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Il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo è un museo con sede a Roma. Progettato dall'architetto Zaha Hadid e gestito dall'omonima fondazione del Ministero per i beni e le attività culturali, è diviso in due sezioni: MAXXI arte e MAXXI architettura.
Fabio Cavallucci (Santa Sofia, 11 ottobre 1961) è uno storico dell'arte e curatore d'arte italiano. Ha diretto numerose istituzioni d’arte in Italia e all’estero: è stato direttore-fondatore della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni di Santa Sofia (1990-1998); direttore artistico della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento (2001-2008); direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Castello Ujazdowski di Varsavia (2010-2014); ha diretto inoltre, riaprendolo dopo l’ampliamento, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2014-2017). È stato coordinatore di Manifesta7 nel 2008, direttore artistico della 14ª Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, e chief curator della Bi-City Biennale of Architecture and Urbanism di Hong Kong e Shenzhen, svoltasi a Shenzhen (2019-2020).
Enzo Nenci (Mirandola, 28 aprile 1903 – Virgilio, 10 marzo 1972) è stato uno scultore e disegnatore italiano.
Cesare Viel (Chivasso, 26 novembre 1964) è un artista italiano di attitudine neoconcettuale.
Il Gruppo o Scuola di Piombino è stata una corrente artistica italiana che ha operato dal 1984 al 1991.
Fillide Giorgi Levasti (Firenze, 20 gennaio 1883 – Firenze, 24 settembre 1966) è stata una pittrice italiana.
Il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea è sede del Museo d'Arte Contemporanea ospitato all'interno di un edificio di interesse storico situato, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco a Rivoli, circa 15 km a ovest di Torino, in Piemonte.
L'Arte di relazione, più nota come Arte relazionale(o anche come Arte socialmente impegnata, Community Based Art, Arte partecipativa), è una forma d'arte contemporanea che si sviluppa attorno alla metà degli anni novanta e prevede la partecipazione del pubblico alla costruzione o alla definizione dell'opera di cui è partecipe. Si tratta di un'arte delle spiccate caratteristiche politiche e sociali al cui centro gravita la visione dell'uomo come animale anzitutto creativo. L'artista relazionale, abbandonando la produzione di oggetti tipicamente estetici, si adopera per creare dispositivi in grado di attivare la creatività del pubblico trasformando l'oggetto d'arte in un luogo di dialogo, confronto e, appunto, di relazione in cui perde importanza l'opera finale e assume centralità il processo, la scoperta dell'altro, l'incontro. Il primo esempio italiano di rilievo si incontra agli inizi degli anni Ottanta, precisamente nel 1981, con la straordinaria performance di Legarsi alla montagna dell'artista Maria Lai, e successivamente con fine degli anni ottanta con le ricerche e le azioni del Gruppo di Piombino, Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica e di Cesare Pietroiusti. Con la mostra Forme di relazione a cura del critico Roberto Pinto, il concetto di relazione entra a far parte di innumerevoli ricerche successive e si addensano e si sperimentano intorno al Progetto Oreste e che oggi sono ormai patrimonio di tutta l'arte contemporanea. Nell'ottobre 1993, a Orzinuovi, in provincia di Brescia, Roberto Pinto invitò: Piero Almeoni, Maurizio Donzelli, Emilio Fantin, Eva Marisaldi, Premiata Ditta (Vincenzo Chiarandà e Anna Stuart Tovini), Luca Quartana e Tommaso Tozzi. Per l'occasione fu pubblicato un piccolo catalogo con il titolo Forme di relazione edito dalle Edizioni Millelire. Nel 1994 nasce Stalker, un collettivo di artisti e architetti che sperimentano con una modalità di intervento sperimentale e pratiche spaziali esplorative e relazionali. I territori attuali è stata una delle prime azioni del collettivo, durante la quale il gruppo ha camminato sessanta chilometri nella città di Roma per 5 giorni consecutivi, percorrendo "il lato scuro della città". Sul finire degli anni novanta, altri due artisti, Massimo Silvano Galli e Michele Stasi, inaugurano, con l'agenzia Oficina - Making Reality, un'intensa stagione di riflessioni, progetti e opere d'arte relazionale direttamente immersi nel tessuto dell'intervento socio-culturale, come, tra le tante: "Cento Anni di Adolescenza", un'articolata opera-progetto finanziata dal Comune di Milano che, dal 2001 al 2005, in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, coinvolgerà oltre 2500 adolescenti nella creazione del proprio autoritratto.