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Per rapporto d'aspetto, o aspect ratio in inglese, si indica il rapporto matematico tra la larghezza e l'altezza di un'immagine o in generale di un rettangolo. La traduzione più appropriata è con termine “proporzioni”, che, nel settore audiovisivo, si riferisce alle proporzioni di uno schermo o del sensore di immagini presente all'interno di foto o video camere.
Una dimensione parallela o universo parallelo (anche realtà parallela, universo alternativo, dimensione alternativa o realtà alternativa) è un ipotetico universo separato e distinto dal nostro ma coesistente con esso; nella maggioranza dei casi immaginati è identificabile con un altro continuum spazio-temporale. L'insieme di tutti gli eventuali universi paralleli è detto multiverso. Il concetto di "altri universi" non è estraneo alla letteratura scientifica: esistono alcune teorie cosmologiche e fisiche che ammettono la loro esistenza, la più famosa delle quali è la teoria delle stringhe. In campo filosofico, un indagatore del tema delle dimensioni parallele fu Auguste Blanqui, che nel 1872 indagò gli aspetti teorici e filosofici di un universo a infinite dimensioni nell'opera L'Eternité par les astres. Opera anomala nella produzione di Blanqui, essa anticipa elementi che si ritrovano anche in Jorge Luis Borges. Nella narrativa fantascientifica, il concetto di universi paralleli viene introdotto per la prima volta dallo scrittore statunitense Murray Leinster nel 1934, per essere ripreso in seguito da molte opere successive divenendo così un tema classico della letteratura fantascientifica.
La variazioni nell'aspetto fisico vengono giudicate dagli antropologi un fattore importante per lo sviluppo della personalità e delle relazioni sociali. In particolar modo per l'attrazione fisica. Gli esseri umani sono molto sensibili a variazioni nell'aspetto fisico, che alcuni studiosi teorizzano relative all'evoluzione. Alcune differenze nell'aspetto fisico sono genetiche, altre sono il risultato dell'età o di malattie e molte altre sono il risultato di una cura del corpo. Alcuni aspetti dell'aspetto fisico: Il portamento La statura e la proporzione delle parti del corpo I capelli e i peli Il sorriso La pelle la forma degli occhi
L'aspetto verbale (spesso semplicemente aspetto) è una categoria grammaticale che esprime diversi modi in cui è possibile osservare l'articolazione temporale interna della situazione espressa dal verbo.In tal senso, l'aspetto può essere distinto dal tempo. Mentre il tempo verbale indica il momento in cui l'azione espressa dal verbo viene collocata dal parlante (tipicamente in rapporto al momento dell'enunciazione), l'aspetto rileva la scansione interna dell'azione, ad esempio se essa sia considerata come compiuta o in corso. In altre parole, il tempo verbale segnala se un'azione o un evento sono accaduti nel passato, nel presente o nel futuro rispetto al momento dell'enunciazione, mentre l'aspetto segnala la durata dell'evento o il suo inizio o la sua continuazione o il suo completamento o la sua ripetizione ecc. L'aspetto va poi distinto dall'azionalità: mentre l'aspetto è una categoria legata alle singole forme verbali, l'azionalità (o "aspetto lessicale") è una nozione di matrice semantica, in quanto permette di categorizzare i verbi in base al loro significato intrinseco. Dal punto di vista azionale, alcuni verbi esprimono intrinsecamente azioni puntuali o durative, teliche o ateliche, stative o dinamiche. La confusione tra aspetto e azionalità è favorita dalla coincidenza terminologica che si ha in inglese tra i due concetti (l'aspetto è detto grammatical aspect, mentre l'azionalità è detta lexical aspect). Una tipica opposizione aspettuale è quella tra aspetto perfettivo e aspetto imperfettivo. La perfettività di un'azione consiste nel suo compimento o, in altre parole, con il perdurare nel presente del suo risultato. L'imperfettività rinvia invece alla descrizione di un'azione dall'interno, senza che risulti esplicitato il suo compimento.
Gli aspetti economici sono sei e sono dei procedimenti di stima che vengono scelti dai periti in base alle caratteristiche di un determinato bene. Questi aspetti sono: il più probabile valore di mercato; il più probabile valore di costruzione (o costo) e ricostruzione; il più probabile valore di surrogazione (o sostituzione); il più probabile valore di trasformazione; il più probabile valore complementare; il più probabile valore per capitalizzazione dei redditi.I primi due sono detti fondamentali perché derivano da fondamentali teorie economiche, gli altri (tranne l'ultimo) sono detti accessori o derivati in quanto derivano dal valore di mercato e di costo. Il più probabile valore di capitalizzazione o di rendimento invece non deriva da altri criteri e non ha derivati ed è pertanto il terzo aspetto economico fondamentale.