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L'Etiopia è un Paese dell'Africa orientale che confina a Nord con l'Eritrea, a Nord-Est con Gibuti, a Est e a Sud-Est con la Somalia, a Sud con il Kenya e a Ovest con il Sudan e il Sudan del Sud. Si estende su una superficie di 1.127.127 km².
Raimondo Franchetti (Firenze, 31 gennaio 1889 – a nord del Cairo, 7 agosto 1935) è stato un esploratore italiano, tra i più importanti del XX secolo, soprattutto per quanto riguarda l'Africa.
Il lago Giulietti (conosciuto anche come lago Afrera o Egoghi Bad) è un lago vulcanico dell'Etiopia, è salato e endoreico, posto nella regione di Afar, con una superficie di 100 km quadrati.. Gli esploratori italiani Ludovico M. Nesbitt, Tullio Pastori e Giuseppe Rosina furono i primi europei a raggiungere questa regione nel 1928 e a far conoscere la Dancalia al resto del mondo. Un altro esploratore italiano, Raimondo Franchetti, che ripercorse la depressione dancala nel 1929, volle ricordare l'esploratore italiano Giuseppe Maria Giulietti, ucciso molti anni prima nella regione, dando il suo nome al grande lago scoperto l'anno precedente. I resti dell'esploratore furono ritrovati nei pressi dello specchio d'acqua e riportati in patria.
Gustavo Bianchi (Ferrara, 21 agosto 1845 – Dancalia, 7 ottobre 1884) è stato un esploratore italiano.
Il deserto dei Dancali (o anche deserto dei Danachili o deserto della Dancalia) si trova in Dancalia, nell'Etiopia nord-orientale, nell'Eritrea meridionale e in gran parte nello stato del Gibuti. Questa è la terra di origine del popolo degli Afar. Appartiene al deserto dei Dancali anche la formazione della Depressione Afar, a 100 m al di sotto del livello del mare. L'attività principale che si pratica in questo luogo è l'estrazione del sale. Il Deserto ospita un'ampia gamma di specie animali tra cui l'asino selvatico africano. Il vulcani Erta Ale e Dabbahu appartengono a questa regione. La rivista National Geographic lo considera "Il posto più crudele sulla faccia della Terra".
Dallol è il nome di una cittadina dell'Afar, ma anche di un cratere vulcanico dalle caratteristiche uniche.
Afàr o Dáncali (in alfabeto afar Qafár, in alfabeto feera ዐፋር traslitterato in ʿāfār, in arabo: عفار, in amarico አፋር) è un gruppo etnico nomade del Corno d'Africa, che risiede principalmente nel deserto della Dancalia, nella Regione di Afar, in Etiopia. Presenti anche in Eritrea e Gibuti. La loro figura è snella e i loro lineamenti molto fini. I Dancali allevano cammelli e vendono il sale ricavato dal suolo, che si è impregnato grazie all'evaporazione di antichi laghi costieri. La forma delle abitazioni varia a seconda di diverse tecniche di costruzione e dei materiali disponibili sul luogo. In generale, si tratta di piccole capanne con armatura di rami, ricoperte di stuoie, a forma di cupola emisferica. In luoghi rocciosi, le abitazioni si annidano intorno alle caverne naturali, come piccoli alveari. Nelle regioni costiere, più povere di vegetazione, si costruiscono ricoveri di forma cilindrica, con pietre sovrapposte a secco, alti due metri e coperti con stuoie o pelli di bue. Praticano l'Islam, al quale si convertirono attorno al X secolo sotto la pressione dei mercanti arabi.
Assab (o Aseb, Ge'ez ዓሳብ ʿAsab) è una città portuale dell'Eritrea, nella regione della Dancalia meridionale, sulla costa occidentale del Mar Rosso. Nel 1929 contava 1.500 abitanti (di cui 15 italiani), saliti a 3.500 nel 1933, a 8.000 nel 1938 (di cui 800 italiani) e a 39.600 nel 1989. La baia di Assab fu acquistata nel 1869 dalla Società di navigazione Rubattino per conto del governo italiano. Annessa ufficialmente tredici anni dopo, divenne il primo embrione del futuro impero coloniale italiano.
L'Afderà o Afdera è uno stratovulcano posto a sud della regione della Dancalia in Etiopia, tra i campi vulcanici dell'Erta Ale, Tat Ali e Alayta. Si trova sull'intersezione di tre faglie Giovani duomi di lava riolitici sono allineati alla sua base sud. Le cronache raccontano di eruzioni avvenute nel 1907 e 1915; oggi si ritiene che le stesse sono da attribuirsi piuttosto al vulcano Alayta.