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Giovannina Caleffi (Gualtieri, 4 maggio 1897 – Nervi, 24 marzo 1962) è stata un'anarchica italiana.
Francisco Ascaso, il cui nome per esteso era Francisco Ascaso Abadía (Almudévar, 1º aprile 1901 – Barcellona, 20 luglio 1936), è stato un anarchico e sindacalista spagnolo. Sindacalista militante della CNT, la Confederación Nacional del Trabajo, e membro con Buenaventura Durruti, Ricardo Sanz, Antonio Ortiz, Juan García Oliver e Gregorio Jover del gruppo d'azione Los Solidarios, Ascaso è stato uno dei personaggi fondamentali del movimento anarchico spagnolo degli anni venti e trenta.
La colonna Buenaventura Durruti è una delle formazioni militari non regolari formata in gran parte da anarchici e comunisti che combatté contro Francisco Franco e le truppe fasciste straniere durante la guerra civile spagnola. Fu comandata dal leader sindacalista anarchico Buenaventura Durruti, morto nei primi mesi di guerra, da cui prese il nome. Successivamente divenne "Divisione Durruti", e infine 26ª Divisione. L'attività continuò successivamente anche durante il regime di Franco, per opera di formazioni di matrice libertaria.
Claudio Lolli (Bologna, 28 marzo 1950 – Bologna, 17 agosto 2018) è stato un cantautore, docente e scrittore italiano. È considerato uno fra i cantautori più impegnati. Oltre a temi politici, Lolli ha saputo trattare nell'arco di una trentina d'anni, incidendo una ventina di album, i più profondi temi dell'essere umano, quali la desolazione e la crisi (Un uomo in crisi. Canzoni di morte. Canzoni di vita), e problematiche sociali e culturali (Ho visto anche degli zingari felici). Oltre a essere un cantautore, Lolli è stato anche uno scrittore e poeta, e, dagli anni ottanta, professore liceale. La poetica di Lolli, come quella di altri cantautori degli anni intorno al Sessantotto, è stata avvicinata alla corrente dell'esistenzialismo.
Camillo Berneri (Lodi, 20 maggio 1897 – Barcellona, 5 maggio 1937) è stato un filosofo, scrittore e anarchico italiano, ucciso nel maggio 1937 insieme a Francesco Barbieri poco dopo il loro arresto da parte dei comunisti stalinisti del PSUC durante la battaglia intestina al fronte antifascista spagnolo delle giornate di maggio, avvenuta a Barcellona tra comunisti e anarchici durante la guerra civile spagnola.
L'anarchia (dal greco antico: ἀναρχία, ἀν, assenza + ἀρχή, governo o principio) è la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individui, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale. Nella sua accezione contemporanea, essa nasce terminologicamente con gli scritti del filosofo politico, economista e sociologo francese Pierre-Joseph Proudhon nella prima metà del XIX secolo, affondando idealmente in concetti propri del pensiero di autori quali l'umanista e politico Tommaso Moro (Utopia), gli illuministi (Condillac, il Marchese de Sade, in parte Rousseau e Diderot) e lo scrittore e filosofo William Godwin. Contributori allo sviluppo del pensiero anarchico, quasi contemporanei a Proudhon, furono l'inventore, musicista e scrittore statunitense Josiah Warren, il rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin, lo scrittore Lev Tolstoj e limitatamente ad alcuni sviluppi sopravvenuti nel secolo successivo anche il filosofo individualista tedesco Max Stirner e il pedagogista spagnolo Francisco Ferrer y Guardia. Le interpretazioni che gli storici, i politici e gli stessi anarchici danno dell'anarchia sono varie e ramificate. Nel corso della storia con anarchia non si individua un'univoca forma politica da raggiungere e soprattutto non si concordano necessariamente i mezzi politici da utilizzare, spaziando dalla nonviolenza al pacifismo e all'insurrezionalismo rivoluzionario. Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessità dell'annullamento dello Stato o in ogni caso delle più incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cioè concordi nel considerare l'abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell'evoluzione sociale. L'annullamento del potere dello Stato non implica l'annullamento dell'organizzazione sociale, bensì l'evoluzione verso una società non gerarchica in cui spesso viene sostenuta anche l'abolizione della proprietà privata. Le suddette interpretazioni implicano almeno dal punto di vista fattuale una gamma di movimenti e linee di pensiero che spaziano dall'anarco-pacifismo e l'anarchismo cristiano di Lev Tolstoj, all'anarco-comunismo di Pëtr Alekseevič Kropotkin, all'insurrezionalismo di Errico Malatesta e ai movimenti anarchici contemporanei d'ogni genere, a volte slegati dalle teorie fondamentali e dal loro sviluppo storico. Il termine anarchia era ed è a volte impropriamente utilizzato per descrivere il caos nel primigenio significato mitologico e situazioni di disordine sociale quindi di illegalità, spesso mutuando significati propri del caos inteso nel senso fisico di disordine entropico. Per evitare questa confusione tra termine politico e gergale e per sfuggire a censure venne utilizzato contemporaneamente dal 1857 il termine libertario, coniato da Joseph Déjacque e subito utilizzato largamente in Francia aggirando la censura statale. Acrazia infine è analogo termine di uso francofono meno diffuso in lingua italiana. Anarchia, libertarismo e acrazia diventano quindi sinonimi a partire dalla seconda metà del XIX secolo, con sfumature relative al contesto e alle epoche. Con anarchia si intende la prospettiva politica e il progetto sociale mentre con anarchismo, in modo più stringente si intende la teoria in sé e il ramificato movimento concreto di lotta, in gran parte continuazione ideale dell'opera della Rivoluzione francese, epurata dai relativi errori, descritti da Godwin nel saggio Giustizia politica.
Abel Paz (Almería, 12 agosto 1921 – Barcellona, 13 aprile 2009) è stato un anarchico, militare e storico spagnolo. Il suo vero nome era Diego Camacho (Abel Paz era uno pseudonimo letterario). Trasferitosi con la propria famiglia a Barcellona nel 1929, iniziò a lavorare, a soli quindici anni (1935), nell'industria tessile e si iscrisse alla Confederación Nacional del Trabajo (CNT). Ha vissuto la rivoluzione del 1936 da quel privilegiato punto di osservazione che era la Barcellona delle socializzazioni operaie, ed ha conosciuto di persona la realtà delle collettivizzazioni agricole aragonesi. Tenace oppositore della dittatura franchista in patria (dove ha scontato dodici anni di carcere) e dall'esilio francese, è autore di numerosi volumi, tradotti in varie lingue. La sua ricca biblioteca (circa a 5400 volumi) e il suo archivio nel 1996 sono andati a far parte del Centro Ascaso Durruti di Montpellier.