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Clemente VII, nato Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici (Firenze, 26 maggio 1478 – Roma, 25 settembre 1534), esponente della famiglia fiorentina dei Medici, fu il 219º papa della Chiesa cattolica dal 1523 alla morte.
Alessandro de' Medici, detto il Moro (Firenze, 22 luglio 1510 – Firenze, 6 gennaio 1537), fu Duca di Penne dal 1522, poi signore di Firenze dal 1523 al 1527 e dal 1530 al 1532, e infine primo duca della Repubblica Fiorentina dal 1532 alla morte; fu il primo esponente della dinastia Medici ad ottenere un titolo nobiliare ereditario. Venne assassinato nel 1537 da Lorenzino de' Medici e da un suo sicario.
Conte Francesco Cenci (Roma, 14 dicembre 1549 – Petrella Salto, 9 settembre 1598) fu un nobile romano, padre della celebre Beatrice, ucciso dai servitori con la complicità dei suoi familiari.
Beatrice Cenci (Roma, 6 febbraio 1577 – Roma, 11 settembre 1599) fu una giovane nobildonna romana giustiziata per parricidio e poi assurta al ruolo di eroina popolare.
Le grotte di Beatrice Cenci sono un complesso di grotte carsiche situate nel comune italiano di Cappadocia (AQ), in Abruzzo. Prendono il nome da Beatrice Cenci, nobildonna romana segregata alla fine del XVI secolo nella località laziale di Petrella Salto, di sovente confusa dagli storici locali con Petrella Liri, luogo dove ha inizio l'itinerario storico-naturalistico e turistico.
Beatrice Cenci è un film del 1941, diretto dal regista Guido Brignone. Delle sette pellicole narranti la tragica vicenda della nobildonna romana vissuta nel '500, questa è la prima del periodo sonoro (escludendo la pellicola del 1926 di Baldassarre Negroni girata muta, ma in seguito sonorizzata e ridistribuita nel 1930).
Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.
La Genealogia deorum gentilium è un'opera di Giovanni Boccaccio, scritta in latino in 15 libri, in cui sono interpretati allegoricamente molti miti delle divinità pagane. Nel trattato si cerca di mettere ordine sugli aggrovigliati rapporti di parentela tra le divinità del classico pantheon dell'antica Grecia e di Roma. Nella Prefazione l'autore asserisce di aver intrapreso il progetto su richiesta di Ugo IV di Cipro. La prima redazione è stata completata nel 1360, ma successivamente Boccaccio ha continuamente corretto e rivisto l'opera fino alla sua morte nel 1375. L'editio princeps è del 1472, ma il successo dell'opera è legato soprattutto alla traduzione in volgare di Giuseppe Betussi, pubblicata la prima volta nel 1547 e più volte ristampata . Durante la vita del Boccaccio era diffusa l'opinione che la sua opera principale e quella da cui avrebbe tratto fama fosse la Genealogia deorum gentilium, mentre le opere in volgare erano trascurate.
L'Arte dei Beccai (dei "macellai") era una delle corporazioni di arti e mestieri di Firenze e faceva parte delle quattordici Arti Minori, meno ricche e influenti delle sette Arti Maggiori.