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Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940) è un cantautore, scrittore e attore italiano. Fra i più rappresentativi e popolari cantautori italiani, il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'LP Folk beat n. 1 (ma già nel 1959 aveva scritto le prime canzoni rock 'n' roll); in una carriera ultraquarantennale ha pubblicato oltre venti album di canzoni. È anche scrittore e sporadicamente attore, autore di colonne sonore e di fumetti; si occupa inoltre di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione, teatro ed è autore di canzoni per altri interpreti.I testi dei suoi brani vengono spesso assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del verso tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo. Oltre all'apprezzamento della critica, Guccini riscontra un vasto seguito popolare, venendo considerato da molti il cantautore "simbolo", a cavallo di tre generazioni.Fino alla metà degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana alla scuola off-campus bolognese del Dickinson College, un liberal arts college con sede centrale a Carlisle, Pennsylvania. Guccini suona la chitarra folk, e la maggior parte delle musiche da lui composte ha come base questo strumento. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe, due Premi e un Premio Le parole della musica, cui si aggiungono vari altri premi e riconoscimenti.
Franco Sassi (Alessandria, 26 febbraio 1912 – Alessandria, 11 novembre 1993) è stato un pittore, incisore e grafico italiano.
Cesare Zavattini (Luzzara, 20 settembre 1902 – Roma, 13 ottobre 1989) è stato uno sceneggiatore, giornalista, commediografo, scrittore, poeta e pittore italiano. In ambito cinematografico, Zavattini (con all'attivo più di 60 film) è annoverato tra le figure più rilevanti del neorealismo italiano, di cui fu anche un teorico.
Topolino è una rivista periodica che pubblica storie a fumetti con personaggi Disney edito dall'aprile 1949 per iniziativa dell'Arnoldo Mondadori Editore in collaborazione con la Walt Disney Company; ha preso il posto della precedente versione a giornale edita dal 1932 a differenza della quale presenta storie solo con i personaggi della Disney in parte estere e in parte italiane, le quali col tempo sono diventate preponderanti. Dal 1988 la testata venne pubblicata dalla sola Disney e dal 2013 anche dalla Panini Comics ed è ancora in corso di pubblicazione dopo aver superato i 3000 numeri. Una copia originale del primo numero della serie è fra gli albi a fumetti più ricercati dai collezionisti arrivando a quotazioni di circa 1300 euro.
Le origini del fumetto si fanno risalire al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895 sul supplemento domenicale del New York World. Tuttavia queste origini sono dibattute e legate a come il fumetto viene definito. Se infatti lo si definisce semplicemente come una narrazione per immagini - il testo non è strettamente necessario - allora si può far risalire già ai graffiti preistorici; anche la colonna traiana, o molti affreschi, mosaici e vetrate che adornano chiese e palazzi, o le miniature e le stampe che adornano i testi antichi, possono essere viste come narrazioni per immagini. Nell'arte medievale era inoltre consuetudine la narrazione di storie attraverso una sequenza di disegni con lo scopo principale di renderli intelligibili anche alla popolazione analfabeta. Era inoltre diffusa anche la pratica di scrivere parole uscenti dalle bocche di alcuni personaggi, in modo da dare un'idea di ciò che stessero dicendo. Questa concezione così ampia è tuttavia incorsa in numerose critiche. È stato infatti notato come il fumetto sia pensato per una fruizione di massa: non solo cioè riprodotto in più esemplari, come erano già i libri antichi e le loro incisioni (e si può a tal proposito notare come noi consideriamo fumetti solo le opere stampate e non le tavole originali di cui sono riproduzioni), ma anche concepito per raggiungere un vasto pubblico. Inoltre, pur avendo le sue radici nella millenaria tradizione delle arti figurative e letterarie, il fumetto ha un suo specifico linguaggio. La codifica degli elementi specifici di questo linguaggio ha una sua considerevole importanza anche da un punto di vista storico: a seconda di ciò che viene ritenuto essenziale di tale linguaggio la valutazione di cosa si debba considerare fumetto e, di conseguenza, di quando questo sia nato, cambia. Tuttavia la varietà degli elementi espressivi adottati da ciò che viene comunemente identificato come fumetto è talmente vasta che ogni tentativo di trovare uno o più elementi specifici si è rilevato infruttuoso.
Manga (漫画? ) è un termine giapponese che indica i fumetti di piccolo formato originari del Giappone. In Giappone il termine indica tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine. Il fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi, come avventura, romantico, storico, commedia, fantascienza, fantasy, giallo, horror ed erotico. A partire dagli anni cinquanta il manga è diventato uno dei settori principali nell'industria editoriale giapponese, con un mercato di 406 miliardi di yen nel 2007 e 420 miliardi nel 2009. Benché nata in Giappone, questa forma di intrattenimento è stata esportata e tradotta in tutto il mondo, con una platea internazionale molto nutrita. In Europa e in Medio Oriente il volume di mercato si attesta sui 250 milioni di dollari, mentre in Nord America nel 2008 era stimato sui 175 milioni. Sono principalmente stampati in bianco e nero, ma non mancano pubblicazioni totalmente a colori meno frequenti di quelle in bianco e nero per via dei costi realizzativi più alti che richiede la colorazione. In Giappone sono tipicamente serializzate su riviste dedicate, contenenti più storie, ognuna delle quali viene presentata con un singolo capitolo per poi essere ripresa nel numero successivo. Se una serie ha successo, i capitoli possono essere raccolti e ristampati in volumi detti tankōbon e la serie può ricevere un adattamento animato dopo o anche durante la sua pubblicazione. Gli autori di manga, mangaka, lavorano tradizionalmente con assistenti nei loro studi e sono associati con un editore per la pubblicazione delle loro opere.
Justine è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti pubblicata sul settimanale ABC pubblicato in Italia dalla S.E.A. Società Editoriale Attualità da luglio 1966 a maggio 1968.
La caricatura è un disegno di solito a carattere umoristico o satirico che rappresenta una persona. Il disegno della caricatura, solitamente molto semplice ed essenziale, interpreta volutamente l'immagine della persona rappresentata, caricandone (da qui il termine) alcuni tratti caratteristici della fisionomia. Solitamente il particolare esagerato ha già in sé un contenuto sarcastico, come il naso pronunciato. Le caricature possono essere corredate da scritte o da fumetti, diventando così fumetti che assumono un tono evidentemente canzonatorio o satirico. La caricatura da taluni, viene addirittura definita come un "Super-Ritratto" in quanto, esagerando aspetti peculiari che rendono quella persona unica rispetto alla generalità, porta l'opera caricaturale ad essere ritenuta più somigliante al soggetto reale del semplice ritratto artistico. Tale assunto vien fatto derivare da studi scientifici che parrebbero dimostrare che il nostro cervello risponde agli estremi (all'esagerazione) in maniera più intensa che rispetto ad ogni altra caratteristica.
Betty Boop è un personaggio immaginario dei cartoni animati ideato nel 1930 dall'animatore Grim Natwick e realizzato compiutamente nel 1932. Ispirata alla cantante Helen Kane del Bronx, fu protagonista di alcuni film di animazione e di una serie a fumetti degli anni trenta. Il personaggio esordì nel cortometraggio Dizzy Dishes del 1930, prodotto dai Fleischer Studios. Nel 1934 le proteste del pubblico conservatore e l'applicazione del Production Code costrinsero gli autori a modificarne la caratterizzazione, facendola divenire una casalinga; l'ultimo film risale al 1939 ma nonostante la breve vita, è entrato nell'immaginario della storia del fumetto e del disegno animato come massima icona della flapper degli anni ruggenti. Il personaggio è stato anche oggetto di un vasto merchandising.