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Corecom Lombardia è il Comitato Regionale per le Comunicazioni della Lombardia e assicura, sul territorio, la vigilanza, il controllo e il governo del sistema delle comunicazioni (legge 31 luglio 1997 n. 249 e legge regionale 28 ottobre 2003, n. 20). AGCOM (l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha delegato al Corecom le funzioni di: conciliazione nelle controversie tra operatori di telecomunicazioni e utenti, esercizio del diritto di rettifica sul sistema radiotelevisivo locale, vigilanza sulla diffusione dei sondaggi, tutela dei minori nel settore radiotelevisivo locale e vigilanza sulla “par condicio”. Il Presidente del Corecom viene nominato dal Presidente della Giunta regionale, d'intesa con il Presidente del Consiglio regionale. I Componenti sono designati dal Consiglio regionale, in rappresentanza sia della maggioranza che della minoranza.
Il Corecom Lazio è organo funzionale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed è altresì organo di consulenza e di gestione della Regione Lazio in materia di sistemi convenzionali o informatici delle telecomunicazioni e radiotelevisivo. Il Corecom è composto da: a) il Presidente, Ing. Michele Petrucci, nominato dal Presidente della Giunta Regionale, sentita la competente commissione consiliare permanente; b) quattro componenti designati dal Consiglio Regionale, in modo che sia garantito il ruolo delle opposizioni consiliari. Il Corecom, al fine di assicurare le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazione demandate dall'articolo 1, comma 13 della L. n. 249/1997 in quanto funzionalmente organo dell'Autorità, è titolare di funzioni proprie e di funzioni delegate. Come funzioni proprie, il Corecom esercita quelle ad esso conferite dalla legislazione nazionale e regionale. Le funzioni originariamente delegate dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni sono invece: 1) la vigilanza in materia di tutela dei minori nell'ambito radiotelevisivo locale; 2) l'applicazione del diritto di rettifica nel sistema radiotelevisivo locale; 3) la vigilanza del rispetto della normativa sui sondaggi; 4) la vigilanza sulla par condicio nel sistema radiotelevisivo locale; 5) la conciliazione tra utenti e gestori telefonici e di pay tv. Su delega del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni, il Corecom predispone le graduatoria delle emittenti televisive locali beneficiare delle provvidenze statali. A partire dal 1º gennaio 2010, il Corecom Lazio svolge le seguenti ulteriori funzioni delegate dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni: 6) la piena vigilanza in materia di esercizio dell'attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell'emittenza locale; 7) la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC); 8) la decisione sulle controversie tra operatori ed utenti.
La telecomunicazione (dal greco tèle, lontano, abbreviazione TLC) è l'attività di trasmissione a lunga distanza di segnali, parole e immagini sotto forma di messaggi tra due o più soggetti, detti mittente e destinatari, mediante dispositivi elettronici (trasmettitore e ricevitore) attraverso un canale fisico di comunicazione. Le vaste applicazioni tecnologiche delle telecomunicazioni sono riconducibili a due gruppi: le tecnologie dell'informazione e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (in acronimo ICT), la cui ampia diffusione nell'attuale società ha dato vita - attraverso mezzi di comunicazione di massa come telefono, radio e televisione - all'attuale società dell'informazione, nonché uno dei settori trainanti della cosiddetta terza rivoluzione industriale.
Federica Zanella (Negrar, 16 dicembre 1971) è una politica, giornalista e imprenditrice italiana. Giornalista, imprenditrice ex Presidente del Corecom Lombardia dal 2013 al 2018, è stata eletta deputata con Forza Italia alle politiche del 4 marzo 2018 nel collegio uninominale Lombardia 1 - 14, comprendente le zone sudorientali di Milano, quali i quartieri di Rogoredo e Lambrate. Il 19 novembre 2020 lascia Forza Italia e aderisce alla Lega Nord.
L'attivazione della televisione digitale terrestre in Italia deriva dal processo di attuazione in Italia delle raccomandazioni comunitarie in merito al passaggio dalla tradizionale televisione analogica terrestre alla televisione digitale terrestre. Per l'Italia il termine ultimo previsto per la conversione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre (il cosiddetto switch-off), e quindi il termine ultimo per aggiornare gli impianti, era il 31 dicembre 2006, ma il Consiglio dei ministri nel dicembre 2005 ha rinviato la cessazione del servizio analogico alla fine del 2008. Il 15 luglio 2006, durante la seconda Conferenza Nazionale sul Digitale Terrestre svoltasi a Napoli, Rai, Mediaset e Telecom Italia Media hanno presentato Tivù, la piattaforma unica per il digitale terrestre, un progetto con cui le tre aziende si impegnavano a promuovere il digitale terrestre in Italia e a fornirne i contenuti anche su piattaforma digitale satellitare. L'allora ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni (Governo Prodi II) aveva anche indicato come data realistica per la chiusura della TV analogica il 2012, data ultima imposta dall'Unione europea per il passaggio definitivo al digitale. Il 4 luglio 2012 l'Italia ha terminato il passaggio al digitale terrestre.
Massimo Sestini (Prato, 24 aprile 1963) è un fotoreporter italiano.
La linea vita o linee vita (secondo la norma UNI EN 795) è un insieme di ancoraggi posti in quota sulle coperture alla quale si agganciano gli operatori tramite imbracature e relativi cordini. In Italia la regione Toscana è stata la prima a obbligare l'installazione di linee vita con precise norme e disposizioni.
Antonio Santi Giuseppe Meucci (Firenze, 13 aprile 1808 – New York, 18 ottobre 1889) è stato un inventore italiano, celebre per lo sviluppo di un dispositivo di comunicazione vocale accreditato da diverse fonti come il primo telefono, il cosiddetto telettrofono. Il brevetto del telefono fu ufficialmente intestato per la prima volta ad Alexander Graham Bell, che è anche noto nella cultura popolare mondiale e nella comunità scientifica internazionale come l'inventore dell'apparecchio. Una risoluzione approvata dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America l'11 giugno 2002 ha chiesto di riconoscere il lavoro e i contributi di Meucci verso l'invenzione del telefono, pur non accreditandolo ufficialmente come suo brevettatore. Numerose enciclopedie, soprattutto italiane, accreditano Meucci come l'inventore del telefono, solo in tempi recenti l'opinione maggioritaria internazionale gli riconosce in maniera crescente questo merito. Meucci non si limitò solo all'invenzione del telettrofono, ma propose numerose innovazioni tra cui le candele steariche, oli per vernici e pitture, bevande frizzanti, condimenti per pasta e riso, una tecnica per ottenere pasta cellulosica di buona qualità.