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Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. L'arte presepiale napoletana si è mantenuta tutt'oggi inalterata per secoli, divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate e seguite della città. Famosa a Napoli, infatti, è la nota via dei presepi (via San Gregorio Armeno) che offre una vetrina di tutto l'artigianato locale riguardante il presepe. Inoltre, numerosi sono i musei cittadini e non (come il museo di San Martino o la reggia di Caserta) nei quali sono esposti storici pezzi o intere scene ambientati durante la nascita di Gesù.
I mulini ad acqua sul fiume Olona sono degli edifici destinati all'attività molinatoria che sono disseminati lungo le rive del fiume Olona. Conobbero il loro apice di sviluppo nel XVII secolo con la presenza, lungo le rive del fiume, di circa un centinaio di impianti molinatori. In seguito, dal XVIII al XIX secolo, ci fu una fase di declino, che terminò appena dopo la seconda guerra mondiale, quando i mulini attivi ancora presenti sulle rive del fiume erano ormai solo una decina. Con il passare dei secoli, il loro numero è progressivamente diminuito, e solo una piccola parte è giunta sino al XXI secolo. Alcuni di essi versano in stato di abbandono, mentre altri sono stati recuperati per le più svariate finalità. La presenza dei mulini, l'abbondanza di manodopera locale, l'esistenza di moderne e rilevanti vie di comunicazione lungo le sponde, la presenza di personalità della zona che possedevano cospicui capitali da investire e la lunga tradizione artigianale della Valle Olona permisero al fiume, che scorre in provincia di Varese e Milano, di diventare una delle culle dell'industrializzazione italiana.
La festa di Maria SS Mamma Nostra è una festa cattolica che si celebra a Bivongi, in provincia di Reggio Calabria, dove la Madonna è venerata col titolo di Mamma Nostra. La festività s'inserisce nel panorama religioso e folkloristico dell'Italia meridionale, e più in particolare in quello calabrese. Si celebra due volte l'anno, tradizionalmente la seconda domenica di settembre e il 5 febbraio. Si articola in vari momenti inseriti in un ricco programma religioso e civile che comprende: processioni, esibizioni musicali di vario genere, fuochi artificiali. Può essere considerata la solennità più importante per il paese di Bivongi, molto sentita dagli abitanti del luogo e dei paesi limitrofi. Ogni anno, soprattutto nell'edizione estiva, la festa richiama a Bivongi centinaia di emigrati provenienti da tutta Italia e da Paesi esteri, che ritornano per fede, tradizione e/o senso di appartenenza al luogo d'origine.
L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è il principale evento eruttivo del Vesuvio in epoca storica. L'eruzione, che ha profondamente modificato la morfologia del vulcano, ha provocato la distruzione delle città di Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis, le cui rovine, rimaste sepolte sotto strati di pomici, sono state riportate alla luce a partire dal XVIII secolo.
Ercolano (anticamente Herculaneum; denominata Resìna dal Medioevo fino al 1969), è un comune italiano di 51 683 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. Ercolano è famosa nel mondo per gli scavi archeologici della città romana fondata, secondo la leggenda, da Ercole e distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79; insieme a quelli di Pompei e Oplontis, fanno parte dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il tratto del Corso Resina che dagli Scavi archeologici arriva fino a Torre del Greco è chiamato Miglio d'oro per le splendide ville del XVIII secolo allineate ai suoi lati. Da Ercolano parte la strada che conduce al Gran Cono del Vesuvio per la visita al cratere.
La certosa di San Martino è un'area palaziale di Napoli situata sulla collina del Vomero, accanto al castel Sant'Elmo. Costituisce in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città e uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca assieme alla reale cappella del Tesoro di san Gennaro, nonché fulcro della pittura napoletana del Seicento. Conta circa cento sale, due chiese, un cortile, quattro cappelle, tre chiostri e giardini pensili. Cronologicamente è la seconda certosa della Campania essendo nata diciannove anni dopo quella di San Lorenzo a Padula e quarantasei prima di quella di San Giacomo a Capri. Dopo l'Unità d'Italia ha assunto il titolo di monumento nazionale e dal 1866 ospita il Museo nazionale di San Martino, nato con lo scopo di raccontare la storia artistica e culturale della città. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce certosa e museo tramite il Polo museale della Campania, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Cava de' Tirreni ('A Càva in dialetto salernitano) è un comune italiano di 50 889 abitanti della provincia di Salerno in Campania facente parte dell'area tutelata del Parco regionale dei Monti Lattari.
Bivona (IPA: [biˈvoːna], Vivona in siciliano) è un comune italiano di 3 410 abitanti del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia. Circondato dai monti Sicani, tra il Quattrocento e il Cinquecento fu uno dei maggiori centri feudali della Sicilia e il primo a essere elevato a ducato (a opera di Carlo V, nel 1554, anno in cui lo stesso imperatore conferì al paese il titolo di città). Vi è attestato uno dei culti più antichi di santa Rosalia di cui si abbia notizia certa. La località è nota per la coltivazione della pesca ed è sede, insieme a Palazzo Adriano, del Parco dei Monti Sicani.
Bitonto (IPA: [biˈtonto], Vetònde in dialetto bitontino) è un comune italiano di 52 437 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia. Bitonto è conosciuta come città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e la produzione olearia, rinomata già nel XIII secolo e perfezionata nel corso del XX secolo, che costituisce ancora oggi la più importante risorsa economica della città, e dà inoltre il nome al cultivar locale, cima di Bitonto. Il 25 maggio 1734 la città fu teatro della storica battaglia, combattuta tra gli austriaci e i Borbone, che portò alla nascita del regno di Napoli come Stato indipendente. Sede della prima galleria nazionale di Puglia e del museo diocesano più grande della regione, è stata riconosciuta città d'arte nel 2004 ed è risultata tra le dieci finaliste per la corsa al titolo di capitale italiana della cultura del 2020.