarco-identitarismo , è una corrente politica sincretica oltre la destra e la sinistra, di matrice socialista nazionale e anarco individualista, che è stata sviluppata compiutamente come movimento intorno al 1990 da un sodalizio di ex-sostenitori della terza via conciliando l'anarco-individualismo con il nazionalismo (nazionalismo non inteso nella sua maniera tradizionale) e in alcuni casi con il separatismo etnico volontario e il federalismo. Il nazional-anarchismo non è altro che la teorizzazione compiuta e fatta ad ideologia di quello che è l'anarco-tribalismo (tribalismo anarchico o solo tribalismo), quindi la definizione di anarchia tribale viene a coincidere con la definizione di nazional-anarchismo. Ha le sue radici intellettuali negli scritti dei pensatori strettamente anarchici e si ispirano tra gli altri anche a personalità anarchiche di matrice socialista come Michail Bakunin, Pëtr Alekseevič Kropotkin, Nestor Ivanovič Machno, Pierre-Joseph Proudhon, Errico Malatesta, Lev Tolstoj e Murray Bookchin e Max Stirner. Si rifanno anche al concetto di "Anarca" in filosofi come Julius Evola e del neo-spengleriano Francis Parker Yockey, nel pensiero di Otto Strasser e di Ernst Jünger con la sua figura dell'Anarca; possono essere associati a precursori della corrente anche alcuni concetti di Nietzsche. Le radici del pensiero nazional-anarchico possono essere torvate anche in altri pensatori considerati di solito distanti dal pensiero anarchico ma promotori di un concetto di nazione e di indipendenza Gabriele D'Annunzio, Louis-Ferdinand Céline, Berto Ricci, Henry de Montherlant, i quali si definivano "anarchici di destra" , anche se la suddetta definizione è rigettata dai militanti del movimento, come si evince nel Manifesto, il loro motto è ."Oltre la Destra e la Sinistra". Il termine nazional-anarchismo venne coniato contemporaneamente da Troy Southgate (attivista, scrittore e musicista britannico), considerato il fondatore del movimento attuale, Peter Topfer (Germania) e Hans Cany (Francia) e fu usato dall'ora defunto National Revolutionary Faction per descrivere la sua ideologia. Il nazional-anarchismo è una forma che abbraccia i fondamenti dell'anarchismo, focalizzando la lotta contro lo Stato, sia esso una plutocrazia iper-capitalista o un mediocrazia socialista/comunista, così come contro ogni tirannia, in qualsiasi forma essa si mascheri, ivi compresa quella degli anarchici marxisti. Le radici del movimento sono strettamente anarchiche, ed il primo movimento proto nazional anarchico era il "Raven Banner's Collective", movimento che si rifaceva per lo più a Nestor Ivanovič Machno, uno dei pensatori fondamentali dell'anarchismo. L'origine di tale movimento quindi è prettamente di matrice socialista nazionale, anarco-socialista e anarco-ambientalista (anarchismo verde). Il termine nazione, secondo i nazional-anarchici, è un gruppo umano che si associa liberamente e volontariamente seguendo diversi criteri che ritengono pertinenti (possono essere biologici, culturali o altro). Da questo ne consegue un supporto a tutti i movimenti autonomisti, federalisti, alla 'dis-unione' e alla promozione della cooperazione tra i gruppi. Il nazionalismo dei nazional-anarchici non è dunque nella maniera tradizionale ma bensì si tratta di una forte appartenenza identitaria (di fatti la maggior parte dei sostenitori del nazional-anarchismo/anarco-tribalismo è di matrice pagana e/o neo-pagana). Entrando più nello specifico è indispensabile quindi la precisazione dell'ormai trasformato e annacquato concetto di 'nazione' (e quindi nazionale) inteso come espressione che definisce oggi un insieme di Stati o territori in cui le varie etnie di persone vivono e lavorano, ma che spesso non corrispondono alla loro storia genetica, linguistica, tradizionale. Questa accezione tipicamente moderna ignora completamente il significato del termine la cui origine deriva dalla radice latina 'natio', che significa "ciò che è nato" e quindi inerente alla medesima progenie o stirpe di persone dalla comune nascita. Di conseguenza il prefisso nazionale si afferma perfettamente per descrivere un tipo di anarchismo che riguarda un popolo con radici etniche comuni. Può apparire ai neofiti come una visione 'razzista', ma è quanto di più lontano si possa immaginare da questo tipo di suggestione. Lontani da ipocrisie di regime è infatti una visione che non potrà mai sfociare nel suprematismo, proprio in virtù del rispetto per le differenze biologiche e culturali, viste come ricchezza di espressione della natura. Il nazional-anarchismo consiste nel fatto che le diverse tribù (o comunità, o gruppi se preferite) possono essere create basandosi su qualsiasi valore venga eletto a canone. Questo concetto in espansione supera il 'limite' dell'etnia (che alcune comunità considerano peraltro basilare, ma senza mai sfociare nel suprematismo), che potrebbe diventare col tempo elemento qualificante secondario, per svilupparsi su assonanze di carattere spirituale, etico, alimentare (veganesimo per esempio). Pertanto i nazionali-anarchici sostengono l'etnopluralismo, anche se non considerano il fattore biologico prioritario. Questo è il motivo per cui il Nazional-anarchismo è considerato un "meta-anarchismo",siccome consiste nell'organizzazione di un gruppo di persone, delle comunità/tribù che prendendo come principale un valore a loro scelta, organizzano la società sullo stile anarchico. Sebbene di etimologia simile, il movimento del nazional-anarchismo, non ha nulla a che vedere con il nazional-socialismo ed il fascismo, come più volte i membri fondatori Troy Southgate e Hans Cany hanno dichiarato. Il nazional-anarchismo è una corrente sincretica oltre la destra e la sinistra, precisamente è una evoluzione del movimento anarco-tribalista : mentre quest'ultimo si proponeva come alternativa collettivista dove un gruppo di anarchici poteva associarsi liberamente, il nazional-anarchismo viene utilizzato un tipo di anarchismo che riguarda un popolo con radici comuni, non per forza etniche ma di qualsiasi genere.
Francesco Saverio Merlino (Napoli, 15 settembre 1856 – Roma, 30 giugno 1930) è stato un politico italiano, attivista anarchico, avvocato e teorico socialista. Durante gli studi che l'avrebbero portato a conseguire la laurea in giurisprudenza aderì alla Associazione internazionale dei lavoratori su posizioni anarchiche. Aderì poi ad altre organizzazioni anarchiche, delle quali fu militante per più di vent'anni. Nel 1884 fu costretto ad un esilio in Inghilterra intervallato da alcuni viaggi negli USA. Nel 1894 tornò in Italia, dove scontò due anni di carcere. Sul finire del XIX secolo, dopo una lunga polemica con l'amico Errico Malatesta riguardante in particolare dispute relative al rapporto tra l'anarchismo e la democrazia, abbandonò le idee anarchiche per diventare un teorico del socialismo libertario.
Errico Gaetano Maria Pasquale Malatesta (Santa Maria Capua Vetere, 4 dicembre 1853 – Roma, 22 luglio 1932) è stato un anarchico e scrittore italiano, tra i principali teorici del movimento anarchico. Passò più di dieci anni della sua vita in carcere e buona parte in esilio all'estero. Collaborò ad un gran numero di testate rivoluzionarie ed è nota la sua amicizia con Michail Bakunin. Assieme a quest'ultimo e a Pierre-Joseph Proudhon, rappresenta uno dei pensatori più importanti della corrente libertaria, da alcuni ritenuto il più importante teorizzatore e rivoluzionario dell'anarchia.Fu fermamente convinto, così come l'amico Pëtr Kropotkin, dell'imminente avvento di una rivoluzione anarchica (1916). Pochi mesi dopo iniziò infatti la Rivoluzione russa, che ebbe il supporto anche degli anarchici, ma terminò con la presa di potere da parte dei bolscevichi. Solamente dopo 19 anni arrivò una vera rivoluzione anarchica, la fallita Rivoluzione spagnola. Malatesta è riconosciuto come il massimo esponente del movimento libertario italiano e del libero pensiero.
Le Brigate Bruzzi-Malatesta furono una brigata partigiana anarchica. Nate come "Brigate Malatesta", dopo la morte di Pietro Bruzzi assunsero il nome di "Brigate Bruzzi-Malatesta" e potevano contare, secondo alcune fonti, su circa 1300 militanti partigiani che agivano di concerto con le Brigate Matteotti. In ogni caso si sono conservati elenchi che comprendono oltre 500 nominativi. Giuseppe Pinelli fu staffetta della Brigata autonoma Franco, che alcuni elementi fanno ritenere fosse in contatto con le Brigate Bruzzi - Malatesta . Le Brigate Bruzzi-Malatesta, attive sia a Milano che nel Pavese e nelle valli bresciane, sono le protagoniste di alcune ardimentose azioni partigiane rimaste nella storia della Resistenza, come la liberazione degli imprigionati a Villa Triste presso Milano, luogo di tortura per partigiani da parte della banda Koch, nel 1944 (poco prima della chiusura) ed il 25 aprile 1945 sono sempre le Brigate Bruzzi-Malatesta che dopo aver occupato la Carlo Erba affinché non venisse distrutta dai nazifascisti in fuga, attaccano e prendono possesso del braccio politico di San Vittore e di seguito partecipano all'occupazione della sede EIAR presso corso Sempione. Suddivise in quattro formazioni estesero la loro azione alla Lomellina e alla Val Trompia spingendosi ad operare fino in valli venete. Comandanti militari erano Orazio Mario Perelli, Germinal Concordia ed Antonio Pietropaolo (per la zona pavese), mentre Mario Mantovani era commissario politico. Anche Romeo Asara ricoprì importanti ruoli militari. I ruoli nell'organizzazione mutarono tuttavia più volte, anche a seguito dell'arresto di Concordia e Pietropaolo .
L'anarco-capitalismo, chiamato anche anarco-liberismo, anarchia di mercato, anarchia del libero mercato, capitalismo libertario o anarchismo della proprietà privata, è uno degli orientamenti della filosofia politica liberale e anarco-individualista (di area libertariana), e della filosofia giuridica giusnaturalista contemporanea, ed è presente principalmente nel mondo anglosassone, sebbene non manchino oggi importanti esponenti anarco-capitalisti tedeschi, francesi, italiani e di altre nazionalità. Si tratta di un'ideologia politica che propone l'abolizione dello Stato a favore della sovranità individuale sotto il libero mercato. Il principale riferimento intellettuale per l'anarco-capitalismo è l'opera dell'economista e filosofo della politica Murray Rothbard (1926 - 1995). Apparsa sulla scena statunitense nel corso degli anni sessanta, questa teoria politica propone l'instaurazione di una società priva di tassazione, dove ogni servizio venga offerto dai privati tramite spesa volontaria e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello Stato, ritenuto intrinsecamente autoritario. L'anarco-capitalismo affonda le radici nella tradizione liberale e liberista, definendosi l'unica possibilità di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che è insita in esso.
L'anarchismo cristiano, cristianesimo anarchico o anarco-cristianesimo è una corrente dell'anarchismo filosofico basata sull'intendere la vita cristiana tra i principi etici e organizzativo-sociali dell'anarchia. I cristiani anarchici, detti anche anarco-cristiani, affermano che ogni persona è preziosa ed uguale a tutte le altre davanti a Dio, il quale è l'unica vera e benevola autorità al di sopra degli uomini, che il diritto naturale è il pilastro fondante della libertà individuale e che non c'è posto né per governi, né per autorità civili o ecclesiastiche. Gli anarchici cristiani combattono soprattutto contro lo Stato e contro l'idea che ci si debba sottomettere ad esso; dal momento che l'autorità statale è spesso violenta, guerrafondaia e corrotta, soprattutto quando viene glorificata, essa viene considerata idolatra dagli anarchici cristiani, perciò la denunciano e la rifiutano. Essi ritengono sostanzialmente gli insegnamenti dell'Antico e Nuovo Testamento come principi spirituali dell'anarchia, in particolare per ciò che riguarda il discorso della montagna, uno dei più celebri sermoni di Gesù Cristo, proprio per il suo carattere compassionevole e pacifista. Si parla di anarchismo cristiano in riferimento a persone o movimenti che, nella bimillenaria storia del cristianesimo, hanno contestato radicalmente, in nome dell'autentico messaggio di pace e libertà individuale contenuto nel Vangelo, le violenze e le censure spesso operate dalle autorità, politiche, religiose ed ecclesiastiche incluse, verso il progresso della vita civile. La parte relativa al messaggio sociale dei Vangeli, arriva a fondersi, alla luce delle dottrine egualitarie del XIX secolo, quali quelle anarchiche di connotazione non violenta, con paralleli valori in esse contenuti. Vengono frequentemente ed altresì rivisti in questa luce comportamenti tipici della vita degli apostoli, nonché aspetti sociali delle prime comunità cristiane, quali la condivisione dei beni, l'egualitarismo, il rifiuto del potere statale ed altri.
L'anarchismo è definito come la filosofia politica applicata o il metodo di lotta alla base dei movimenti libertari volti fattualmente già dal XIX secolo al raggiungimento dell'anarchia come organizzazione societaria, teorizzante che lo Stato sia indesiderabile, non necessario e dannoso o in alternativa come la filosofia politica che si oppone all'autorità o all'organizzazione gerarchica nello svolgimento delle relazioni umane.I fautori dell'anarchismo, noti come anarchici, propongono società senza Stato basate sulle associazioni volontarie e non gerarchiche. Il termine inteso in senso politico venne inizialmente utilizzato dal girondino Jacques Pierre Brissot nel 1793, definendo negativamente la corrente politica degli enragés o arrabbiati, gruppo rivoluzionario radicale critico di ogni forma d'autorità. Nel 1840 con Pierre-Joseph Proudhon e il suo saggio Che cos'è la proprietà? (Qu'est-ce que la propriété ?) i termini anarchia e anarchismo assumeranno una connotazione positiva. Ci sono alcune tradizioni di anarchismo e sulla base della storia del movimento transitata attraverso il dibattito fine-ottocentesco dell'anarchismo senza aggettivi, alla fine del quale Errico Malatesta sintetizzò il concetto con la frase «Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi», non tutte si escludono vicendevolmente. Le scuole di pensiero anarchico possono differire tra loro anche in modo sostanziale, spaziando dall'individualismo estremo al totale collettivismo. Le tipologie di anarchismo sono state suddivise in due categorie, ovvero anarco-socialismo e anarco-individualismo, tuttavia compaiono anche altre suddivisioni basate comunque su classificazioni dualiste simili.L'anarchismo in quanto movimento sociale ha registrato regolarmente fluttuazioni di popolarità. La tendenza centrale dell'anarchismo a coniugarsi come movimento sociale di massa si è avuta con l'anarco-comunismo e con l'anarco-sindacalismo mentre l'anarco-individualismo è principalmente un fenomeno letterario, che tuttavia ha avuto un impatto sulle correnti più grandi. La maggior parte degli anarchici sostiene l'autodifesa o la nonviolenza (anarco-pacifismo) mentre alcuni anarchici hanno approvato l'uso di alcune misure coercitive, tra le quali la rivoluzione violenta e il terrorismo, per ottenere la società anarchica.