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Camillo Berneri (Lodi, 20 maggio 1897 – Barcellona, 5 maggio 1937) è stato un filosofo, scrittore e anarchico italiano, ucciso nel maggio 1937 insieme a Francesco Barbieri poco dopo il loro arresto da parte dei comunisti stalinisti del PSUC durante la battaglia intestina al fronte antifascista spagnolo delle giornate di maggio, avvenuta a Barcellona tra comunisti e anarchici durante la guerra civile spagnola.
Leda Rafanelli (Pistoia, 4 luglio 1880 – Genova, 13 settembre 1971) è stata una politica, anarchica e scrittrice italiana, esponente dei futuristi di sinistra.
L’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa è un archivio bibliotecario e documentale custodito attualmente presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Esso è costituito da un'importante documentazione avente come soggetto l'anarchismo italiano ed internazionale. Nervi nel 1962 è il posto dove nasce l'archivio ad opera di Aurelio Chessa.Aurelio Chessa era fornaio in Egitto, in seguito ferroviere, dal 1945 raccoglie la documentazione relativa al movimento anarchico assieme a quella ricevuta da suo zio e dopo che muore Giovanna Caleffi , moglie di Camillo Berneri la figlia Giliana gli dà in gestione l'archivio della famiglia Camillo Berneri nasce quindi questa importante organizzazione che tenta di esser la memoria del movimento anarchico e si sviluppa viepiù al passar del tempo. La divulgazione dei materiali inizia a metà degli anni '60 ed Aurelio Chessa visita diverse città per incrementare la raccolta raccogliendo sia documenti che testimonianze: Pistoia, Iglesias, Genova, Pistoia, Canosa di Puglia, Cecina.Quando muore Aurelio a Reggio Emilia la curatrice dell'archivio Berneri Chessa diviene Fiamma figlia di Aurelio, l'archivio vien ampliato con la documentazione del fondo Centro Studi Sociali Pietro Gori ,nella fattispecie ha acquisito la Biblioteca del Circolo di Studi Sociali Pietro Gori che era locata a Genova Rivarolo , nel contempo si sviluppa una robusta rete di rapporti con organizzazioni analoghe e di pubblicazioni collaborando con le edizioni R.L., Collana Vallera e "Volontà" .Negli anni '60 Aurelio Chessa segue con costanza "L'Internazionale" e i Gruppi di iniziativa anarchica che egli stesso contribuisce a fondare come scissione della FAI nel 1965 e fino all'inizi degli anni '70, a Genova, è promotore dei Gruppi Anarchici Riuniti essendo responsabile della sede di Via degli Embriaci a Genova attualmente esistente e che fa comunque ancora capo al movimento anarchico. Documentazione presente nell'archivio Berneri Chessa è anche quella inerente al fuoriuscitismo, all'antifascismo, alla rivoluzione spagnola e alla storia del movimento operaio.
L'anarchia (dal greco antico: ἀναρχία, ἀν, assenza + ἀρχή, governo o principio) è la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libertà degli individui, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale. Nella sua accezione contemporanea, essa nasce terminologicamente con gli scritti del filosofo politico, economista e sociologo francese Pierre-Joseph Proudhon nella prima metà del XIX secolo, affondando idealmente in concetti propri del pensiero di autori quali l'umanista e politico Tommaso Moro (Utopia), gli illuministi (Condillac, il Marchese de Sade, in parte Rousseau e Diderot) e lo scrittore e filosofo William Godwin. Contributori allo sviluppo del pensiero anarchico, quasi contemporanei a Proudhon, furono l'inventore, musicista e scrittore statunitense Josiah Warren, il rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin, lo scrittore Lev Tolstoj e limitatamente ad alcuni sviluppi sopravvenuti nel secolo successivo anche il filosofo individualista tedesco Max Stirner e il pedagogista spagnolo Francisco Ferrer y Guardia. Le interpretazioni che gli storici, i politici e gli stessi anarchici danno dell'anarchia sono varie e ramificate. Nel corso della storia con anarchia non si individua un'univoca forma politica da raggiungere e soprattutto non si concordano necessariamente i mezzi politici da utilizzare, spaziando dalla nonviolenza al pacifismo e all'insurrezionalismo rivoluzionario. Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessità dell'annullamento dello Stato o in ogni caso delle più incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cioè concordi nel considerare l'abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell'evoluzione sociale. L'annullamento del potere dello Stato non implica l'annullamento dell'organizzazione sociale, bensì l'evoluzione verso una società non gerarchica in cui spesso viene sostenuta anche l'abolizione della proprietà privata. Le suddette interpretazioni implicano almeno dal punto di vista fattuale una gamma di movimenti e linee di pensiero che spaziano dall'anarco-pacifismo e l'anarchismo cristiano di Lev Tolstoj, all'anarco-comunismo di Pëtr Alekseevič Kropotkin, all'insurrezionalismo di Errico Malatesta e ai movimenti anarchici contemporanei d'ogni genere, a volte slegati dalle teorie fondamentali e dal loro sviluppo storico. Il termine anarchia era ed è a volte impropriamente utilizzato per descrivere il caos nel primigenio significato mitologico e situazioni di disordine sociale quindi di illegalità, spesso mutuando significati propri del caos inteso nel senso fisico di disordine entropico. Per evitare questa confusione tra termine politico e gergale e per sfuggire a censure venne utilizzato contemporaneamente dal 1857 il termine libertario, coniato da Joseph Déjacque e subito utilizzato largamente in Francia aggirando la censura statale. Acrazia infine è analogo termine di uso francofono meno diffuso in lingua italiana. Anarchia, libertarismo e acrazia diventano quindi sinonimi a partire dalla seconda metà del XIX secolo, con sfumature relative al contesto e alle epoche. Con anarchia si intende la prospettiva politica e il progetto sociale mentre con anarchismo, in modo più stringente si intende la teoria in sé e il ramificato movimento concreto di lotta, in gran parte continuazione ideale dell'opera della Rivoluzione francese, epurata dai relativi errori, descritti da Godwin nel saggio Giustizia politica.
Le brigate internazionali erano delle unità militari, costituite da gruppi di volontari stranieri, per appoggiare l'esercito della seconda repubblica spagnola e combattere le forze nazionaliste comandate dal generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola.
Achille Silvestrini (Brisighella, 25 ottobre 1923 – Roma, 29 agosto 2019) è stato un cardinale, arcivescovo cattolico e diplomatico italiano, al servizio della Santa Sede, prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali.
I bombardamenti su Livorno, nel corso della seconda guerra mondiale, costituiscono uno degli episodi più significativi per la storia della città. Durante la seconda guerra mondiale Livorno ha subito, infatti, oltre 1000 allarmi bombardamento e circa cento bombardamenti aerei. I bombardamenti vennero effettuati da parte dell'aviazione americana con i bombardieri B-17, dall'aviazione francese con gli aerei Amiot 143, dall'aviazione inglese con i quadrimotori Avro Lancaster e dall'aviazione tedesca. Livorno è stata una delle città italiane più disastrosamente colpite dalla guerra. I bombardamenti erano iniziati nel 1940 da parte dell'aviazione francese con risultati modesti. Proseguirono dal 9 al 13 luglio 1944 con incursioni diurne da parte degli americani e notturne da parte degli inglesi. Solo dal 1943 iniziò la sistematica distruzione della città con i bombardamenti a tappeto.
Il fenomeno storico della Resistenza italiana, per la sua importanza e per la sua complessità, ha stimolato la produzione di una enorme massa di pubblicazioni fin dall'immediato dopoguerra, costituita da memorie di partecipanti diretti delle due parti, opere narrative di fantasia, analisi sociologiche, saggi storici, ricostruzioni storiche scientifiche, dizionari ed enciclopedie, raccolte documentarie, lavori dedicati alla storia locale, opere di storia orale. Si riporta un ampio ma non esaustivo elenco.
Aurelio Chessa (Putifigari, 30 ottobre 1913 – Rapallo, 26 ottobre 1996) è stato un anarchico, giornalista e storico italiano.